Capitolo 1: L'inizio di un Grande Amore.

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Capitolo 1

"L'inizio di un Grande Amore"

A volte mi chiedo se il destino di ognuno di noi sia già scritto oppure no; mi chiedo se veramente esiste un grande libro dove sia scritta tutta la nostra vita, dal giorno che nasciamo al giorno che moriamo.
Ma se fosse così, chi è che scrive tutto ciò? Chi è che decide il nostro percorso?
Una divinità?
Un alieno?
Un uomo addetto ai destini?
Io penso che siamo noi a costruirci la nostra vita, giorno per giorno, facendo dei sacrifici e lottando per realizzare i nostri sogni; ma certe situazioni non ce le creiamo noi, succedono e basta, e forse in quei casi mi chiedo se veramente ci sia lo zampino di qualcuno.
Il mio "fato del destino", se così vogliamo chiamarlo, forse era un po' ubriaco quando aveva iniziato a scrivere la mia storia.
Appena nato, già davo preoccupazioni ai miei genitori; ero nato monorene, cioè con un solo rene ma più grande del normale che funzionava come se fossero due e, come se non bastasse, ero nato anche con lo strabismo di Venere, ma niente di preoccupante. Quando avevo quattro anni, a mia madre venne diagnosticato un tumore al viso e, dopo cinque lunghi anni, ne uscì vittoriosa. Evidentemente il mio fato era andato in un centro recupero e ne era uscito, anche lui, vittorioso ed aveva iniziato a riparare a tutti gli errori che aveva commesso. Già, perché dall'anno seguente iniziai a coltivare la mia passione per la musica e scoprii il mio talento per il canto, talento che nel 2009 mi portò a far parte del cast di "Ti lascio una canzone"; ed è proprio in quel programma che conobbi i miei compagni di avventura, Piero, Gianluca e Anna.
Ricordo quando li vidi per la prima volta; Piero era paffutello, coi capelli tutti pettinati, con gli occhiali neri, super preciso, super ordinato, con lui strinsi subito amicizia. Forse perché era siciliano come me o forse perché faceva un po' il genere che mi apparteneva o forse per entrambi, fatto sta che con lui legai subito e tutt'ora tra noi c'è un bellissimo legame.
Gianluca, invece, era identico ad ora, sempre bello, sempre vanitoso e sempre timido, con un'unica differenza: da piccolo aveva i riccioli, mentre adesso un ciuffo che cura ogni ora. Con lui non strinsi subito amicizia. L'avevo conosciuto, però non lo frequentavo perché faceva parte del gruppo dei "fighettini" e sicuramente non potevo appartenere a loro visto che ero un arancino coi piedi, ma col tempo ho legato molto anche con lui.
Anna fin da bambina era splendida, con i suoi riccioli d'oro e i suoi occhioni color cioccolato. E' sempre stata una ragazza allegra e piena di vita, per questo motivo che la chiamiamo "Anneria".
Abbiamo fatto un gioco di parole con "alleria", che significa "allegria" in napoletano, e il tutto è nato da me; un giorno stavo ascoltando la canzone "Alleria" di Pino Daniele e mi è subito venuta in mente lei, così le ho dato questo soprannome.
Con Anna scambiavo qualche parola, anche se mi vergognavo molto a parlarle perché avevo una cotta per lei, ma col tempo questa mia "paura" passò...forse!  
E infine ci sono io, Ignazio. Totalmente cambiato fisicamente, ma nemmeno un po' caratterialmente. All'epoca pesavo più di cento chili e, con una dieta ferrea e dell'attività fisica, sono riuscito a perdere trentacinque chili. E' stato uno dei traguardi più importanti della mia vita.
Per quanto riguarda il carattere...beh...casinista ero e casinista sono rimasto.
Fatto sta che noi quattro eravamo tutti solisti, fino a quando un giorno la redazione decise di farci cantare insieme un classico della musica italiana, "O' sole mio".
Ero un po' scettico all'inizio, ma alla fine si rilevò un grande successo. Non è da tutti i giorni sentire cantare quattro ragazzi di tredici\quattordici anni una canzone del genere.
Ed è proprio quella canzone, o meglio, quella esibizione, che ha segnato il vero punto d'inizio della nostra carriera; infatti una volta terminata la trasmissione, a tutti e quattro venne offerto un contratto per fare un album insieme e da lì nacque la meravigliosa avventura de "Il Volo".
Dopo sei anni di successo strepitoso in America e migliaia di dischi venduti, ci rendemmo conto che in Italia, nel nostro paese, non eravamo famosi quanto all'estero e, quegli innocenti e paffutelli bambini ormai diventati degli splendidi ragazzi (quanta modestia!), decisero di provare a sfondare anche nel proprio bel paese partecipando a Sanremo.
E la nostra storia inizia proprio lì, al teatro Ariston, alla finale di Sanremo 2015.

Un amore straordinario || Il Volo || Ignazio BoschettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora