Ho scritto una os spin-off tratta dal capitolo 10 di questa fan fiction, si chiama 'These Arms Were Made For Holding You', passate a leggerla :D
_______________________
- Amico, saresti fottuto anche tu. Così come Jeff e gli altri – rispose Toby.
- E' tutta colpa mia... - si lagnò Avery.
- Già, ragazzina. Se ti avessimo ucciso da subito, tutto ciò non sarebbe successo – Masky guardò la ragazza con occhi colmi di rancore, alludendo a tutto ciò che era successo nella settimana appena trascorsa.
- Non rivolgerti a lei così – lo rimproverò il ragazzo esile, guardandolo male – se vogliamo essere pignoli, la colpa è mia e vostra. Ma vi ringraziò per non averla uccisa – gli sorrise falsamente, stringendo di più la mano della castana.
- Non ti ho ancora ucciso solo per Lui, sappilo –sbuffò Tim.
- Avresti potuto farlo, te l'ho già detto. Non mi sarebbe importato – Toby lo guardò con aria di sfida.
- Ehi ragazzi, smettetela su – li interruppe il ragazzo dalla maschera color indaco – litigare non porterà a niente. Dobbiamo risolvere questa situazione, ora –
- Me ne vado, questa è la soluzione – ribadì Avery, ricevendo un'occhiataccia dal ragazzo accanto a lei – Toby, non posso fare altrimenti. Lui mi vuole morta, i tuoi amici pure. Se la polizia vi trova, vi arresta; se me ne vado risolviamo tutto, no? –
Toby sospirò.
- Io non voglio perderti, ti ho appena trovata –
- Non mi perderai – gli sorrise – dobbiamo solo aspettare che le acque si calmino -
- Ragazzi – si intromise Tim, usando un tono di voce più calmo stavolta – potremmo rimandare la decisione ancora di qualche giorno, parlerò io con Hoodie, e dovremmo cercare di nasconderla ancora da Slenderman... Ma che sia chiaro, Rogers – si avvicinò al ragazzo, guardandolo dall'alto – toccami un'altra volta e vi uccido entrambi –
Detto questo se ne andò, lasciando nuovamente i tre da soli, che si guardarono disorientati per le parole appena sentite.
- E' davvero un tipo strano – sbuffò Toby guardando la porta chiusa, infastidito.
- Lo sai che tutto quello che fa, lo fa per il tuo bene – lo rimproverò Jack – dimmi, chi c'era ad aiutarti quando sei arrivato qui terrorizzato e senza sapere cosa fare, due anni fa? –
Toby sbuffò e decise di raggiungere il ragazzo mascherato per chiarire definitivamente con lui, cercando di mettere da parte l'orgoglio; lasciando i due in camera perplessi.
Lo trovò in giardino con la schiena appoggiata ad un albero, intento a fumare una sigaretta.
- Ehi –
- Ehi – biascicò con la voce modificata per via della sigaretta.
- M-mi dispiace... per tutto... - sussurrò il castano.
Masky alzò le spalle, come a voler dire che lo perdonava e che ci era abituato.
- Perché hai cambiato idea? Tu ci odi...-
- No che non ti odio – si tolse la sigaretta dalle labbra espirando il fumo e guardando il mozzicone in diagonale - ho sempre cercato di proteggerti perché ti considero come un fratello minore. Ho provato a capirti e ad assecondarti, ma non ci riesco Toby. Non riesco a decifrarti – lo guardò.
STAI LEGGENDO
Stockholm Syndrome - Ticci Toby
FanfictionLui, un freddo assassino affetto da amnesia e diversi disturbi mentali che non risparmia nemmeno una delle vittime che gli vengono assegnate. O quasi. Lei, una studentessa di medicina appena trasferitasi a Denver, in Colorado. Il destino li farà...