Colpivo il sacco da box. Di nuovo. Avevo il sentimento che stavo per rompermi tutte le dita a causa della mal postura della stretta del pugno. Dopo un bacio così, Davis sembrava che volesse ammazzarmi. Alla fine non era colpa mia che lui aveva reazionato così, non gli ho mica chiesto io di sbattermi al muro e infilarsi la sua lingua dentro la mia bocca, anche se non mi dispiaceva neanche un secondo.
Accettavo ogni cosa che mi chiedeva di fare, ero troppo euforica per riuscire a combattere contro di lui. Mi mantenevo a terra con molto sforza cercando di non cominciare a "volare" in palestra. Non ero innamorata, cosa cazzo stavo blaterando? È stato solo un bacio che non doveva avvenire e Davis era d'accordo co me di questo. Si vedeva sulla sua faccia che si era pentito enormemente di quello che ha fatto istintivamente e questo mi faceva imbarazzare perché gli avevo anche risposto al bacio invece di tirargli uno schiaffo. E la seconda variante era abbastanza buona. Mi avrebbe resa veramente felice colpirlo di nuovo in faccia.
-Ho fame, blaterai io.
-E' già passata l'ora di pranzo. Devi aspettare fino a cena.
-Ma c'è ancora un sacco di tempo fino a cena ed io muoio di fame. Non ho mangiato niente oggi.
Presi il sacco da box in un abbraccio e mi stavo dondolando insieme ad esso. Non riuscivo a stare in piedi ancora per tanto tempo. Mi facevano male tutti i muscoli dopo aver fatto venti giri di corsa della palestra che non era affatto piccola. Quella è stata la punizione per aver avuto il coraggio di aver infilato la mia lingua nella sua bocca. Neanche durante il bacio non gli lasciavo la guida.
-Colpisci ancora un paio di volte il sacco e poi ti lascio andare in mensa, disse.
Il suo tono della voce era incredibilmente calmo e dolce anche se s rifiutava di guardarmi. Stava sulla panchina e guardava intensamente il pavimento. Mi chiedevo se il pavimento era più interessante di me, ma sapevo già la risposta. In comparazione a me anche esso era più bello. Ero tutta sudata dopo che corsi in jeans, i miei capelli erano tutti scompigliati ed ero abbastanza sicura che la mia faccia era deplorevole e secca.
-Lo prometti? balbettai.
Solo allora alzò lo sguardo su di me ma non vi apparse neanche un sorriso.
-Muoviti, biondina.
Lancia gli occhi all'indietro prima di rimettermi sui miei propri piedi. Portai i gomiti vicino al petto e tirai un colpo al sacco solo che quest'ultimo quando si sbilanciò ritornò indietro. Ero così stanca che all'impatto con questo caddi a terra. Davis cominciò a ridere a crepapelle. Hei, almeno lo facevo divertire. Mi offriva appena un sorriso ma quella ristata era qualcosa. Stavo progredendo.
-Cosa c'è di così divertente? chiedo apparentemente irritata. Che non ce la faccio più a stare in piedi?
-Sinceramente, no. E' divertente che tu abbia avuto almeno la speranza di credere che avresti potuto resistere al mio allenamento.
-Quale allenamento? Quello con la lingua? chiedo ironica.
Cancellò il suo sorriso dal volto e cominciò a diventare nero in faccia.
-Ti rendi conto che quello che è successo è stato un errore e che non succederà più , vero? mi chiede con un tono grave.
-Hmm, ero sicura che avresti detto così. Cerchi di negare per pulirti la tua vergogna che sei attratto da una ragazza di sedici anni nel frattempo che tu hai... quanto? Ventiquattro anni?
-Non ha rilevanza. Non sono attratto da te.
-Allora, perché mia hai baciata?
-Per non farti più lamentare che non sei baciata.
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Trattamento Speciale - Primo Volume
RomantikL'accademia militare in Montana non è un posto molto bello per una ragazza che viene dalla Florida, ma la testardaggine di Gloria Montgomery di studiare a quel liceo è più grande del volere della zia di non farla andare via, la quale l'ha cresciuta...