Chapter 12

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Rose sbattè con violenza la testa sulla scrivania, non poteva crederci. Era da quando si era svegliata che si tormentava, e tutto solo per un stupido sogno, che anche se stupido poteva voler dire molte cose; non aveva prestato attenzione neanche per un secondo alle spiegazioni degli insegnanti durante le lezioni, e quando si imponeva di farlo tornava subito a pensare a cosa il suo subconscio le aveva sottoposto quella notte. Aveva anche cercato di scrivere le parti che si ricordava del suo contorto sogno, ma non ne capiva il senso.

Harry entrò nella camera spalancando la porta, il labbro ferito, e le pupille dilatate per il dolore. Si avvicinò al letto, dove Rose sedeva immobile, e le tese una mano, la ragazza la afferrò e cercò di issarsi dal materasso, ma questa si dissolse, insieme al suo proprietario. Harry non era più vicino al letto, ma sulla porta insieme a Gemma, questi si stavano per baciare, ma Rose si interpose tra i due; non era sicura del perché lo avesse fatto, ma spinse via Gemma. Il riccioluto ragazzo la guardava divertito, e alzò un indice movendolo orizzontalmente: "Non si fa Rose, non si fa!" . Mentre lui pronunciò quest'ultima frase, il timbro profondo e roco si trasformò in uno rigido e scostante, quasi acuto, i ricci di Harry si trasformarono nei lisci e perfettamente ordinari capelli cenere della madre. Ella la guardava con aria di superiorità ripetendo come incantata, la frase precedentemente articolata dal tormentato ragazzo. Divenne tutto più buio, e lei vedeva solamente sua madre seduta sul divano della sua casa insieme a Helen e ad Alice, stavano pregando con parole incomprensibili, che ripetevano sottovoce, quasi in un sospiro, eppure Rose le percepiva come se risuonassero nella sua testa. Fece per scappare ma due braccia le circondarono la vita, stringendola come volerla far esplodere, lei si girò, e vide un' espressione sadica comparire sul volto di Harry: "Ti avevano detto di non fidarti di me!" Il buio ricadde intorno a Rose, ma durò poco, perché vide tutti i suoi amici: Alice, Gemma, Harry, Niall ed Andrew, ridere di lei. "Pensavi davvero tenessimo a te?" "Povera illusa, non conti nulla", perfino Alice disse: "Guarda me ad esempio, io sto bene senza di te, tutti i casini che hai fatto ti perseguiteranno fino alla tua morte." , poi Harry avanzò verso di lei, "Perché non affrettare il processo...". La lama percorse la pelle marmorea del suo collo lacerandola, un fiume di sangue vermiglio scese segnando un  percorso predefinito, e posandosi a terra, i suoi occhi si spensero, e persero di colore, il respiro si fece affannoso, e sentiva il peso di ogni osso, ogni vena, ogni singolo capillare, gravare su di lei; Il cuore batteva lentamente, e battito dopo battito lei perse energia, ma quando il cuore stava per  compiere l'ultimo.... lei si svegliò di soprassalto.


Rose sbattè una seconda volta il capo contro il legno del tavolo, facendosi sfuggire un mugolio irritato, proprio non riusciva a capire cosa diavolo stava a significare quel sogno. Stava forse pensando che non poteva fidarsi di Harry? L'orologio ticchettava scandendo i secondi che passavano, secondi buttati, sprecati a pensare ad uno stupido sogno fatto la notte prima.

-Oh andiamo, sono secoli che stai su quella scrivania a rimuginare su solo Dio sa cosa, datti una mossa e svegliati!- Disse Gemma, uscendo dal bagno.

-Penso che andrò a farmi una doccia .- Rose si alzò e andò in bagno, e dopo essersi spogliata entrò nella doccia. Lasciò scorrere il getto di acqua calda sulla pelle, e sentì il suo corpo rilassarsi a poco a poco. Lei  non sapeva quanto ci stette, ma dopo che uscì finalmente dalla doccia sullo specchio si era formato uno strato di vapore che ne offuscava il potere riflettente. Sentì il suo telefono suonare e... "Oh, no!" . Ricordò solo allora di aver incrociato Harry nel corridoio quella mattina, che le ricordava del corso di disegno, le aveva detto che la sarebbe andata a prendere. Come aveva previsto sullo schermo del cellulare comparve il nome di Harry, e Rose rispose in fretta, rischiando di buttare il cellulare nel lavandino.

-Pronto?-

-Rose? Sono Harry, mi puoi dire dove diavolo ti sei cacciata?- Rose controllò l' ora: le 15,50.

•Midnight Memories• || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora