11 - Un po' meno di me un po' più di Lui

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Quando mi sono alzata il mattino dopo, Harry non era tra le mie braccia. 

Ho abbassato lo sguardo sul materasso e ho visto un bigliettino.

Grazie per essere rimasta. -H.

Voglio dire, è strano sentire queste cose da Harry. Mi sono ciesta se l'incubo di Harry fosse uno di tanti. E mi sono chiesta anche quante altre volte dovrò alzarmi nel bel mezzo della notte per calmarlo. 

Ma una settimana dopo, non sono tanto sicura. 

Già, è passata una settimana dall'incubo. Dal mio primo giorno nel girone dei Deviants. La vita qui diventa sempre più facile. Ma più mi abituo, più mi viene anche voglia di andarmene. Non posso fare molto finchè ho un polso fasciato, però. 

Tutto quello che mi rimane sono solo pensieri su Caleb. 

Mi manca davvero. Mi manca quel giorno e mezzo che abbiamo passato insieme. Si è preoccupato così tanto per me, anche se per un breve periodo, ed io non ho ancora capito dov'è e come sta.  Sono abbastanza sicura che Jeriah gli abbia detto qualcosa a proposito di avermi lasciata uscire da sola il giorno il mio compleanno. Per un po' di giorno ho pensato che avrebbe fatto qualcosa per trovarmi, ma niente. 

Malachi dice che il mio laboratorio sarà completato nelle prossime due settimane. Sinceramente, penso che ci stia mettendo così tanto solo per dare a me ed Harry la possibilità di stare un po' insieme. Non è male, ma ho sempre paura che Harry possa esplodere su di me da un momento all'altro. 

Ha i suoi giorni sì e i suoi giorni no. Preferisco i giorni sì così non sono costretta a convivere con il suo atteggiamento scontroso, nonostante passi i suoi giorni no chiuso nella palestra a tirare pugni al sacco. Non lo biasimo; anche io ne avrei bisogno a volte. Ma negli ultimi tre giorni è tronato sempre tardi in stanza e non mi va di chiedergli il perché. 

Alcune volte, sbricio dalla porta della palestra e lo vedo colpire il sacco da box ripetutamente e violentemente, finché non gli diventa difficile respirare. Si è isolato a causa dei suoi sintomi... qualunque essi siano. 

Quando se ne va per andare al suo allenamento quotidiano, io vado verso la sua libreria e osservo tutti i suoi libri. Ha un po' di classici e dei romanzi abbastanza popolari. Tipo la trilogia degli Hunger Games. Questo libro è stato famoso per un po' di tempo, ma non ho mai avuto il tempo di leggerlo, fino ad ora. Tutto grazie ad Harry. 

Ora, penso a Katniss che è stata rapita per partecipare ai Giochi. Il fatto che si sia offerta volontariamente per morire mi sbalordisce. Se l'amore per sua sorella è così forte, non ha pensato a fatto alla morte durante la Mietitura. Voleva soltanto tenere sua sorella lontana dal pericolo. 

Il libro è sul suo comodino, Harry l'ha spostato tra i nostro letti visto che io non ne ho uno. Mi sono abituata a condividere la stanza con Harry, ormai conosco tutto. 

Apparte lui. 

Il fatto che non riesca a capire Harry come riesco a fare con le altre persone mi da molto fastidio e mi intriga allo stesso tempo. Seriamente, tutti quei tatuaggi mi fanno venir voglia di sbatterlo al muro e chiedergli il loro significato. So che ha molte frasi scritte sulla sua clavicola, ma è tutto ciò che so. Tutto il resto è nascosto. 

E' quasi mezzanotte adesso e sono ancora in piedi. I Deviants rimangono in piedi a tutte le ore, credo. Sono seduta sul mio letto con la schiena contro il muro, quando Harry entra nella stanza. Il suo corpo luccica di goccioline d'acqua, nell'oscurità della stanza. Ha appena fatto una doccia. Penso che lui pensi che io stia quasi dormendo. 

Appena indossa una maglietta decido di parlare. 

"Hey" 

Mi guarda "Ciao" 

Deviant // h.s. [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora