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Mi misi a correre verso le urla, scostandomi di tanto in tanto per evitare qualche paziente agonizzante a terra. Entrai correndo in una stanza che aveva tutta l'aria di essere quella di mia madre, sperai non fosse la sua.
Purtroppo sperare non era servito a nulla.
Jack avanzava verso mia madre che era con le spalle al muro, in un angolo della stanza.
Pregai, si pregai una qualsiasi divinità che lui si fermasse, ma continuava ad avanzare.
Decisi di mettermi in mezzo: gli saltai addosso e mi attaccai a lui, cercando di coprirgli gli occhi, lui inizio a divincolarsi e io strinsi di più la presa.

Vedevo a stento mia mamma che strisciava via.

Tutto stava andando bene, mia madre stava scappando e io mi ero vendicata, quando Jack inciampò in un piede del lettino e cadde all'indietro schiacciandomi e rendendo inutile qualsiasi movimento, lo sentivo sghignazzare mentre allungava un braccio verso la caviglia di mia madre.
La bloccò al muro e lentamente la trafisse con un dito nel petto.
Lei tossì sangue e annaspò alla ricerca di aria, poi mi guardò e mi sorrise rassicurandomi. Ora vedevo tutto sfocato, riuscivo a distinguere giusto la punta del mio naso.

-Tesoro, non guardare, okay?-

Vedevo  bene il suo volto, il suo sorriso. Uno dei suoi migliori, di quelli che non mi aveva mai dedicato e che desideravo tanto. Le lacrime aumentavano.

-Sapevo che di te non ci poteva fidare-

Alzai la testa, incredula di quello che mi aveva appena detto, ma lei non stava parlando con me.

-Ti avevo detto di comportarti bene, di farla felice, di fare quello che non ho fatto io-
-Sono molto dispiaciuto ma è stata proprio Sophie ad ordinarmi di fare fuori chiunque fosse stato qua dentro. E lei non fa eccezzione-

Non riuscivo a vedere Jack in faccia, ma ero sicura che stava sorridendo.
Levò l'artiglio dal suo torace e lei cadde a terra, respirando a fatica.
Quando la vidi cadere a terra stremata non riuscii a vederci più dalla rabbia, inizia a calciare Jack, tiragli i capelli, pugni, gli tirai perfino il naso finchè non si alzò mugulando qualcosa.
Mi precipitai da mia mamma, stesa a terra probabilmente morta.

Chiusi gli occhi, con il corpo di mia madre morta tra le braccia e tra le lacrime immaginai di avere la scatolina da dove Jack era uscito fuori. Apparve di fianco a me.

Controllai il clown, che era impegnato a massaggiarsi il naso, e girai la manovella:

Partì Pop! Goes the weasel.

E come tutto era iniziato, tutto finì.

Circus [Laughing Jack]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora