Chapter 23

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ROSE

Erano passate quasi due settimane dal mio ultimo incontro con Harry: quando cadde ubriaco davanti alla porta della mia stanza, e il college era in fermento per l'imminente festività di Halloween. Il cielo era sempre grigio, e le foglie in una danza spettrale attecchivano ingiallite al suolo; la vegetazione sembrava morire sotto ai miei occhi aspettando la rinascita in primavera. Chissà se avrebbe funzionato anche per me.

Quella notte Harry aveva dormito sul mio letto, e io per forza di cose mi ero stesa affianco a lui, non dimenticherò mai come di tanto in tanto dalle labbra rosee uscivano dei deboli lamenti, per un attimo giurai addirittura di aver sentito il mio nome. Ma sapevo che dovevo dimenticare i sentimenti che stavo iniziando a provare per lui, così accettai la proposta che Niall di uscire insieme. Il mattino Harry si svegliò molto tardi, e si rifiutò categoricamente di parlarmi, che avesse sentito tutto quello che io e il biondo ci eravamo detti? Ma infondo era arrabbiato anche quando la dottoressa disse che avevo un vuoto di memoria, quindi forse era solo nervoso. Quindi da quando se ne andò mi scambiava occhiate che non sapevo interpretare ogni volta che ci incrociavamo. Nessuno diceva una parola all'altro, e io cominciavo a sentire il nervoso per l'uscita con Niall.

Mi misi un semplice paio di jeans neri e un maglione, avevamo programmato di andare al cinema a vedere un film horror; non era esattamente il mio genere ma a lui sembrava piacere, e poi un film del genere non lascia spazio a chiacchere, non dovevamo parlare più di tanto, e questo mi sollevava. Era buffo come riuscivo a scherzare e ridere con Niall prima che mi chiedesse un appuntamento e come dopo quella sua richiesta mi preoccupavo per ogni cosa che dovevo dire.

Alle sette e quarantacinque precise mi squillò il telefono, era Niall che mi avvisava del suo arrivo; scesi di corsa e lo salutai; avevo esitato per un po' prima di farlo, non sapendo se dargli un bacio sulla guancia o semplicemente dire un blando "Ciao", ma alla fine decisi di abbracciarlo come avevo sempre fatto, non volevo la cosa diventasse troppo seria. Forse anche perché mi sentivo un po' in colpa, non volevo Niall diventasse un rimpiazzo di Harry, e per di più non lo avevo certo dimenticato, quindi era meglio non farsi troppe aspettative e capire che cosa provavo.

Viaggiammo in macchina per venti minuti, nei quali l'atmosfera imbarazzata si captava da chilometri di distanza, ma riuscii comunque a spiccicare qualche parola su quanto poco fossi coraggiosa per vedere un film horror, e Niall fece come suo solito qualche battuta sul cibo. Arrivati al cinema prese i biglietti e due sacchetti di pop-corn, ed entrammo in sala accomodandoci in due dei posti infondo alla sala.

-Niall, ti avverto che se sta notte non dormirò sarà colpa tua- Dissi ridendo, mentre guardavo il resto della sala quasi vuota.

-Vorrà dire che ti terrò compagnia io...- Rispose Niall, che sembrava non stare scherzando, tanto che mi irrigidii per un momento -Rilassati Rose, sto scherzando-

-S...sì lo so, certamente...- Ero diventata paonazza, ma fortunatamente proprio in quel momento le luci si spensero.

Il film si intitolava "Shivers", parlava di una maledizione secondo la quale un noto scrittore riuscisse in qualche modo a dar vita ai personaggi dei quali scriveva, essi però cercavano in tutti i modi di ucciderlo. Ad un certo punto del film, mentre uno dei perseguitatori trovava lo scrittore Niall si spaventò talmente tanto che lanciò in aria gran parte dei pop-corn, con suo immenso dispiacere. Risi così forte che tutti i presenti si girarono a guardarmi male, e vennero ricambiati con occhiate torve da parte di Niall.

-Io ti amo Lacy- Disse lo scrittore alla sua amata, mentre i demoni ce lui stesso aveva creato lo stavano per raggiungere. -Ho il mio lato oscuro, è vero, ma i miei demoni non possono oscurare ciò che di buono c'è in me: la parte che ti ama con tutto il mio cuore e che non vuole fuggire da questo amore che sembra non aver destino-  La ragazza del film si mise a piangere, e sopraffatta dalle emozioni non seppe far altro che baciarlo teneramente. Piansi anche io, non tanto per la scena in sé stessa, quanto per la sincerità delle parole dell'uomo, che non sarebbero stonate affatto sulla mia, l'unico problema era a chi destinarle.

•Midnight Memories• || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora