Chapter 10

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-Niall!-

Il biondo alzò la testa, ma non rivelò il volto familiare dell'amico, bensì quello di un altro ragazzo. Lui le rivolse un' occhiata perplessa, e si alzò, barcollando leggermente.

-Scusa, ti avevo scambiato per un altro ragazzo... Stai bene?-

-Sì, grazie.- Cercò lui di liquidarla, ma i suoi occhi azzurri erano stanchi, e pesanti occhiaie li contornavano, facendo risaltare il loro chiaro colore. -E' inutile che mi guardi così, sto bene, davvero Rose...-

"Rose?" Come diavolo faceva quel ragazzo a conoscere il suo nome? Rose fece una faccia perplessa, e il ragazzo arrossì leggermente... La ragazza improvvisamente si reso conto che lui le sembrava familiare.

-No scusa, è che anche tu mi sembri una mia vecchia amica.- Lui mise le mani in tasca e ciondolò lentamente con il busto verso destra e verso sinistra.

-Aspetta... Andrew? Sei tu?- Rose ricordò di un bambino biondo che faceva catechismo con lei, si divertivano a tirare palline di carta ai compagni con Alice, crescendo si erano persi di vista, fino a quando lei compì sedici anni. Lui portò gli alcolici, e si ubriacarono nel suo garage, suo padre li scoprì mandandoli via, a Rose era costato un mese di reclusione in casa. Ma poi lui si trasferì, beh, sua madre lo esiliò e lo costrinse ad andare dagli zii dopo il guaio che aveva combinato Rose, quindi non si sentirono più.

-Rose!- Esclamò lui, -Sì che sono io! Quanto tempo sarà passato? Troppo, sicuramente, come stai?- Andrew sembrò scodinzolare come un cagnolino per la gioia, ma Rose non era dello stesso umore. Ci stava mettendo tutto l' impegno necessario, e sicuramente anche io suoi familiari e Alice, ma non riusciva a dimenticare quello che era, e che ora non è più. Tutti, dal primo all' ultimo l'avrebbero vista sotto una differente luce, se solo avessero saputo, ma la vita sorprendeva sempre Rose, e proprio quando sentiva che i chilometri avevano ingoiato un altro pezzo della sua storia, Bellsmitt si avvicinava improvvisamente alla sua vita, come per non voler spezzare il sottile filo tra il passato e il presente. Quante bottiglie bevute insieme, quante feste, quante volte si erano confidati? Eppure tutto ciò era finito, e Rose aveva decisamente bisogno di conoscere persone nuove, per non ricadere nell'errore.

-Bene, mi sono appena trasferita qui, e tu?- La ragazza non volle scappare via da lui, come la sua mente aveva già immaginato di fare, ma decise che si sarebbe dovuta comportare decentemente con lui, era sempre un suo amico, una volta. Poi sicuramente non avrebbe parlato del suo segreto, e non sarebbe comunque tornata a frequentarlo.

-Anche io... beh, ho finito il liceo nella merdosa città di mia zia, e poi eccomi, al Saint Nicholas. Ti va di andare a prendere un caffè più tardi?- Oh no, Rose era ancora una volta davanti ad una scelta difficile, doveva andare con lui, con tutti i rischi del caso, o avrebbe dovuto rifiutare? Se gli avesse detto di no non solo sarebbe parsa parecchio maleducata, ma sarebbe anche una risposta temporanea, non poteva inventare impegni per tutto l'anno, e prima o poi ci sarebbe comunque dovuta uscire, meglio andare a prendere quel dannato caffè subito e poi evitarlo come la peste. Le dispiaceva per quella situazione, ma non poteva fare altrimenti.

-Okay, ora devo andare, è stato un piacere rivederti.-

Dopo essersi salutati, Rose entrò nell'aula di letteratura inglese, in silenzio, mentre il professore la riprendeva. Arrivata al posto, rigorosamente infondo alla classe, prese i libri da sotto al banco che la scuola metteva a disposizione per ogni alunno dei corsi, e cominciò a seguire la lezione. Come prima cosa mise i suoi alunni al corrente del fatto che dalla volta successiva avrebbero cominciato a fare pratica con la scrittura, e che sarebbe stata una valutazione importante, poi cominciò a spiegare. Troppo presto giunse la fine della lezione, Rose uscì dall' aula ed entrò nella successiva.

Le ore successive scivolarono velocemente, e quando entrò nell'aula di storia dell'arte le sembrò di aver aspettato quel momento da tutta la giornata, e forse era vero. Un fiume di studenti si riversarono nella classe, e con loro anche Harry e Rose, che si scambiarono uno sguardo come a dire " Dobbiamo parlare", e si sedettero nell' ultima fila, l'uno affianco all'altro.

"E se dicessimo tutto alla polizia?"  Rose passò il bigliettino ad Harry, che era visibilmente agitato, non smetteva di muoversi.

"Per denunciare chi di cosa? Ti darebbero solo della matta, Rose, poi non c'è bisogno di saltare subito alle conclusioni, magari è solo qualcuno che ti ha fatto uno scherzo finito male." Rose lesse un po' incredula, fino a quella mattina  era stato lui a dirle che era stato intenzionale il mandarla in quel posto pieno di squilibrati.

"Sai qualcosa, vero?" Era un po' insospettita, insomma, lui che era sparito la mattina, e ritorna dopo aver cambiato idea, c'era qualcosa di strano in lui.

-Cosa? No!- Disse Harry, decisamente troppo forte, e il professore purtroppo li sentì, e non avevano fatto proprio una bella impressione l'altra volta.

-Oh, vedo che la coppietta di chiacchieroni si è riunita.- Disse lui, sarcastico.

-Veramente noi non...- Iniziò Rose, ma fu interrotta dall' insegnante:

-State dicendo che avete deciso di frequentare il corso straordinario di disegno artistico che, come sapete, si svolge dalle quattro alle sei del pomeriggio all' edificio B? Oh grandioso, vi aspetto domani.- Rose cominciava a non sopportare più quel professore, e Harry sembrava pensarla allo stesso modo, guardandolo con odio sotto le risa dei compagni.

-Beh, a domani allora. Ciao Harry.-

-Ciao Rose.-

I due uscirono dall'aula,e  Harry le sembrò più preoccupato del solito, e sapeva che stava succedendo qualcosa.

In ogni caso ora doveva andare con Andrew al bar, e questo la preoccupava più che mai.

-Eccoti!- Il biondo era davanti a lei, fantastico.

Andiamo?

Entrati nel bar, ovvero nel Rest ber, perché a Rose non è mai mancata la fantasia, e ordinarono un caffè, anche se era l'ora di pranzo erano tutti e due troppo nervosi per poter mangiare.

-Allora, raccontami di te, come hai passato gli ultimi anni?- Cercò di prendere tempo lei, ma lui andò subito al punto:

-Rose, credimi, non è facile chiedertelo, ma come sono andate le cose realmente, quel giorno?-

Rose non voleva, non voleva più parlarne, aveva già parlato migliaia di volte di quel giorno, e non voleva riprendere certamente, ma doveva comunque rispondergli qualcosa.

Cinque ragazzi entrarono al bar, e Rose sapeva che se Niall l'avesse vista si sarebbe unito a loro, ed era una cosa che doveva assolutamente evitare, si fidava di Andrew, ma non a tal punto da lasciargli parlare liberamente del suo passato davanti ai ragazzi.

-Oh guardate, c'è Rose!-

"Ma vaff..." Ecco, era fatta, le rimaneva solo da scoprire cosa il destino aveva in serbo per lei.

SPAZIO AUTRICE
Okay, ho scritto questo articolo di fretta e dal cellulare,  quindi scusate se ci sono degli errori.
IMPORTANTE
Io, me stessa e me (chi capisce la citatione lo dica nei commenti e riceverà biscottini a palate), abbiamo avuto un colloquio e abbiamo deciso che dato che la vita sociale della sottoscritta si sta riducendo notevolmente, e che necessita di prendere qualche sei di sabato e di domenica non posterò, a meno che non siamo cresciuti ancora di visualizzazioni (vi amo people), e nulla, come al solito,

BANANE.















•Midnight Memories• || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora