54. Sono io, Simon

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[00:56 7 Marzo 2012]
{Harry 18 anni – Louis 20 anni}

Loueh: Mi manchi.

Louis gli aveva appena scritto, si maledì qualche secondo dopo quando vide che ore erano. Bloccò lo schermo del telefono e lo posò immediatamente sul comodino. Si rigirò più volte sul letto, forse in ansia per il messaggio che aveva appena mandato ad Harry.
Non riuscì a chiudere occhio fino a quando sentì il corpo cedere tra le braccia di Morfeo.

[17:27 30 Agosto 2004]
{Harry 10 anni – Louis 11 anni}

«Come stai oggi?» chiese Louis con in mano il gelato alla menta.

«Bene, te?» rispose il più piccolo, leccando il gelato alla fragola.

«Non lo so, in realtà.» rispose, sedendosi sul prato. «Stamattina sono uscito con quelli della mia classe, e si sono tutti fidanzati.» continuò, un po' abbattuto.

«E quindi?» disse Harry, ridendo ironicamente.

«E quindi anche io ne voglio uno.»

«Di cosa?»

«Di fidanzato.»

«Un maschio, dici?» rispose Harry, guardandolo di nascosto, continuando a leccare il cono.

«Sì.» ribatté il più grande.

«Potrei diventarlo io!» Harry disse, alzandosi e aprendo le braccia, quasi come farebbe un pagliaccio.
Harry era serio, ma suonò più come una battuta per Louis, il fatto era che non era affatto così. Era da un po' che, in effetti, Harry aveva un fastidio allo stomaco.

«Ma sei come un fratello per me!» rispose Louis, alzandosi e buttando a terra il gelato per poter saltare addosso all'amico.

«Sì, ma l'altro ieri mi hai baciato!» continuò il bimbo fra le braccia del liscio.

«L'ho fatto perché ti voglio bene, ma non potrei mai mettermi con te, Harreh.» disse, sussurrandoglielo all'orecchio.

«Oh.» sospirò il riccio, abbattuto. Gli occhi sembravano diventare quasi lucidi, ma non poteva farsi vedere in quel modo in quella situazione.

[21:29] Harry ritornò in camera dopo la cena, un po' svogliato.

«Harry!» lo chiamò la sorella. «Aspettami.» disse, alzandosi dalla sedia.

Harry, di testa sua, continuò a camminare per arrivare alla sua cameretta.

«Mi dici che hai?» chiese Gemma, aprendo la porta chiusa da Harry qualche secondo prima.

«Nulla, Gemma. Ora vattene via.» rispose lui, scorbutico e buttandosi a letto.

«Non ti credo e no, non me ne vado.» ribatté lei, sedendosi sul bordo del letto. «Sei triste.» sospirò. «Perché?»

«Non sono triste.» disse, girandosi e guardando la sorella.

«I tuoi occhi ti tradiscono, Hazza.» rispose. «È stato Louis, vero?» chiese.

Harry abbassò lo sguardo, come per confermare.

«Avete litigato?» chiese.

Harry scosse la testa.

«È successo qualcosa?» chiese ancora, insistendo.

Harry fece una smorfia.

«Oh, ho capito!» disse lei, alzando la voce.

Harry aggrottò la fronte.

«Lui ti piace.» sussurrò la ragazzina.

«Cosa?!» il bimbo sobbalzò dal letto. «No, non mi piace, aiuto!» rispose battendo le mani sul materasso.

«Hey, Haz!» Gemma fermò le sue braccia agitate, bloccandolo dalle spalle. «È ok se ti piace!» disse. «Anche a me piace un ragazzo!» rivelò.

Harry si fermò, con gli occhi lucidi e con le guance rosse.

«Ora ascoltami.» assicurò lei, sedendosi più comodamente sul letto del fratellino. «È normale avere una cotta per qualcuno, ed è altrettanto normale per te che hai dieci anni, Hazza.» portò la mano sulla guancia del riccio. «L'avevo già capito, comunque.» disse, alzandosi dal letto e quasi dirigendosi verso la porta, quando:«Da cosa l'hai capito?» chiese il bimbo.

Gemma abbassò la maniglia, si girò verso Harry e disse:«Te l'ho detto, i tuoi occhi ti tradiscono.»

[03:49 7 Marzo 2012]
{Harry 18 anni – Louis 20 anni}

Harry aprì gli occhi, sorridendo per aver sognato di nuovo quel momento di confessioni con la sorella più grande. Dall'altra parte, invece, era anche triste per essere stato così tanto ingenuo ad essersi innamorato del suo ex migliore amico sin da quando era un bambino. Guardò il telefono, quando con lo sguardo scorse le notifiche e vide un messaggio non letto. Piggiò sulla notifica quando lo schermo si bloccò e apparì immediatamente una chiamata in arrivo.

Chris Wolfer ti sta chiamando.

Erano giorni che il suo ex lo chiamava senza pause, era anche piuttosto stancante. Nonostante ciò, gli dispiaceva comunque per Chris, averlo lasciato in quel modo, dopo anni di relazione, sì, era dispiaciuto. Più o meno.
Accettò la chiamata, poiché stranito dall'orario.

«Harry? Sono io, Simon. Mio fratello è in ospedale.»

Mamma: Tesoro, Lottie si è svegliata.

Loving Through Chat (L.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora