•Midnight Memories• || H.S.

Chapter 5

Rose si voltò di scatto, un ragazzo le porse la mano, e quando lei riuscì a contemplare il suo viso, ne riconobbe l' identità, Niall trattenne a stento una risata per la buffa caduta, la aiutò a rialzarsi, e a raccogliere i libri sparsi sul pavimento.

-Però Rose, che bel volo che hai fatto!- La derise il biondo, che di trattenersi non ne voleva più sapere.

-Ehm sì, scusa, ero un po' distratta.- Rose ne aveva già fatte abbastanza di figuracce per quella mattina, ma evidentemente il fato non era della stessa opinione, quindi il foglio che le era costata una delle già citate pessime figure, cadde dalla pila di libri che la sfortunata reggeva con le gracili braccia. Subito Niall interruppe lo svolazzare del foglio in aria afferrandolo ed osservandone il contenuto, nonostante gli svariati tentativi di Rose di riprenderlo.

-Rose... che cosa sono questi?- Lei si ripromise di bruciare quel foglio e con esso il libro di filosofia, e nulla più dell' idea di quel falò improvvisato la aggradava maggiormente in quel momento. Strappò dalle mani di Niall il foglio.

-Niente.-

-Mmh...va bene, comunque sono venuto a cercarti per chiederti se oggi a pranzo volevi venire a mangiare con me da qualche parte, ho pensato che non conosci bene questo posto, e volevo farti vedere un po' di cose.-

-Oh...okay, va bene, grazie.-

-Okay, io ho ancora una lezione, ti passo a prendere quando ho finito.- Rose si ricordò degli avvertimenti di Gemma , ma stava solo per andare a pranzo con Niall, in qualche modo i due erano diventati amici, quindi decise di scacciare le sue parole dalla testa.

-Perfetto, io ora torno al dormitorio, mi trovi lì.-

Dopo essersi salutati i due andarono ognuno per la propria strada.

Quando Rose tornò al dormitorio non trovò la sua compagna di stanza, e guardando il suo cellulare si rese conto che nessuno della sua famiglia aveva accennato a un messaggio o ad una chiamata da quando era lì, si erano forse dimenticati di lei? L'avevano mandata alla Saint Nicholas solo per non doverla vedere più? L'ansia si impadronì del suo corpo, e decise di chiamare la madre per placarla, doveva sapere se per loro contava ancora qualcosa. Lei rispose scocciata.

-Ciao mamma...- Rose era insicura, e questo traspariva dalla sua voce tremante.

-Ciao Rose, non fare tante cerimonie, dimmi subito di cosa hai bisogno.- Rispose Lisa, fredda.

-Nulla, volevo solo sentirvi e sapere come state.-

-Bene.-

-Tutto qui? Non mi chiedi come sto io? Pensavo ti importasse qualcosa di me.- Le lacrime si fecero strada sulle guance di Rose, bagnandole.

-Infatti mi importa, che madre sarei, altrimenti.- Alla figlia venne in mente di rispondere con un "quella che sei", ma decise che non avrebbe affatto migliorato la situazione.

-Okay beh, non lo stai dimostrando, se non ti avessi chiamata io non ti saresti fatta sentire.- Il tono di Rose non era pieno di rabbia o risentimento, solo di infinita tristezza.

Dall'altra parte, Rose era sicura, sua madre si stava innervosendo, e sta volta aveva ragione.

-Non capisci Rose, sto cercando di ricostruire una vita a me e a tua sorella, dopo quello che hai fatto nessuno vuole più avere a che fare con la nostra famiglia, sto cercando di recuperare la buona reputazione che avevamo prima di... prima di... Beh, lo sai prima di cosa. Ed è tutta colpa tua, non voglio che tu te lo scordi, e non ho intenzione di fare finta di nulla. Ti ho dato una possibilità mandandoti in quel college, non sprecarla, Dio perdona sempre i suoi figli se pentiti.- Tutto quello di cui Rose aveva bisogno era solo una madre che la consolasse dicendo che le mancava o cose simili, ma non lo pretendeva certo dalla sua, ma almeno si aspettava che non andasse a rinfacciarle le sue azioni passate, anche se l' odio traboccante dalla voce di questa le impedì di parlarne apertamente. Invece eccola lì, con la sua dottrina religiosa e l' ipocrisia che emanava da tutti i pori. -Ora devo andare, ti richiamerò tra un paio di giorni se non sarò impegnata, ciao Rose.- E così terminò la chiamata.