Capitolo 8

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-Oh mamma, giuro che era qui!- Urlai come un dannato girovagando per tutta la casa, il biglietto era sparito!
-Davvero? E dimmi, tu vedi qualche biglietto da queste parti?- Incrociò le braccia alzando un sopracciglio.
-L'avevo appoggiato qui, ne sono più che sicuro!- Esclamai continuando a guardarmi intorno.
-Che sta succedendo?- Chiese Gemma scendendo le scale seguita da Louis.

Era davvero incredibile, dovevo sempre ritrovarmelo in casa quello.
-Gemma ridammelo!- Puntai un dito contro di lei con lo sguardo minaccioso.
-Cosa?- Alzò le mani in segno di difesa.
-Il mio biglietto! Era qui, tu l'hai preso, oh ridammelo!- Iniziai ad arrabbiarmi, odiavo particolarmente chi prendeva le mie cose senza permesso.
-Harry calmati! Io non ho preso un bel niente e poi perchè avrei dovuto?- Alzò la voce guardandomi male.
-Perchè vuoi che venga con te, ma i-io non voglio.- Guardai Louis insicuro -Adesso dammelo.-
-Hai perso la testa per caso? Io non ho preso un bel niente perchè accetto la tua decisione, non posso di certo costringerti a fare una cosa del genere!-
Non aveva tutti i torti infondo..così, dopo un lungo sospiro, mi sedetti sul divano.
-Tesoro, sappi che se il biglietto non verrà riportato indietro entro quindici giorni, dovrai andare con loro.- Spiegò mia madre poggiandomi una mano sulla spalla.
-Quindici giorni?! Continuo a cercare, lo troverò vedrai.- Sgranai le labbra guardandola confuso.


La storia andò avanti per ben due settimane. Ogni giorno ero intenta a cercare quel dannatissimo biglietto, anche in posti dove avevo già visto. Assurdo, un biglietto non poteva sparire in quel modo! Qualcuno l'aveva preso, sicuramente! Eppure avevo domandato a tutti: mio padre era sempre a lavoro, mia madre impossibile, Gemma...beh lei non farebbe mai una cosa del genere, i suoi amici? Non c'erano mai a casa...un momento! Non c'erano mai tranne uno: Louis! Ma certo, come avevo fatto a non pensarci? Ma perchè aveva fatto una cosa del genere?
Andai di sopra per vedere se quell'idiota, come al solito, si trovava in camera di Gemma.
-Gemma! Apri sono io.- bussai ripetutamente.
Quest'ultimo aprì la porta facendomi entrare.
-Non c'è Louis?- chiesi guardandomi intorno.
-No, cosa devi fare con Louis?- chiese subito.
Quando mi serviva non c'era mai, ma quando doveva rompermi le scatole c'era sempre.
-Niente, devo chiedergli una cosa...allora vado.- conclusi andando di sotto.
-Dove vai?- chiese affacciandosi dalle scale.
-Uffa Gemma, i fatti tuoi?- chiesi ridendo prendendo le chiavi di casa.
-Sta attento!-
-Non mi mangia nessuno.-
Stavo per uscire ma mia madre mi bloccò proprio sulla soglia.
-Harry guarda che domani è l'ultimo giorno.- mi ricordò con uno sguardo triste.
-Sì, lo so mamma...vedrai te lo porterò.- Affermai deciso.
Uscii e mi diressi a casa di Louis, non avrei mai sognato di fare una cosa del genere.
Ben presto mi ritrovai davanti la porta d'ingresso. Rimasi a fissarla per non so quanto tempo, tenendo lo sguardo fisso sul campanello che citava 'Tomlinson'. Era come se qualcosa mi fermasse, quel semplice cognome mi aveva fatto rivivere tutti i momenti negativi passati con lui, tutte le sue occhiatacce, tutti i suoi dispetti..ed un po' mi dispiaque. Mettendo da parte il dolore e le lacrime, suonai quel campanello e dopo neanche cinque secondi, la porta si aprì mostrandomi una una ragazzina molto simile a lui, era bellissima! Capelli biondi lunghi, occhi color cielo, pelle chiara..sì doveva essere qualche sua parente, oppure sua sorella visto che si somigliavano molto.
-Ehm...ciao.- Sorrisi leggermente imbarazzato, pentendomi di essere arrivato fino a lì.
-Salve! Posso aiutarla?- Mi chiese facendo un enorme sorriso.
-S-sì...ehm Tomlinson...cioè Louis è in c-casa?- Stupido Harry.
-Sì, è di sopra..devo chiamarlo?-
-Nono..cioè...- mi interruppe.
-Sei il suo ragazzo?-
-Cosa?! No! Sono il fratello di..Gemma- Dissi cominciando a diventare rosso.
-Ah Gemma! Lui è sempre qui...tu sei Harry giusto? Gemma mi ha parlato di te!- Disse notando la mia faccia confusa -Io sono Charlotte, la sorella di Louis- Mi sorrise.
Sembrava simpatica, a differenza di suo fratello.
-Entra!- Mi fece spazio, poi chiuse la porta dietro le mie spalle.
-Questa casa è bellissima.- Enunciai incantato girandomi intorno.
-Grazie, Louis è di sopra prima stanza a sinistra..vorrei accompagnarti, ma purtroppo stavo per uscire.. Daisy!-
-Ma che diavolo hai da urlare?- Sbraitò Louis dalla sua camera.
-Allora è proprio fatto così.- Alzai un sopracciglio provocandole una risata.
-Veramente no, è da un po' che è strano, non lo riconosco più. Prima era sempre allegro, scherzava con tutti...ma da un po' si comporta male, anche a scuola, anche con noi...- Disse con un velo di tristezza.
-Sono pronta!- Ci interruppe una deliziosa bambina.
-Finalmente! Daisy lei è Harry il fratello di Gemma, Harry lei è Daisy...una delle tante sorelle di Louis.- Rise.
-Piacere.- Le sorrisi, bellezza era proprio di famiglia.
-Lottie andiamo!- La prese per mano trascindola fuori.
-Sono contenta di averti conosciuta. Ci vediamo Harry.- Mi salutarono chiudendo la porta.
Perfetto. Ero sola...e per di più a casa Tomlinson, non poteva andare meglio.
Avanti Harry, sali le scale e prima porta a sinistra.
Finalmente la trovai, quella casa era enorme, poi bussai lentamente, tanto per essere educati, anche se con lui mi risultava un po' difficile.
-Chi è?- Sentii pronunciare sgarbatamente.
Non risposi, le parole mi si fermarono in gola, non riuscivo ad emettere una suono..ma poi mi feci coraggio ed entrai.
Louis era seduto, davanti al computer ed era senza maglia.
"Harry non potevi scegliere un momento migliore" disse la mia mente tanto pervertita.
"Va bene basta torna in te" quello invece era il mio cuore.
-Ho detto, chi è?!- Si alzò e appena mi vide rimase sbalordito -Harry?! Che ci fai qui?- Chiese sgranando gli occhi.
-Devo chiederti una cosa.- Affermai deciso.
-Cosa vuoi?- Rispose acido.
-Sai le tue sorelle sono molto più simpatiche di te.- Dissi incrociando le braccia.
-Le mie sorelle? Dove...-
-Di sotto.- Lo interruppi -Prima ho conosciuto Charlotte che mi ha fatta entrare, poi è arrivata Daisy e devo dire che sono molto più socevoli.-
-Sei qui per parlarmi delle mie sorelle?- Mi chiese venendomi incontro.
-Antipatico! No sono qui per chiederti se hai tu il mio biglietto.-
-Sei venuta fin qui, per un semplice biglietto? Secondo me è una scusa.- Rise silenziosamente.
-Una scusa?- Chiesi confuso, i suoi pettorali erano lì in bella vista ed io non riuscivo a staccare gli occhi da essi.
-Dì la verità, perchè sei qui?- Si avvicinò ancora.
-Smettila Tomlinson, adesso dammelo!- Ringhiai scuotendo la testa.
-Cosa?- Mi guardò malizioso.
-Razza di un depravato, ridammi il mio biglietto.- Sottolineai provocandogli un risolino.
-Io non ho preso un bel niente e perchè avrei dovuto? Mica so dove nascondi le tue cose.- Rispose infine alzando le mani.
Purtroppo a quella domanda non trovai una risposta e rimasi spiazzata...figura di merda Harry, complimenti!
-Okay, me ne torno a casa.- Farfugliai uscendo dalla sua camera.
Non rispose, anzi cominciò a rovistare in un cassetto velocemente, alzai le spalle scendendo le scale trovandomi di fronte quella che doveva essere sua madre che mi guardò attentamente dalla testa ai piedi.
-Ehm...salve.- Ero sicuramente diventato un peperone.
-Buonasera! Io sono Jhoanna e tu saresti il suo...-
-Mamma è il fratello di Gemma.- Mi anticipò Louis.
-Ah Gemma, che brava ragazza scommetto che lo sei anche tu.- Mi sorrise.
-G-grazie..sono Harry- Arrossii vistosamente -E adesso devo ritornare, mi avranno dato per disperso, arrivederci.-
-Arrivederci caro!- Mi salutò gentilmente.
Uscii velocemente dirigendomi verso casa, ma vidi qualcuno camminare di fianco a me.
-Tomlinson?! Che cosa vuoi?-
-Ti accompagno.- Rispose indifferente.
-Grazie ma posso anche andare da solo.- Sbottai freddo.
-Non era una domanda. E' buio qui fuori..non puoi andare da sola.- Continuò a camminare.
-E a te che importa? Torna dentro e non rompere!-
Mi prese per il braccio e mi fece voltare verso di sé.
-Mi importa invece...adesso cammina e sta zitto.-
Durante il tragitto nessuno emise una parola. Camminavamo l'uno accanto all'altro, ma mai i nostri sguardi si erano incrociati. Mai una delle sue mani, aveva abbandonato le profonde tasche dei suoi jeans neri strappati. Mai il suo sguardo, si era distaccato dal suolo.
-Louis.- Catturai la sua attenzione -Perchè sei così?-
-Così come?!- Rispose acido.
-Così!- Gli feci notare.
Sospirò.
-Prima quando Charlotte mi ha detto che sei cambiato, che ti comporti male anche con loro, insomma io....vorrei sapere cos....-
-Non sono affari che ti riguardano!- Interruppe brusco continuando a guardare avanti.
-Mi riguardano eccome! Perchè ti comporti così anche con me.- Risposi abbassando lo sguardo.
-Non puoi far finta di niente?- Cominciò ad alzare la voce.
-Ma ti senti? Come posso far finta del tuo comportamento?!- Ricambiai a tono.
-Avevi detto che potevi!-
-Sì, solo se avremmo ricominciato! Solo se mi avresti dato una possibilità, quella di aiutarti!-
Sbuffò.
-Vai!- Si fermò di colpo.
-Cosa?- Chiesi guardandolo.
-Casa tua è da quelle parti, va via.- Distolse lo sguardo.
-Ma che..- Mi interruppe.
-MI SONO STANCATO DI STARE AL TUO FIANCO OKAY? VATTENE!- Sbraitò.
-Sei...s-sei..- Delle lacrime stavano per fuoriuscire, ma non potevo davvero in quel momento -Un mostro!- sputai fuori per poi correre verso casa, lasciandolo solo.

Louis Tomlinson aveva definitivamente chiuso con me!

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HOLAAAAAAA!!!!

COME PROMESSO HO AGGIORNATO! E STA SERA AGGIORNERO' DI NUOVO!

Allora domani è HALLOWEEN!! cosa farete nella festa dei mostri? (io la adoro)

cosa pensate di questo capitolo? secondo voi Louis e Harry riusciranno ad andare d'accordo? 

al prossimo capitolo!

un bacio

Dafne!

Abbie Allison Styles (Larry version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora