14 - If I escape, I'm gonna make sure you escape with me!

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NIALL'S POV

Ho sempre odiato vivere col dottor Shell. Davvero, lo odiavo, ed è per quel motivo che scappai. E a dirla tutta, sono molto contento ora di esserci riuscito. Se non fossi scappato, non avrei incontrato Liam. Amavo Liam...lo amavo davvero tanto, e probabilmente non l'avrei più rivisto. Ero di nuovo seduto incurvato nella mia vecchia gabbia di metallo. Non c'era nemmeno lo spazio per potermi stiracchiare, ma almeno riuscivo ad alzarmi in piedi. Prima che scappassi, Harry era prigioniero nella gabbia di fianco alla mia, ma il dottor Shell aveva messo una sorta di divisorio tra le due ferraglie. Ma ora, il divisorio non c'era. Ma non c'era nemmeno Harry.

Non avevo nemmeno visto il dottor Shell. Solo uno dei bruttoni che mi aveva rinchiuso nella gabbia di nuovo. E' stato un ordine di Shell quello di rimettermi là dentro. Mi lanciò anche dei pantaloni della tuta e una maglietta bianca mentre mi ordinava di spogliarmi dei vecchi vestiti. Fui costretto a cambiarmi. Poi chiesi dove fosse Harry. Insomma, vidi solo che lo tirarono giù dal camioncino, ma non avevo visto cosa gli avevano fatto. Il dottor Shell non rispose, semplicemente lasciò la stanza e disse all'uomo di rimanere per controllarmi. E anche se sapevo di essere nei guai fino al collo tanto quanto lo era Harry, non riuscivo a smettere di preoccuparmi per lui. Poi, come se le mie domande avessero ottenuto una risposta immediata, un altro uomo entrò nella stanza con Harry rivoltato sulle sue spalle. Annuì all'altro uomo e portò Harry nella gabbia di fianco alla mia. Lasciando quasi cadere Harry, aprì la gabbia e ce lo infilò dentro serrando con forza il grande lucchetto attaccato alle sbarre. Era quella la cosa brutta. I lucchetti non permettevano di farti scappare, a meno che tu non possedessi una copia delle chiavi.

Cercai di sedermi, guardando storto i due uomini. Poi mi avvicinai alla parete della mia gabbia per cercare di chiamare Harry. Il ragazzo stava uscendo dal suo stato incosciente, gemendo tranquillamente.

"Harry", sussurrai, tirando leggermente la maglietta che indossava.

Una maglietta bianca e i pantaloni grigi della tuta è tutto ciò che avevamo indossato prima. Il dottor Shell doveva possederne parecchie, perché ce ne dava un paio nuovo insieme a dei boxer puliti ogni giorno. Il giorno che scappai, mi ricordo che continuavo a fissare il muro attraverso la finestrella della stanza. Era alta, quasi toccava il soffitto, ma nel momento in cui il dottor Shell ci fece uscire dalle gabbie, mi arrampicai. Harry sedeva sempre sul tappetto in mezzo alla stanza, perché il pavimento era abbastanza freddo per poterci sedere sopra. Così scappai da solo, ricordandomi di agguantare le scarpe che di solito mettevamo quando uscivamo a passeggiare. Liam mi trovò proprio quella notte, così mi prese e mi portò a casa, nutrendomi e dandomi da bere...fu abbastanza perplesso dalla presenza della mia coda, ma mi piacque subito e fui sicuro che prima o poi gli sarei piaciuto anch'io.

Al pensiero di Liam, i miei occhi cominciarono a bruciare. Volevo che mi abbracciasse mentre ce ne stavamo insieme a letto, volevo che giocasse coi miei capelli o che mi accarezzasse le orecchie, e volevo che mi baciasse il naso come tutte le volte che diventavo triste. Non mi ero mai sentito così solo in tutta la mia vita. Così cercai di svegliare di nuovo Harry.

"Harry per favore", lo pregai, cercando di raggiungere il ragazzo che si era girato su un fianco.

L'uomo nella stanza sputò, "Cerca di star buono! Il dottor Shell mi ha detto che non dovreste nemmeno essere capaci di parlare"

Harry borbottò, ma si rigirò in modo che potessi vedere la sua faccia. Le sue sopracciglia erano aggrottate, ma finalmente aprì gli occhi. Non guardava me, ma il soffitto della sua gabbia. Si alzò di scatto e nel panico toccò le sbarre della gabbia, guardandomi poi, "Do-dov'è Lo-Louis?"

UNIQUELY PERFECT - Traduzione italiana - Book 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora