Sulle note dell'amore Capitolo 11

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"Pronto, mamma sei tu?" Era la terza volta che chiamava nel giro di poche ore ma la cosa non mi stupiva più di tanto, mia madre era sempre stata apprensiva ed io ormai mi ero arresa anche se da ragazzina questo mi aveva creato parecchi problemi,  soprattutto con l'altro sesso! "Sì mamma sto mangiando e va tutto bene, ok? Qui sono le tre del pomeriggio..."  Bla bla bla... Se è vero che il nome rispecchia la nostra anima quello di mia madre non le si addiceva per nulla: Angelica! Lei di angelico aveva ben poco... Avvocato divorzista perennemente incazzata con il genere maschile! Le ricordava "Quel pappamolla" di mio padre, diceva... Lo aveva cacciato letteralmente di casa dall'oggi al domani quando io avevo dieci anni per poi mettersi con un notaio pieno di soldi che voleva conquistarsi il mio amore comprandomi ogni cosa possibile. Non avevo mai permesso al notaio Andrea  Brambilla di entrare nella mia vita visto e considerato che un padre ce l'avevo già e lo adoravo; era da sempre il mio eroe e trascorrevo con lui ogni momento libero. Questo era il primo Natale che passavamo separati, sentivo già la sua mancanza come una bambina piccola... Più tardi lo chiamai e mi sentii subito meglio...  "Ti voglio bene papi e appena torno ti porto un regalo ok? Il Natale lo festeggeremo in ritardo tra noi e basta come quando ero piccolina! Ho tante cose da raccontarti..." "Hai una voce strana pulce! Non è che qualche americano ti ha conquistata?" "Papi!!! Smettila... E comunque parliamo a casa dai! Bacione."  Ottimo, anche da un altro continente si accorgevano della mia situazione! Ora dovevo pensare a farmi bella per la serata. Andai in salotto dove Camilla e l'americano si guardavano in cagnesco mentre i Green parlavano di cosa comprare per cena come nulla fosse  senza accorgersi della situazione tra i due ex piccioncini.   "Ti saluta mio padre..." Dissi per rompere l'imbarazzante silenzio...  "Oh saluta Antonio da parte mia! Lui sì che è un gentiluomo..."   Ok, avevo peggiorato la situazione senza volerlo, fantastico...

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