Capitolo 14

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" -Perchè mi stai facendo questo?- Piangevo, piangevo a dirotto mentre cercavo spiegazioni dal ragazzo di fronte a me.
-Sta zitto!- Sbraitò quest'ultimo -Ti avevo detto di ascoltarmi ma nulla...hai voluto fare di testa tua e adesso paghi.- Sputò con gli occhi pieni di rabbia.
Improvvisamente cominciai a piangere più forte non appena Louis, di fronte, mi puntò una pistola alla testa.
-Tu sei solo mio  e non devi appartenere a nessun'altro!- Continuava imperterrito.
-Credi che uccidendomi  cambierà qualcosa?!- Alzai forse un po' troppo il tono di voce, cosa che  lo fece andare su tutte le furie.
Schiaffo.
La mia testa volò dall'altra parte, mentre Louis caricò l'arma.
-Addio Harry, sei stato un ragazzo fantastico.- Sorrise beffardo.
-Louis no....LOUIS!- "

Aprii  di colpo gli occhi guardandomi intorno. Era stato l'ennesimo incubo da  quando il nome "Louis" era entrato nella mia vita. Il mio respiro era  irregolare, la mia fronte sudata, mi alzai a metà busto poggiandomi alla  testiera del letto e prendendo fiato mi resi conto di dove mi trovavo.
Camera differente dalla mia.
Con indosso vestiti della sera precendente.
Louis!
Dov'era? Dovevo parlargli...non era più arrivato e mi ero addormentato....cazzo!

La  sveglia portava le nove e trenta, era ancora presto. Potevo continuare a  dormire o andare in cerca di Louis, ma forse la cosa giusta era prima  fare colazione, visto che il mio stomaco implorava pietà.
Scesi pian piano dal letto e mi girai intorno. L'armadio era aperto, i  vestiti fuoriuscivano mentre grandi e larghe maglie erano poggiate sulla  sedia in modo disordinato. La scrivania era piena di profumi,  inconsciamente ne presi uno e ne spruzzai un po' sul collo, era quello  che portava ogni giorno, perfino la sera precendete lo avevo sentito  quando ero tra le sue braccia.
Forse era il suo preferito, visto che lo usava spesso.

Scesi  dirigendomi in cucina, passai per il salotto e con mia grande sorpresa  trovai il moro disteso sul divano. Mi assalii un enorme senso di colpa,  dormiva su quel divano fin troppo scomodo, pur di non svegliarmi e  portarmi nella mia camera? Visto il nostro rapporto, lo avrebbe fatto.

Visto che ero intento a fissarlo da ormai troppo tempo, lo superai e andai in cucina a fare colazione.
Nonostante il  mio gran casino, visto che feci cadere di tutto rompendo persino una  tazza, non si svegliò nessuno che venne a picchiarmi, ci mancava solo  quello.
Una volta  terminato di scaldare il latte, mi sedetti iniziando a fare  colazione. D'un tratto però, sentii un rumore e qualcuno pronunciare  "Cazzo!" proprio dal salotto, mi alzai di corsa e sbirciando notai Louis  dolorante a terra. Scoppiai a ridere tornandomene in cucina, cercando di  fare meno rumore possibile. Quest'ultimo arrivò guardandomi silenzioso.  Ricambiai ma subito abbassai lo sguardo sulla mia tazza. In due secondi  si preparò la colazione e si sedette di fronte a me.
-D-dormito bene?- Domandò improvvisamente con voce assonnata.
Rimasi spiazzato, era uno dei suoi momenti gentili o il mio sfogo della sera precendente lo aveva fatto risvegliare?
-S-si...e tu?- Chiesi bevendo un altro sorso di latte.
Mi guardò con aria stanca mista a dolore, sembrava un tenero cucciolo bastonato.
Ed infine scoppiammo a ridere entrambi mentre lui si massaggiava la schiena.

-Quel divano mi uccide.- Disse continuando a ridere.
-Perchè..hai dormito lì?- Chiesi stupidamente.
-Forse perchè il mio letto era occupato.- Mi aspettavo una risposta del genere, ma sul suo viso non c'era nessun fastidio, solo uno sguardo divertito.
-S-scusa..- risposi imbarazzato.
-Cosa ci facevi nella mia camera?- Domandò subito dopo.
-Beh....io...v-volevo parlarti...ma tu non c'eri....e così..-
-E così ti sei addormentato...- Continuò la frase facendo un enorme sorriso.
Il suo primo vero sorriso.

Abbassai lo sguardo dalla vergogna -Che fine avevi fatto?- Chiesi tanto per cambiare dicorso.
-Ero in bagno..- Rispose finendo la sua colazione.
-E ci hai messo tanto?- Alzai lo sguardo.
-Per i miei capelli? Sì.- Ammiccò portandosi una mano tra di essi.
Così scoppiammo a  ridere di nuovo e visto l'orario cominciammo a preparare anche la  colazione per i ragazzi, visto che in pochi minuti iniziarono a scendere  uno alla volta, cominciando da Zayn.
-Che diavolo...- Quest'ultimo mi guardò con occhi socchiusi, ma appena vide il moro spuntare da dietro di me, sgranò gli occhi -Cosa state...- Puntò un dito sbattendo le palpebre ripetutamente.
-Abbiamo preparato la colazione.- Lo anticipò Louis  sorridente passandomi una tazza da lavare.
-A-avete?- Chiese Zayn  assonnato.
-S-si.- Risposi io arrossendo.
-Va bene, sto sognando...ci vediamo nella realtà ragazzi.- ci salutò e tornò di sopra.
-Questa è l'ultima.- Disse avvicinandosi per pormi la tazza.

Si  avvicinò, forse un po' troppo. Era ad un passo da me, i nostri corpi si  sfioravano, era rimasto immobile...eravamo immobili, continuavamo a  fissarci, lui aveva un tenero sorriso stampato sulle labbra, dolcemente  mi passò una mano tra i capelli...i suoi occhi scintillavano, e quel  sorriso si allargò notandomi paralizzato, non riuscivo a capire nulla,  dentro di me era tutto in confusione, lui mi aveva mandato  in confusione  con un sorriso.
D'un tratto arricciò il naso avvicinandosi al mio collo.

Panico..

Sentii il suo fiato sul corpo, rabbrividii di colpo e se ne accorse.  Rimase lì, mentre il suo volto era immerso tra la mia spalla e il mento.
-Questo è il mio profumo..- Sussurrò ritirando il capo continuando a guardarmi sorridente accarezzandomi la guancia.
-N-no...n-non è niente....- Farfugliai posando una mano sulla sua  allontanandola da me -Beh...io...d-devo andare..- Cercai di uscire da  quella stanza diventata troppo stretta, avevo bisogno d'aria.
-Harry!- Mi chiamò -N-non è che avresti un minuto? Ho bisogno di...-
-Buongiorno.- Una Gemma  sorridente arrivò in cucina -Che state facendo?- Iniziò con le domande toste.
-Niente.- Sbottai -Stavo per andarmene.- Gli diedi un bacio sulla guancia, poi andai nella mia camera.
Lì trovai Niall che dormiva beatamente. Ma guarda un po'.
Lo guardai per pochi secondi, poi mi venne un'idea geniale.
Mi buttai con tutte le mie forze su di lui, iniziando a fare il solletico.
-Niall! Svegliatii! E' mattina! Su avanti!- Urlavo mentre il biondino si divincolava dalla mia presa.
-Ma che....- Aveva finalmente aperto gli occhi -Harry....basta, vai a dormire!-
-Ma sono le dieci!- Dissi deluso -Non siamo venuti qui per dormire sai? Devi alzarti, dobbiamo andare a mare!- Gridai ancora.
-Okay okay, solo se mi lasci in pace.- Disse facendomi ridere.
-Ma cosa ci fai nella mia camera?- Chiesi mentre si alzava dal letto.
-Avevi detto che potevo dormire quando volevo e ieri sera qui dentro non  c'era nessuno, ah proposito che fine avevi fatto?- cominciò a guardarmi  malizioso.
-Eh? Ero andata-
-Riformulerò la domanda, cosa ci facevi nella camera di Louis?- Sgranai  gli occhi in cerca di una risposta plausibile, ma nulla mi venne in  mente, così passai alla fase più facile...mentire.
-Non ero in nessuna camera di Louis, adesso esci che devo cambiarmi.-  Alzò le spalle divertito e dopo un'ultima spinta, Niall Horan era fuori  dalla mia camera.
-Ho anche un bagno incluso, non potevo scegliere di meglio.- Esclamai entrandoci chiudendo a chiave la porta.
In quella casa c'erano cinque maschi, per di più c'era Louis Tomlinson e non ci tenevo a farmi trovare svestitao se fosse arrivato.
Scossi la testa  per scacciare quei pensieri poi mi spogliai e feci una doccia. Anche se  fuori c'erano trenta gradi, l'acqua era sempre bollente, era talmente  rilassante!
Pensavo, pensavo  a Louis...ecco l'avevo detto! Ripensavo a quando era scoppiato a ridere,  la sua risata...mi aveva mandato lo stomaco in confusione...così  flebile, così cristallina..i suoi occhi sprizzavano felicità, era stato  bellissimo vederlo felice. Era contento, una delle rare volte dove Louis  William Tomlinson mostrava il suo lato dolce e sereno ed io speravo di  rivederlo ancora.
Forse era vero quello che diceva Zayn? A me piaceva quel ragazzo? Quel misterioso, timido, perfetto ragazzo?
Beh era una  domanda piuttosto difficile, era intrigante si lo ammetto,  affascinante. Ma il suo comportamento nei miei confronti, aveva fatto  sì che si allontanasse da me. Non mi sarebbe dispiaciuto  conoscerlo, magari sarebbe diventato una persona importante per me.

Ma tu a lui non interessi Harry, mettitelo bene in testa! Sì avevo  ragione, una di quelle rare volte in cui avevo ragione. Dovevo  smetterla, se Louis fosse stato interessato a me, si sarebbe comportato  diversamente.
Uscii a malincuore da quell'interminabile getto d'acqua e mi avvolsi un  asciugamano intorno alla vita. Feci girare la chiave nella serratura  aprendo la porta. Avevo intenzione di prepararmi, ma un piccolo  inconveniente mi fece distrarre.

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Holaaaaa!!! Scusate l'ennesimo ritardo.
Non sono stata bene in questi giorni e non ho avuto modo di aggiornare.
Comunque cosa ne pensate???
Sta sera aggiornerò di nuovo!
Al prossimo capitolo
Un bacio
Dafne 😁

Abbie Allison Styles (Larry version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora