Chapter 2

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Rose camminò nel campus fino a quando dopo aver percorso un viale alberato raggiunse la reception, dove le diedero le indicazioni per raggiungere la sua stanza al dormitorio con le chiavi e le dissero che i corsi sarebbero cominciati il giorno successivo.

Rose guardava le foglie attecchire al suolo e danzare mosse dal vento che accarezzava l' erba del prato emettendo un fruscio; le era sempre piaciuto l' autunno, che di lì a pochi giorni sarebbe cominciato, tutto si colorava di tinte calde, per poi gelare nell' inverno.

Le strade della scuola erano popolate da studenti che, forse, stavano cercando come lei i dormitori. Rose costeggiò il parco con una grande quercia ombrosa, continuò a camminare, e si trovò davanti un grande edificio dove si sarebbero dovute tenere le sue lezioni.

Finalmente arrivò al suo dormitorio, e nel corridoio c'erano decine di ragazze che facevano avanti e indietro con borse, borsette, zaini e valigie. Rose diede un' occhiata alla sua unica e neanche troppo piena valigia dove aveva chiuso tutti i suoi vestiti, e proseguì lungo il corridoio fino ad arrivare alla sua stanza, e aprì la porta.

-Ciao, io sono Gemma.- Disse una ragazza dai capelli azzurri e sfumati sulle punte di viola.

-Ciao Gemma, sono Rose.- Rispose Rose cordiale, così era lei la sua compagna di stanza. -Piacere di conoscerti.-

- Piacere mio! Allora, ho pensato di prendere questo letto.- Disse indicando il letto a destra della stanza. -E ho già sistemato i vestiti nell' armadio e disfatto le valigie, quindi ti lascio del tempo per sistemare le cose, dovevo comunque uscire.-

- Okay, grazie mille, a dopo.- Gemma uscì dalla stanza dopo aver detto che al suo ritorno lei e Rose avrebbero dovuto fare un giro, dato che Gemma era dell' ultimo anno e conosceva il college meglio di lei, Rose accettò volentieri.

Un ora dopo Rose aveva già finito, quindi si mise ad ammirare la sua nuova camera: non era molto grande, ma aveva due letti singoli, un grande armadio di legno,un bagno e una scrivania con tanti cassetti.

La serratura della porta scattò e Gemma cercò di entrare nella stanza ma un braccio la tirò subito fuori strattonandola.

-Ti ho detto di lascarmi stare!- Urlò Gemma con la voce spezzata dal pianto. Rose non sapeva cosa pensare, e l' armadio proprio alla destra della porta le aveva impedito di vedere a chi apparteneva quel braccio.

Gemma riuscì finalmente ad entrare, e chiunque avesse cercato di impedirglielo ora sembrava essersene andato. Dopo aver visto la facilmente leggibile espressione di Rose, disse:

-Non ti preoccupare per me Rose, io...-

-No Gemma, quello ti ha appena messo le mani addosso, e a giudicare da come ti tocchi il braccio ti deve aver fatto male!- La interruppe Rose, accennando alla mano di Gemma stretta attorno al punto in cui il ragazzo l'aveva afferrata.

-Non è nulla Rose, è solo una storia complicata, ma ora non ci vedremo più, okay?- Rose era poco convinta, ma pensò che infondo se Gemma era così sicura del fatto che non si sarebbero più visti era meglio passarci sopra, e poi non voleva che le persone la giudicassero per il suo passato, quindi perché lei doveva farlo?

-Va bene, ora facciamo un giro per il college, okay? Così potrai distrarti un po'.-

-Sì, mettiti il giubbotto, fa freddino fuori.- Disse Gemma, ancora tra le lacrime, ma un sorriso le era spuntato sulle labbra.

Rose si infilò il giubbotto e uscirono insieme dalla stanza. L' aria di settembre stava cominciando a farsi sentire, anche se ragazze in minigonna che camminavano attorno alle due compagne di stanza non sembravano notarlo, o almeno non importava loro. Solo quando arrivarono a costeggiare il parco Gemma si decise a spezzare il silenzio tra loro che, pur se rimpiazzato dagli schiamazzi degli studenti circostanti, rimaneva imbarazzante, soprattutto dato ciò che era appena accaduto.

-Allora, come ti sembra la Saint Nicholas?- Chiese Gemma, decisa a tenere la conversazione su un argomento leggero: ne aveva avuti abbastanza di drammi per quel giorno.

-Molto bella, e mi sono iscritta a molto corsi, quindi sarò sempre qui in giro. Magari potrei andare a leggere nel parco dopo le lezioni, è così grande e pieno di alberi.- Disse Rose,  pensando alla grande quercia sotto la quale un tappeto di foglie l'avrebbe ospitata.

-Meglio di no, Rose, quel posto non è frequentato da belle persone.- Rose doveva ancora imparare molto di quel posto, ma non si sarebbe certo preclusa la possibilità di fare una lettura in santa pace, brutta gente o no. Arrivò però alla conclusione che dirle ciò non sarebbe stata una buona idea, quindi decise di annuire solamente.

-Va bene, allora, quello è l'edificio principale, dove si svolgono tutte le lezioni, quella è la reception, dove sicuramente sarai stata sta mattina, quelle sulla destra un po' fuori dal campus sono le case delle confraternite, e quella è la sede, dove i vecchi cervelloni amministrano e gestiscono tutto il Saint Nicholas, e dove vanno i cattivi ragazzi quando si cacciano nei guai.- Cominciò ad illustrare Gemma su una grande piantina delle college appesa al cancello del parco.- Spera di entrare in quel posto solo come visitatrice, l'altro anno dei ragazzi avevano scritto "Lasciate ogni speranza o voi che entrate", come nella porta dell'inferno dantesco.-

-Accidenti, deve essere proprio un bel posto...-

Gemma portò la sua compagna in giro per il campus fino a quando il cielo non si tinse di un rosa tenue, erano già le sei. Tornarono in stanza ridendo di un ragazzo che sulla strada del ritorno cercò di portarsi Rose in stanza.

La ragazza aprì l' armadio per riporre il cappotto, e notò che forse aveva portato troppi pochi indumenti, e che le serviva un cappotto più pesante, dato che quello che aveva era troppo leggero per il clima freddo di Rowens Bourg.


-Gemma, ti  va di andare a fare shopping da qualche parte domani dopo le lezioni? Mi servirebbe un cappotto pesante.- Propose lei all'amica che aveva appena finito di ordinare la pizza per cena.

-Okay, potremmo andare al centro commerciale qui vicino, ma dovremo prendere la mia macchina.

-Grazie Gem.-

Poco tempo dopo arrivò il fattorino delle pizze, e Gemma insistette per pagare per tutte e due. Le due decisero di guardare un film, l'Attimo Fuggente.

Rose e Gemma si persero nella storia, e al termine del film erano entrambe assonnate,quindi andarono a dormire.

Rose si addormentò quasi subito, e successivamente lo fece anche Gemma.

Dei colpi sommessi provennero dalla porta facendole svegliare.

-Ma che ore sono?- Chiese con voce assonnata Gemma. Rose guardò l'ora dal cellulare posato sul comodino.

-Le quattro...ma chi è?- Le rispose stropicciandosi gli occhi, poi andò verso la porta e la aprì. Un brivido le percorse la schiena, che cosa stava succedendo? Si girò verso Gemma che, con uno sguardo pietrificato guardava la figura sulla porta.


SPAZIO AUTRICE

Salve, scusate l'ora ma avevo un sacco da studiare. Come state fanciulle e fanciulli? Spero questo capitolo vi sia piaciuto, anche se a mio avviso fa un po' schifo. Penso che venerdì pubblicherò due capitoli perché domani tornerò a  casa alle sette e mezza, quindi non uccidetemi. Al prossimo capitolo, ciao!

BANANE.














•Midnight Memories• || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora