6 - Compagni di stanza

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"Cos'è un... Deviant?" chiedo piano. 

"Un Deviant, è un escluso. Il più piccolo della cucciolata, se si può dire" mi spiega Harry, tenendo sempre gli occhi fissi sulla ragazza. 

"Escluso da cosa?" 

Mi guarda "dalla società". 

La mia bocca è schiacciata in una linea sottile. Escluso? Dalla società? Stai scherzando. Cos'è questa, una base per una rivoluzione? No, impossibile. Non ci sono più rivoluzione di quando sono stati creati i Protettori. E' possibile che questi Deviants stiano pensando di... prendere in mano il governo? Se è così, avranno bisogno di un grande esercito. 

"Vieni, devo mostrarti dove starai" la voce di Harry interrompe i miei pensieri. Do un ultimo sguardo alla ragazza, prima di iniziare di nuovo a seguirlo. 

"Devi?" sogghigno alle sue spalle. 

"Ordini di Malachi" risponde senza nessuna espressione. 

Alzo le sopracciglia, divertita "Quindi Malachi è il boss qui dentro"

Harry svolta velocemente a destra ed io devo quasi mettermi a correre per stargli dietro e sentire la sua risposta. Che comunque non arriva. Fa niente; in un modo o nell'altro avrò delle risposte. 

Arriviamo alla fine del corridoio dove c'è un'altra grande entrata a due porte. Harry inserisce una tessera che dopo qualche secondo gli viene rimandata indietro e la porta si apre, rivelando un altra grande stanza con altrettante porte. Le persone entrano ed escono e altre sono ferme a parlare. Probabilmente staranno sparlando della mia tuta, visto che loro sono tutti vestiti con giacche di pelle e pantaloni, lisci, neri. 

"Se hai finito di guardarti intorno, possiamo andare avanti?" dice bruscamente Harry. Mamma mia, mi sta sempre più antipatico! Annuisco mentre gli cammino affianco. Attraversiamo una delle porte che ci rimanda ad un altro corridoio, molto più stretto e corti rispetto agli altri. Alla fine c'è una porta, ed Harry infila una chiave nella serratura. E' l'unica porta ad avere una serratura, le altre si aprono tutte con la carta. 

La porta si apre, ed Harry entra indisturbato. Un profumo maschile mi riempie le narici mentre cammino, solo per notare che la mia metà della stanza è già occupata. 

Da Harry.

Il suo corpo è disteso su un letto ad una piazza e mezza, e ha già gli occhi chiusi. 

"Non puoi essere serio!" farfuglio, guardando le mura della stanza coperte di poster e disegni. 

"Pardon?" sorride consapevolmente a se stesso. 

"Questa è la mia metà di stanza?" 

"No, questa è la mia metà di stanza. Tu rimarrai qui solo momentaneamente finché non ti troveremo un posto dove potrai poggiare la tua insulsa testolina" dice Harry con una punta di sarcasmo. I suoi occhi ancora chiusi. 

Incrocio le braccia sul petto "Allora io dove dormirò?" 

"Sul pavimento" 

Spalanco la bocca "Cosa?!" 

"Mi hai sentito" 

"Starai scherzando... ". Se lo scorda, non voglio dormire sul pavimento. 

Gli occhi di Harry si aprono di scatto e si mette seduto sul letto. "Scherzando?.. Non mi sembra di essere nella posizione di scherzare" 

"Neanche io.. quindi, non dormirò sul pavimento" rispondo cercando di addolcirlo con lo sguardo. Ma la sua espressione dura non cambia. 

"Okay, fammi uscire prima che ti lanci qualcosa in faccia". Si alza in piedi e fa per andarsene, ma poi si volta verso di me. "Non mi piaci. Non mi piaci per niente". 

Deviant // h.s. [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora