Cammino verso la stanza di Harry con tutta la mia energia. Non necessariamente fisica, ma più che altro mentale. Ho ricevuto così tante informazioni oggi, che sento che la mia testa potrebbe scoppiare da un momento all'altro. Una volta raggiunta la porta, la apro e mi stendo sul mio letto.
Prima che me ne renda conto, mi ritrovo con la faccia nel cuscino a gemere. Ho troppe informazioni da conservare..
E in più, mi sto organizzando per scappare.
Mentre Malachi mi mostrava il resto del palazzo, osservavo tutto con lo sguardo molto attento, cercando di trovare qualche difetto nell'architettura che mi potesse dare qualche vantaggio. Ma nulla, non sono riuscita a notare nessun condotto o roba del genere che mi aiutasse ad uscire più facilmente. Quindi, mi sono ritrovata costretta ad ascoltare Malachi parlare e parlare su quanto io sia importante qui dentro.
Cosa che io non riesco ancora a capire.
Il rimbalzare di un materasso raggiunge le mie orecchie. Mi volto per trovare Harry seduto ai piedi del suo letto. Non si gira per salutarmi. In realtà non voglio che mi saluti.
Sposto la testa e la nascondo nuovamente nel cuscino, cercando di chiudere gli occhi e riposarmi un po'. Ma Harry ha un piano diverso.
Un suono forte di musica rimbomba nella stanza, alzata al massimo e più fastidioso volume possibile. Gemo per quella che sembra la centesima volta. Harry ha intenzione di procurasi dei problemi? Sbaglio o questo posto è segreto? Dovrei dirgli qualcosa?
Mi giro verso di lui, i suoi riccioli sono schiacciati sulla fronte ed è in piedi mentre si toglie la sua giacca di pelle.
"Hai bisogno di qualcosa?" dice freddamente.
Scuoto la testa. "No, mi stavo solo chiedendo perché hai la musica così alta"
"Non sono affari tuoi" rimarca, mentre si avvicina ai piedi del suo letto, inginocchiandosi per prendere qualcosa. Quando si rimette in piedi mi accorgo che è un libro.
"Hai intenzione di rimanere qui a guardarmi o vuoi andartene?" commenta sarcasticamente, stendendosi sul suo letto e aprendo il libro.
Eh, non ho intenzione di affrontare il suo temperamento dopo tutto quello che mi è successo stamattina.
"Me ne vado adesso.." borbotto uscendo dalla stanza.
Poggio la schiena contro porta. Il suono della musica così alta fa vibrare le mie ossa. Chiudendo gli occhi, provo a capire il senso di questa musica.
Perché ha bisogno di così tanto volume mentre legge?
Un'altra cosa da aggiungere alla lista dei motivi per cui non sono una delle più grandi fan del ragazzo dai capelli ricci: il suo atteggiamento fa schifo.
Decido di fare qualcosa di diverso che rimanere appoggiata contro la porta, così inizio a camminare lunghi corridoi verso la Sfera, che è l'unico posto che conosco meglio. Appena arrivò lì, un paio di occhi grigi sconosciuti mi osservano. Ha lunghi capelli scuri e un corpo che mi fa vergognare del mio. Tutta la pelle che indossa la fa sembrare un criminale pericoloso ed agile.
"Serena, felice di rivederti.." dice sarcasticamente. Nota la mia confusione mentre mi porge la mano.
"Oh, dimenticavo. Tu non potevi vedermi attraverso il vetro" dice, i suoi si illuminano "Io sono Aubriana".
Oh. La puttanella.
"Serena" le dico, mentre la mia mano incontra la sua.
"Quindi, cosa fai qui fuori? Pensavo che stessi rannicchiata tra le tue coperte". Aubriana ride allontanandosi leggermente da me.
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Deviant // h.s. [Italian translation]
FanficÈ il 2031. In un paese corrotto dal suo stesso governo, quando una ragazza arriva all'età di 17 anni le viene assegnato un Protettore che resterà con lei fino al giorno in cui sarà capace di continuare la propria vita da sola. Ognuno di questi Prote...