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Ero seduta sul letto e stavo aspettando che Justin uscisse dal bagno. Ancora non avevo ben realizzato di averlo qui con me, per non parlare del fatto che tra poco avrebbe cantato per me...wow!

Justin tornò dopo pochi minuti e si sedette di fianco a me sul letto. Mi lanciò uno sguardo dubbioso e così gli chiesi: "Che c'è?".

"Ma tu dormi con l'asciugamano addosso?" chiese malizioso.

È vero l'asciugamano...men'ero scordata. "Adesso lo tolgo" esordì.

No aspetta! "Ehm..."

"Che c'è? Perché non lo togli?" domandò.

"Ehm... non ho i pantaloni sotto alla maglia..."dissi leggermente imbarazzata.

"Bè se hai paura che ti stupri, fidati non accadrà" disse. Ma che stronzo!

Che stronzo che sei! Volevo urlarli, ma la partì la mia suonerai -Really don't care, di Demi Lovato- e corsi subito alla scrivania per prendere il mio iphone e rispondere. Era mia madre...ma che voleva a quest'ora?

"Mamma"dissi.

"Madison! Hai chiamato tua sorella?!" chiese praticamente urlando dall'altro capo del telefono. Mia sorella? Ma cosa c'entrava Demetria adesso?

"No mamma, calmati, cos'è successo a Demi?" intanto dall'altro lato si sentivano delle voci e dicevano era così piccolo; ma cos'è successo?

"Mamma! Mamma!" ma non rispondeva...

Uscì dalla schermata della chiamata e andai immediatamente sul profilo instagram di mia sorella per provare a capire cos'era successo.

Intanto mia madre rispose. "Madison, chiama tua sorella, starà malissimo, chiamala mi raccomando figliola, ti voglio bene", avrei voluto chiederli qualcos'altro, ma lei aveva già attaccato e mi ritrovai ad urlare "Mamma" al cellulare con lo schermo nero. Fantastico! Improvvisamente sentì sulle spalle due mani caldi e dopo essere sobbalzata per lo spavento, mi ricordai di avere in camera Justin Bieber.

"Va tutto bene Madison?" chiese. dio, pareva essere così dolce e...e...un sacco di altre belle cose.

"Io...io non lo so, ma credo di dover chiamare mia sorella..." gli dissi. Lui annuì e mi diressi verso il letto, mi sedetti e chiamai mia sorella. Rispose dopo quattro squilli, ma dov'era?

"Madison, disse quasi singhiozzando, oddio, stava proprio male cazzo!

"Demi, che succede, mamma mi ha detto...ma non finì nemmeno la frase che lei singhiozzando urlò : "Buddy è morto Madison!". Merda.

"Demi..."incominciai, ma le lacrime iniziarono a scorrermi lungo la faccia. Avevo visto Buddy non più di quattro, cinque ma era un cagnolino davvero speciale e bellissimo. Mia sorella lo ama tantissimo e ora capisco il perché sia così triste. Vorrei essere lì ad abbracciarla, ma so che lì con lei c'è Wilmer e la nostra famiglia e la aiuteranno loro, ma non essere lì' per lei mi fa stare male e così piango ancora più forte.

 "Demi, mi dispiace tantissimo, credimi, vorrei essere lì per stringerti forte e dirti di essere forte, ma so che lo sei, quindi sii forte e ricordati che ti voglio bene, sempre, anche a kilometri di distanza sappilo."

"Oh Madison! Anch'io ti voglio tanto bene e mi manchi tanto anche tu...promettimi che verrai qui. Promettimelo" la sua voce era spezzata da singhiozzi, soffriva certo, ma l'avrebbe superata un giorno, lo so.

"Certo Devvi( diminutivo di Devonne), verrò presto vedrai. Sii forte okay? Ciao sorellona" dissi anch'io un po' singhiozzando.

"A presto sorellina". E terminai la chiamata.

Mi voltai e-ovviamente- incontrai due magnifici occhi color miele che mi fecero dimenticare il motivo per la quale avevo le guance rigate di lacrime.

"Mad?" disse in un sussurro e poi si avvicinò a me. Lui anziché chiedermi cosa avessi o perché stavo piangendo, aprì le braccia e subito dopo mi ci rifugiai, come se mi avesse invitato ad entrare nel luogo più sicuro della terra, e forse, lo era davvero.


Il cantante che entrò dalla mia finestraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora