Sulle note dell'amore Capitolo 5

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Il 23 Dicembre arrivó alla velocità della luce, non si poteva dire lo stesso del nostro volo!   "Due ore di ritardo? ma io devo andare dal mio John! Gli ho promesso che sarei stata lì entro stasera! non facciamo scherzi eh!"  In quel preciso istante realizzai quanto Camilla potesse essere irritante ed egoista a volte; era una brava ragazza, per carità, ma in quel momento per lei esisteva solo quello stupido weekend! non riuscivo a credere che una brillante trentenne, professoressa di matematica laureata con il massimo dei voti, potesse raggiungere livelli simili di immaturità nella vita privata. Anche uno stupido avrebbe capito che precipitarsi a  conoscere la famiglia di un tizio quasi estraneo, peraltro in America, fosse una cretinata colossale! e, tra parentesi, aveva coinvolto anche me in questo teatrino del ridicolo!   "Camy guarda che lì sono indietro di sei ore, stai calma che arriveremo abbondantemente prima di sera!"   Mi guardó come se avesse sentito la più grande cavolata della sua vita e si mise a gironzolare sbuffando. Mi armai di pazienza zen e, respirando a piani polmoni, mi misi a leggere senza pronunciare una parola per il resto della mattinata. Quando decollammo mi sembró di essere in uno di quei film americani in cui una povera sfigata parte alla ricerca di una nuova vita e, puntualmente la trova con il bello e ricco di turno conosciuto per caso. Quelle cose succedevano solo nei film, la realtà era ben diversa purtroppo e la mia comportava un weekend da incubo! Kentucky sto arrivando...

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