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Quando riapro gli occhi la mia vista è appannata, provo ad alzarmi ma le mie zampe non reggono il peso del corpo.

I ricordi confusi di ciò che è successo si fanno lentamente spazio nella mente.

- allora Tris? Come stai?- chiede Lucas appena entrato nella stanza.

I suoni sono ancora ovattati.

- pensavi che non lo sapessimo? Eh?! Ci hai provato!- sbatte una sbarra di ferro sulla gabbia facendomi sussultare.

- ora sei nostra, sei parte dell'organizzazione!-

Entrano due persone in una tuta nera con tanto di casco.

- tornerai alla tua forma umana appena ti sarai ripresa, ma morirai prima che te ne accorga- ride.

Lentamente i miei sensi si riprendono e i muscoli iniziano a collaborare.

- Beta due! Portala nella gabbia- dice Lucas.
Ma non sono già in una gabbia?

Uno con la tuta mi si avvicina e si toglie il casco.

- ciao Tris, ti sono mancata?- dice April.
Apre la gabbia e mi fa uscire.

- torna umana, immediatamente-
Faccio come dice siccome mi sta puntando una pistola contro.

- bene, ora muoviti!- mi spinge fuori da una porta dove la gente mi guarda con odio.

Sono tutti cacciatori di licantropi.

Sia sulla destra che sulla sinistra si dirama un intricato labirinto di celle fatte con semplici reti di metallo. Dentro ad ognuna c'è un prigioniero che si nasconde in un angolo.

- ora tu te ne starai qua zitta finché non ne costruiranno un'altra, intesi?! -

Mi chiude all'interno di una gabbia da cui proviene odore di esseri in putrefazione, escrementi, ruggine, umidità e sangue.

Il pavimento è in cemento, impossibile da scavare.

Improvvisamente un urlo squarcia l'aria, seguito da un rumore di catene e un'ombra che dalla gabbia si lancia su di me.

Mi schiaccio contro la rete e attendo che il predatore mi salti addosso, ma non accade, si ferma a pochi centimetri da me, le catene non sono abbastanza lunghe.

È in ombra, ma riesco a vedere una figura umana nuda, l'odore è camuffato da quelli esterni e ha polsi e caviglie incatenate alla parete difronte a me, in cemento anch'essa.
Calmo il respiro affannoso e cerco di abituare gli occhi al buio.

Un altro salto verso di me, ma questa volta resta più lontano e lo sento annusare l'aria.
Lentamente inizia a camminare verso di me.
Arrivato al limite imposto dalle catene mi annusa di nuovo.

- Nala?-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 11, 2017 ⏰

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Lo sguardo umano del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora