Mi sveglio con il cigolio della porta che si apre. Una voce familiare risuona nella stanza.
"Serena! Alzati subito!" dice Jeriah quasi gridando e togliendomi il piumone. Lascio uscire un grugnito come risposta. Possibile che non posso dormire in santa pace?
"Serena.. Quando avevi intenzione di dirmi che ieri sera sei uscita di nascosto senza il tuo Protettore?" Dice più calmo sedendosi ai piedi del letto. Si è già vestito con un completo elegante, tutto pettinato e tirato a lucido. Deduco debba andare in centro oggi.
Sollevo la testa dal cuscino "L'hai scoperto.."
"Sicuro come la morte che l'ho fatto! Abbiamo telecamere di sicurezza intorno a tutto il perimetro della casa" scatta facendomi indietreggiare.
Merda. Me ne ero dimenticata. "Quindi... lo sapevi"
Annuisce "Certo, controllo sempre le telecamere prima di andare a letto. Mi ha sorpreso che tu abbia avuto il coraggio di uscire senza il tuo Protettore, so che odi completamente l'idea di tutto questo, ma sai che non posso lasciarti uscire di qui senza Caleb"
"Solo perché mamma è stata stuprata da uno sconosciuto, non significa che io-"
"BASTA!" urla, fulminandomi con lo sguardo. Faccio il broncio e lascio cadere la testa sul cuscino.
"Ho un incontro importante oggi. Devi andare al supermercato a comprare degli alimenti.. con Caleb" dice duramente. Non mi da nemmeno il tempo di replicare che tre secondi dopo è già uscito dalla stanza.
Altri due secondi e sento bussare alla porta. Caleb lascia entrare la testa "Posso?" chiede gentilmente.
"Certo.. non sapevi che c'è una festa qui stamattina?" rispondo in tono ironico e alzando gli occhi al cielo. Lo guardo entrare aspettando che si sieda sul letto vicino a me, ma lui rimane in piedi vicino alla finestra.
"Dovresti far entrare un po' di luce qui dentro sai?" dice aprendo le tende.
"Si,si... certo". Sinceramente, in questo momento, la luce nella mia camera è l'ultimo dei miei pensieri.
"Cosa c'è che non va?" chiede incuriosito venendo verso il mio letto. Si stende e inizia a guardare il soffitto.
"Beh, Jeriah ha scoperto che ieri sera sono uscita da sola, senza il suo permesso e ora non posso più fare nulla senza di te, quindi non so, mi sento un po' negativa stamattina.." Caleb mi fissa. "Lo sai che non dovresti essere così contraria nei confronti dei Protettori. Noi siamo qui per aiutare"
"Non iniziare con le solite merdate, per favore, oppure oggi andare a fare la spesa sarà un inferno!" lo avviso bruscamente. Lui scoppia a ridere.
"A quanto vedo, non sei per niente una persona mattiniera". Mi metto una mano sulla fronte, cercando di calmare un improvviso mal di testa. No, aspetta.. che ho fatto ieri sera?.. ah, già. Postumi della sbornia. Questa mattina non poteva iniziare meglio! "Mi prenderesti un bicchiere d'acqua, per favore?"
"Vado, ma ti avviso che devi essere pronta per mezzogiorno" mi dice mentre si alza ed esce.
Vedo tutto un po' appannato e la luce che entra dalla finestra mi da un fastidio tremendo. Fanculo Cal. Scendo i piedi dal letto e poggio i gomiti sulle ginocchia, tenendomi la testa fra le mani.
Perché deve sempre girare tutto intorno ai Protettori? Non posso uscire senza un Protettore, non posso vivere senza un Protettore e, sicuro come la morte, non posso andare a fare la spesa senza uno di loro.
Caleb rientra in stanza, interrompendo il mio conflitto di pensieri. Si avvicina al letto e mi porge il bicchiere. "Tutto apposto?"
"Non so, non capisco.. i Protettori dovrebbero essere severi e corretti, non dovrebbero farmi uscire di notte tutta sola. M tu sei l'opposto. Perché?" prendo un sorso d'acqua dal bicchiere. Caleb sospira e si siede accanto a me.
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Deviant // h.s. [Italian translation]
FanficÈ il 2031. In un paese corrotto dal suo stesso governo, quando una ragazza arriva all'età di 17 anni le viene assegnato un Protettore che resterà con lei fino al giorno in cui sarà capace di continuare la propria vita da sola. Ognuno di questi Prote...