12 - Piani

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Rimango in silenzio mentre Malachi cammina lungo il corridoio conducendomi verso la mia nuova stanza. Saliamo la piano di sopra. Passiamo attraverso la palestra; Harry si blocca dal suo tirar pugni al sacco e mi segue con lo sguardo mentre io seguo Malachi. 

"Che succede?" mi mima con la bocca. 

Scuoto la testa, cercando di risparmiargli qualsiasi risposta più precisa. Ha bisogno di avere una spiegazione più plausibile quando saprà che ho una nuova sistemazione. 

Non ho nulla della mia roba con me. Non c'era comunque nulla di mio in quella stanza. Spero che la mia nuova stanza sia attrezzata con qualsiasi cosa una ragazza abbia bisogno. Tipo, vestiti decenti. 

"Pensavo che la mia stanza non sarebbe stata pronta in meno di due settimane" dico all'improvviso. Malachi non si volta per guardarmi mentre mi risponde. 

"Abbiamo finito un po' prima. Solo un altro paio d'ore e la tua stanza/laboratorio sarà completamente pronta" 

"Quanto spesso potrò usarlo?" 

"Molto" dice cautamente. Passiamo attraverso alcune entrate a due porte sbloccate ovviamente con il codice della carta di Malachi. E oltre tutte queste porte c'è il posto meno adeguato in cui vorrei stare. 

Superiamo forse otto stanze a vetri. Ognuna di esse ha all'interno una persona. Un Deviant. Un Deviant che combatte i suoi stessi sintomi e per farlo ha bisogno di essere isolato da tutto. Il mio laboratorio deve trovarsi vicino a questo posto. 

"Noi la chiamiamo la Zona d'Isolamento. E puoi già capire il perché" mi spiega Malachi, non curandosi minimamente delle persone intorno a lui che si sforzano di uscire dal loro stato. I miei occhi guardano attraverso un vetro, lo stesso vetro che Harry fissava il primo giorno. La stessa ragazza rannicchiata nell'angolo della stanza, mentre si tappa le orecchie con le mani come se un'allarme fortissima le stesse distruggendo. 

Mi fermo. Qualcosa in lei mi sembra familiare. Lunghi capelli marroni, occhi grigi sul punto di alstar fuori dalle orbite. 

"Chi è?" chiedo a Malachi, fermandolo dal suo cammino. Si volta verso di me. I suoi occhi riconoscono la ragazza e la sua bocca si apre per parlare. 

"Lei è Monique, la sorella di Aubriana. E' in isolamento da tre settimane. Abbiamo paura che questi siano i suoi ultimi giorni" 

"Aubriana non sembra volerne parlare" commento. 

"Ad alcuni Deviants non piace parlare dei lor parenti qui. Pensano che se lo facessero, sarebbero visti come, deboli" 

L'immagine di un Harry che mi parla di sua sorella mi si materializza nella mente. 

"E Monique.. avete provato qualcosa per calmare i suoi sintomi? Delle medicine potrebbero essere utili per calmare i rumori assordanti che sente nelle sue orecchie" chiedo, specificando ogni mia parola. Una volta che mi sarò stabilita nel mio laboratorio, Monique sarà la mia prima paziente. 

"Siamo limitati qui, Serena"

"Beh, lo so ma qualcuno deve per aiutarla-" 

"Serena, per favore... sappiamo ciò che facciamo" mi interrompe Malachi, girando i tacchi per riprendere a camminare. Lo seguo in silenzio. 





"Ti lascerò un po' per farti sistemare, ora" Malachi si rivolge a me in tono tranquillo, uscendo poi dalla mia stanza. Prima mi ha mostrato tutto il laboratorio spiegandomi come usare attrezzature che già conoscevo. 

Deviant // h.s. [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora