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Al momento di pagare, dopo aver fatto parecchi capricci, Justin vinse e così fui costretta a lasciargli pagare il conto e lasciò pure la mancia a Agnes solo perché glielo avevo detto io. Era una cara donna e lasciarli venti euro in più a gente come me o soprattutto alla gente ricca come lui, non costava niente.

Vicino al centro c'era un'ottima gelateria che adoravo e costrinsi Justin a seguirmi. Se non assaggi il gelato italiano non hai vissuto veramente.

Con mia grande sorpresa, scoprì che i suoi gusti di gelato preferiti erano vaniglia, panna e fragola. Pensavo amasse il cioccolato-come me o gran parte della popolazione- ma mi sorprese vedere che non era così, anche se aveva mangiato due cucchiaini del mio gelato extra cioccolatoso. Avevo deciso di pagare io i gelati per sdebitarmi e appena lo dissi a Justin mise sul suo gelato ogni cosa immaginabile, dalla panna montata agli smartis, ma alla fine non spesi nemmeno così tanto...

Ero di nuovo tentata di chiedergli perché mangiasse così tanto se doveva mantenersi la sua linea perfetta, ma non volevo tirare fuori di nuovo questa discussione, quindi tacqui.

Ci sedemmo in un tavolino all'aperto sotto un piccolo gazebo. Nessuno lo aveva ancora notato e volevamo che continuasse ad essere così perciò ci "nascondemmo". Gli avevo chiesto qualcosa sulla sua infanzia in Canada e mi stava raccontando di come fu felice il giorno in cui incontrò suo padre, ma improvvisamente erano due le voci che sentivo e la cosa strana era che entrambe appartenevano a Justin. Pensavo che la canzone stesse risuonando nella mia testa ma in effetti non era così.

Justin smise di parlarmi e fece un piccolo sorriso nel vedere che ero interessata alla canzone che stavano trasmettendo alla radio. Non sapevo che fare... Where are ϋ now era una delle sue canzoni preferite e se fossi stata sola molto probabilmente mi sarei alzata e avrei iniziato a ballare o almeno canticchiarla un pochino, ma qui con me c'era proprio la star che cantava questa canzone e al momento mi sentivo un po' in imbarazzo.

Justin si rimise gli occhiali da sole e indossò il cappello con la visiera grigia. Perché?

"Vieni", mi disse lui alzandosi indicando il centro del gazebo. Lo guardai con sguardo interrogativo ma dopo essermi fatta coraggio lo seguì. Oh mamma mia!

Aveva iniziato a cantare sopra la canzone.

"Where are you now?

Where are you now that I need you?

Couldn't find you anywhere

When you broke down I didn't leave you

I was by your side

So where are you now that I need you?

Where are you now that I need you?"

Oddio. Si era messo a cantare. Di nuovo. Ma faceva così ogni volta che alla radio passano una sua canzone? Intanto che la voce remixata di Justin continuava ad uscire dalla cassa lui si avvicinò e mi chiese: "sai il pezzo?" aggrottai la fronte e scossi il capo. "Intendo, sai la coreografia?" ma prima che potessi rispondergli mi prese per mano e mi trascinò al centro del gazebo.

"Segui quello che faccio io!" mi gridò lui, ma in realtà non sapeva che avevo studiato la coreografia per giorni e ora la sapevo a memoria, quindi mi spostai e mi misi davanti a lui in modo che potesse vedere quanto fossi brava.
Appena partì il ritornello mi misi a ballare e non notai nemmeno se Justin stesse facendo lo stesso. Ero tutta presa a dimostrargli la mia bravura. Non solo lui era in grado di farlo! Justin Bieber può sembrare un personaggio irraggiungibile o ineguagliabile e ora io sto ballando da urlo la sua fottuta coreografia. Fottiti Bieber!

Usai tutte le mie forze per ballare al meglio e dimostrare a Justin che non solo lui poteva farcela. Il pezzo ballato era finito e Justin riprese a cantare. Adesso mi guardava in modo strano. Era furioso? Estasiato? Geloso? Non lo so. E poi non capivo perché stesse facendo così.... Non aveva senso il suo comportamento.

La canzone era finita e mentre Justin ansimava per lo sforzo-come me- mi si avvicinò, ma si fermò, interrotto da dalle urla. Cazzo!

Attorno a noi si era formata una massa con più o meno trenta persone.

"Dobbiamo andarcene!" gridò lui. Mi guardai intorno spaesata e non mi resi conto di essere in movimento finché notai la mano di Justin stringere la mia. Mi stava portando via, non so dove, ma via da lì.

Stavamo praticamente correndo e non sapevo minimamente dove volesse andare,lui nemmeno conosce Roma!

Dopo qualche centinaio di metri trovammo un locale completamente deserto e Justin decise di entrare.

Il ragazzo che ci fece accomodare non riconobbe Justin-per fortuna. Eravamo seduti su delle sedie bianche di plastica attorno ad un tavolo altrettanto bianco sempre di plastica.

Justin ordinò una birra e ne chiesi una anch'io. Mi guardò e fece un sorrisetto.
"Che c'è?"gli chiesi.

"Niente. Non pensavo fossi una che prende la birra al bar"disse e mi rivolse un'altro sorriso.

"Tu non mi conosci Bieber"esordí "Non sai nulla di me..."continuai quasi seccata.

"Lo so"disse chinando la testa e guardandosi le scarpe. "É per questo che sto cercando di conoscerti".

"Perché?"chiesi. "Perché ci tieni così tanto? Sono solo una semplice ragazza e tu puoi averne a migliaia..."dissi un po' triste per la verità delle parole che avevo appena detto. Era vero comunque. Lui può avere chi vuole.

"Ma nessuna é come te Madison". Il mio cuore perse un battito sentendo quelle parole, ma poi realizzai chi mele aveva appena dette e mi ricomposi. Lui é un coglione e ora mi stava mentendo lo so.

Scossi il capo e distolsi lo sguardo da lui. Mi sentivo...ferita? Delusa?
"Nessuna mi avrebbe trattato come hai fatto tu... nessuna di quelle persone mi considerano come una persona 'normale'. Per loro sono solo uno stupido ragazzo che canta canzoni con un bel sorriso o dei bei capelli..." Lo so,anche io lo considero così, stranamente quelle parole mi fecero sorridere.

"Insomma... credo che tu sia l'unica che mi considera un ragazzo 'normale'...".
Cazzo oh ne avevo abbastanza. Ero stanca di sentire queste stronzate su come nessuno lo considerasse normale. LUI É UN RAGAZZO NORMALE! Perché lo trattano in modo diverso da chiunque altro non melo spiegherò mai...

"Perché tu sei un ragazzo normale!"gridai. Mi ero girata per urlarli in faccia e notai nei suoi occhi caramellati una scintilla.

Mi guardò per qualche istante incredulo e poi successe tutto molto velocemente.
Lui afferrò-non so come-la sedia con me sopra e mi trascinò verso al muro lí vicino.

Poi mi trovai spiaccicata tra il muro, la sedia e il suo corpo.
Non so come fece ma mi tirò via la sedia su cui ero seduta e automaticamente portai le gambe attorno al suo corpo per non cadere. Oddio!

Portai anche la braccia attorno al suo collo per potermi sorreggermi meglio. Improvvisamente mi accorsi che stavo ansimando.
Poi Justin si avvicinò di più e il petto ora toccava il suo. Mamma mia!
I punti più intimi dei nostri corpi ora si toccavano e stuzzicavano ardentemente le nostre menti facendoci eccitare.

Cosa? Ho appena detto che mi sto eccitando per Justin Bieber?

Venni riportata alla realtà dalle parole di Justin sussurrate sul mio collo.
"Dove sei stata fino adesso Mad? Ho bisogno di te"

Ha bisogno di me? Davvero?

Ma prima che potessi ragionare sentì le sue labbra incontrare le mie. Forse era successo il contrario ma ora avevo i sensi annebbiati e non riuscivo a pensare a nient'altro che alle sue labbra sulle mie.

In quel famelico momento mi resi conto che anch'io avevo bisogno di lui.

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Eccomi qui!!!✨
Che ne dite? Vi piace la storia? Spero proprio di si :)
Se vi va passate a leggere la nuova storia della mia amica Rachy_Sera☆ É bellissima!
Ci vediamo al prossimo aggiornamento. Votate e Commentate ❤
Baci♡


Il cantante che entrò dalla mia finestraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora