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- prima domanda, perché l'antifurto non è suonato? Si attiva al minimo rumore- dice Michael.

- i lupi hanno una camminata silenziosa che gli permette pure di non affondare nella neve quando è l'alba, per poter cacciare meglio.
Manteniamo questa abilità anche da umani-

- questo potrebbe essere a nostro favore- constata Mya.
- sapete uccidere umani?-
- si-
- loro sanno che  attaccate alla gola, quindi se mai dovreste avere un scontro mira a qualcos'altro ok?- dice lei.
- ok-

- ciao- ci giriamo tutti di scatto e vedo l'alpha che ho incontrato tempo fa.
- ciao, cosa ci fai qui?-
- sono venuto a vedere se stai bene... Perché sei con degli umani?-

È il primo che sembra non volermi fare una scenata isterica.

- sono miei amici...- quasi sussurro.

Con mia grande sorpresa il lupo grigio lascia il posto ad un uomo sulla cinquantina.

- non dovresti stare nel territorio di un'altro, è pericoloso- dico. Non voglio che si metta nei pasticci per colpa mia.

- sono venuto in pace, non darò fastidio a nessuno-
- non sei stupito che io...-
- conosca degli umani? No. Anch'io ne avevo uno alla tua età. -

Ok, questo non me lo aspettavo.

- suo padre- indica Michael.
- cosa?!- diciamo tutti e tre e sulle labbra dell'alpha si forma un sorriso divertito.

- genitori e figli hanno un odore simile.- spiega.
- ma mio padre è un cacciatore di licantropi!- dice il ragazzo esterrefatto.
- lo so, ma da giovane eravamo inseparabili-
- racconta- dice Mya ricevendosi un'occhiataccia dal lupo.

- non sa come comportarsi scusala- dico in fretta.

- siamo stati migliori amici finché non è arrivata tua madre. Lei era alla scuola di caccia e piano piano ci portò anche lui. Quando si è presentato ad uno dei nostri incontri con un fucile ho capito che era finito tutto. Non voleva usarlo contro di me ma ha detto che avendolo a portata di mano si sentiva più sicuro.
Da allora spostai il branco più lontano e non lo rividi più-

- scusa, ma come ti chiami?- chiedo accorgendomi di non saperlo.
- Atur-

Sentiamo un ringhio alla nostra destra.

MICHAEL POV

Sentiamo un ringhio e alla nostra destra spunta Jake umano che si avvicina a Tris e le mette un braccio intorno alla vita e la spinge verso di se. Non interrompendo mai il contatto visivo con Atur dice minacciosamente
- lei è mia-

Atur lo guarda e poi corruga la fronte.
- ma tu non sei un'alpha-

Tris si riprende dal suo stato di shock e spinge Jake lontano da lei.
- io non sono né di tuo padre né tanto meno tua! - urla.

- Tris senti...-
- NON SENTO NIENTE! MI HAI GIÀ DETTO MOLTO ESPLICITAMENTE TUTTO QUELLO CHE DOVEVI!-
- Tris ti prego io...-
-VATTENE VIA! LASCIAMI STARE!-
- no! Ora tu mi ascolti!-
- VAI AL DIAVOLO! SPARISCI! MI HAI GIÀ FATTO ABBASTANZA MALE! O TE NE VAI TU O ME NE VADO IO!-

Jake rimane immobile e lei si gira, ma prima che possa fare un passo lui le prende un polso fermandola e lei gli dà un sonoro schiaffo sulla guancia facendogli girare la testa di lato.
Rimangono entrambi stupiti di quel gesto, ma Tris nasconde velocemente lo stupore.

- vattene- sibila a denti stretti.
- non avrai intenzione di essere sua vero?!- la disperazione si legge chiaramente negli occhi di Jake.

- non so cosa voglio fare, ma di sicuro non stare qui a parlare con te!-
- allora dillo! Dillo che vuoi andartene per quello che ho detto! Dillo che mi odi! E di che non vuoi sapere il perché ho detto quelle cose! Ma dillo guardandomi negli occhi!-

Lo sguardo umano del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora