Vi siete mai sentiti come se vi mancasse qualcosa? Come se ci fosse un'allarme nella vostra mente che vi ricorda costantemente che qualcosa è fuori luogo? Un ricordo, o un pensiero, o addirittura il testo di una canzone? E tu fai del tuo meglio per ricordarti cosa sia, ma non ti viene in mente nulla?
Penso che sia così che mi sento. Solo, che non riesco a dimenticare un ricordo o il testo di una canzone.
Ma sto dimenticando com'era avere Harry. Stare con lui. E sono spaventata a morte.
Ho perso il conto di quanti giorni siano passati da quando Harry è in isolamento. Forse nove? In realtà, mi sembrano nove mesi, ma ho dei dubbi. Penso sia solo un mese. E se mi sbaglio, non mi interessa.
Nella mia testa, tutto mi sembra essere collegata ad una data. Questo è successo qui, questo è successo lì, e così via. Però, non riesco a riportare me stessa ai momenti che ho passato con Harry e a tutte le cose che ci siamo detti e abbiamo condiviso.
Ho riflettuto un po' sulla mia vita, così da poterla considerare abbastanza buona, credo. Ho bisogno di un po' di chiarezza, e qui nella Stanza degli Interrogatori, è dove posso pensare e riflettere senza interruzioni.
Pace, è ciò di cui ho avuto bisogno in tutte queste settimane. La mia tranquillità è stata smossa da così tante situazioni, e ora che ci penso, non ho avuto nemmeno un attimo di tempo per fare qualcosa per me stessa. Sono stata così interessata ad aiutare gli altri che ho trascurato me.
Faccio del mio meglio nel non pensare ad Harry mentre prendo l'ascensore per andare in laboratorio. Sono troppo fragile per salire le scale e passare per la Stanza d'Isolamento, vedere Harry dietro la sua finestra e la macchia di sangue sul pavimento di quando ho sparato Caleb.
E Caleb, non so davvero dove sia. Se devo essere davvero sincera, non me ne fotte proprio niente di lui in questo momento.
Quando arrivo in laboratorio, i miei piedi mi portano direttamente nella mia stanza, dove mi butto a faccia in giù sul mio letto.
Sono stanca, sono consumata. Un camion ha scaricato tutti i suoi mattoni direttamente sulla mia schiena, ma io non mi preoccupo di alzarmi e togliermi via tutta questa sensazione pesante. Mi giro, guardando il mio petto andare su e giù in questo assordante silenzio.
Ho bisogno che tutto sia chiaro. Ho bisogno di capire tutto. Forse riesaminare tutte le persone che ho incontrato fino ad ora mi aiuterà. Come, riflettere su chi siano realmente e che cosa hanno fatto, e cosa significano veramente per me. Questo dovrebbe aiutarmi. Almeno penso.
Comincerò con Malachi, visto che è stato il primo Deviant che ho incontrato. La notte del mio compleanno all'Euphoria fu abbastanza caotica, a causa sua. Ovvio, mi sentii abbastanza triste quando alla menzione del nome di mio padre mi disse di scendere dalla macchina. Ma ora so che aveva dei buoni motivi. Non sapevo che il giorno dopo, sarei stata spinta in un'atmosfera completamente nuova, un mondo di cui non avevo mai sentito parlare.
Non ho voglia di parlare di Caleb in questo momento. Eppure, mi ha nascosto delle cose. Lui è il mio Protettore, e dovrebbe stare a proteggermi tutto il tempo. Non sono nemmeno più sicura di chi sia veramente.
Aubriana.. beh, non la conosco abbastanza da poterla giudicare, non voglio pensare di dovermi mettere nei suoi panni, ma so che un giorno mi toccherà confortarla per quello che è successo fra lei e Caleb.
Tara è un angelo. Un miracolo. Non ho molto da dire su di lei apparte il fatto che riesce sempre a farmi sorridere e a farmi riflettere su cose che normalmente non prenderei in considerazione. Lei è una benedizione, sia per me che per Harry.
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Deviant // h.s. [Italian translation]
FanficÈ il 2031. In un paese corrotto dal suo stesso governo, quando una ragazza arriva all'età di 17 anni le viene assegnato un Protettore che resterà con lei fino al giorno in cui sarà capace di continuare la propria vita da sola. Ognuno di questi Prote...