10. Senti Lou, mh..

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[17:57 1 Febbraio 2007]
{Harry 13 anni – Louis 15 anni}

Loueh: Mi sarebbe piaciuto festeggiare lì con te.

Harreh: Anche a me, tanto.
Senti Lou, mh..

Loueh: Che succede?

Harreh: Non te l'ho ancora detto. Ma un paio di giorni fa Zayn mi ha chiesto di metterci insieme, e beh, come potevo rifiutare?
Quindi, per fartela breve: io e Zayn ci siamo messi insieme.
✔️Loueh ha visualizzato.

[23:59] Loueh: Non ti ho ancora fatto gli auguri. Quindi, piccolo "mio" (per modo di dire), buon tredicesimo compleanno.

Harreh: Grazie.


[23:46 18 Febbraio 2007]

Harreh: Perché hai smesso di scrivermi?

Loueh: Ah, ciao anche a te, Harry.

Harreh: Louis, è cambiato qualcosa tra noi?

Loueh: Semplicemente il fatto che la distanza è troppa, ed io non ce la faccio più.

Harreh: Ti stai arrendendo?

Loueh: Non abbiamo mai cominciato a lottare.

Harreh: Allora facciamolo ora, Lou.
Ti avevo detto che non sarebbe mai stato tardi per noi.

Loueh: Sei magnifico.

Harreh: E tu mi manchi tantissimo.

Loueh: Ho litigato con Calvin.

Harreh: Perché?

Loueh: Perché non vuole che io mi scriva con te.

Harreh: E..?

Loueh: E sai, Harry..
Penso che la distanza tra noi abbia cambiato tutto. Il nostro rapporto non è più lo stesso, e lo so che hai ancora tredici anni, ma con questa lontananza abbiamo capito tanto e poco dell'altro.
Forse è tempo di andare avanti, intendo.. Per le proprie rispettive strade. Io qui a Doncaster con Calvin, e tu a Londra con Zayn.

Harreh: Avevi detto che avresti sempre preferito me.

Loueh: Non ce la faccio più, Hazza. Sei così lontano, ed io ti voglio qui con me.

Harreh: A Marzo partiamo per l'America.

Loueh: Cosa?

Le mani di Harry tremavano, così come il suo telefono cinque secondi dopo. La schermata faceva intravedere il nome del suo migliore amico, quell'amico a cui il riccio avrebbe fatto di tutto pur di farlo sentire bene, ma come in ogni rapporto, c'era sempre qualcosa che li separava.

«Quindi parti davvero? Tutte le voci che giravano su di te erano vere?» Louis chiese tutto d'un fiato, con una voce quasi più acuta del solito. «Harry? Harry, Harry! Rispondi, dannazione!» il ragazzino, ora urlava.

«L-Lou.» lo chiamò il più piccolo, quasi con gli occhi che luccicavano.

«Tutti dicevano che saresti partito per l'America per il lavoro dei tuoi genitori, per favore Hazza, non mentirmi.» Louis, dall'altra parte del mondo, inspirava ed aspirava faticosamente.

«Sì Lou, parto.» ammise allora Harry, con le lacrime agli occhi.

Loving Through Chat (L.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora