34. Grazie per la cena

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Il silenzio che si stava espandendo stava diventando troppo imbarazzante, nessuno parlava, evidentemente a disagio. Liam si alzò dalla sedia, prese i piatti che i suoi amici avevano utilizzato e li porse educatamente nel lavandino. Zayn, invece, per far terminare quell'aria scomposta, tossì nervosamente, per poi attirare l'attenzione dei presenti.

«Mh, allora Harry, come va in America?» chiese Zayn.

Louis raddrizzò la schiena, sembrando quasi interessato alla domanda.

«Piuttosto bene, in teoria starei finendo l'ultimo anno, ma siamo tornarti qui per una piccola vacanza.» rispose il riccio, evitando lo sguardo agghiacciante di Louis.

Ma quest'ultimo lo sbalordì, poiché fu il prossimo a parlare.

«E quando torni in America?» disse Louis, con una voce infastidita.

«Tra d-due settimane.» rispose, abbassando gli occhi.

Il cellulare di Harry vibrò, così il ragazzo si alzò dalla tavola, e facendo segno di "un attimo", uscì dalla stanza.

«Louis, che hai?» Liam sbatté entrambi i palmi delle mani sulla tavolata di legno, in modo brusco.

«Mi spiegate perché cazzo quello si trova qui?» Louis si alzò, spingendo la sedia violentemente e provocando uno stridulo.

«Lo ha invitato Zayn, e poi se non mi sbaglio è anche suo amico, quindi, perché ti lamenti?!» Liam stava veramente diventando rosso, così il suo ragazzo si mise dietro di lui, e lo calmò accarezzandogli la schiena.

«E me lo chiedi pure, Lì?! È un traditore del cazzo!» Louis, forse, alzò troppo la voce. «Sentite, io me ne vado. Grazie per la cena, comunque.»
Il ragazzo prese la sua giacca appesa alla sedia, se la indossò, determinato ormai ad uscire da quella casa.

Harry si trovava lì dietro e venne immediatamente scoperto quando Louis girò l'angolo e lo fissò per vari secondi. Sembrava voler dirgli qualcosa, ma si trattenne superandolo ed uscendo da quell'appartamento che racchiudeva tante brutte emozioni.

Loving Through Chat (L.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora