29 - Yes, Louis...it fe-feels so go-good!

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LOUIS' POV

Il resto della giornata passò molto tranquillamente. Quando le ragazze tornarono a casa, dopo aver finito i loro compiti, introdussero Harry al gioco LIFE, facendogli vedere ogni trucco per giocarci al meglio. A cena, per la gioia di Harry, mia madre preparò la pizza.

"H-Harry ha in-intenzione di vi-vivere qui per se-sempre", annunciò dopo aver finito di mangiare la sua fetta.

Finsi un piccolo broncio, "Non vuoi più vivere con me?"

"Harry stava sch-scherzando!", il ricciolino cercò di consolarmi subito, accarezzandomi goffamente.

Siccome cenammo abbastanza tardi, le mie sorelle scapparono a letto subito dopo, così anche noi decidemmo di metterci i nostri pigiami e aspettare di coricarci. Mi sedetti sul divano mentre aspettavo che il nostro materasso si gonfiasse un altro po'. Prima che potessi realizzarlo, Harry si era messo il pigiama, lavato i denti e buttato contro al mio petto, sul divano. Non smetteva mai di accoccolarsi addosso a me come un cucciolo di koala, e questo mi rendeva felice.

"Ma ciao, Harry", ridacchiai.

"Quel le-letto gonfiabile fa lo ste-stesso rumore dell'oggetto ven-ventoso di Louis", mormorò Harry contro al mio collo.

Sorrisi, girando il viso per sfregare il naso contro i suoi capelli, "Si, ci assomiglia..."

Decisi di spegnere il compressore che stava rigonfiando il materasso, in modo che non esplodesse, alzandomi dal divano e lasciando lì Harry. In quel momento, Liam entrò in salotto tenendo in mano il mio telefono, "Ho trovato questo di fianco alle tue valigie nell'ufficio di tuo padre...sai di avere sedici chiamate perse?"

"Sedici?", sussultai, afferrando il telefono dalle mani di Liam, "Chi cavolo può avermi chiam-...Oh. Zayn...ZAYN!!"

"Oh già...", Liam rise, "Mi ero dimenticato che dovessi ancora fargli la morale"

Harry si alzò velocemente dal divano, scuotendo velocemente il capo, "No-non arrabbiarti con Zayn! E' sta-stata colpa di Harry!"

"Non mi arrabbierò", misi il telefono vicino all'orecchio, "Voglio solo parlarci"

Harry si fece strada tra le mie braccia, nascondendo il viso sulla mia spalla. Zayn rispose al secondo squillo, "Louis! Finalmente! Dio, ti costava troppo rispondere al cellulare? Sono stato preoccupato per Harry, sai?"

"No", sputai, "Non ti devi preoccupare! Sta bene, e di sicuro non grazie a te!"

"Mi dispiace, Louis!", insistette Zayn, "Che cosa è successo? Dove se ne è andato Harry?"

"Al parco per incontrare un uomo che l'avrebbe rapito e usato per i suoi esperimenti", sputai di nuovo, "Lo ha fatto perché l'uomo mi ha offerto soldi, ma io ho rifiutato. Harry era confuso, e tu neanche ti sei chiesto il perché del fatto che fosse solo!"

"Si che l'ho fatto! E gli ho anche detto di tornare da te!", rispose Zayn arrabbiato.

"Zayn-", iniziai, ma mi fermai quando sentii una mano accarezzarmi la guancia.

Guardai il ricciolino, che a sua volta mi stava fissando negli occhi, "Louis..."

Sentii la rabbia abbandonare il mio corpo, "Avresti potuto chiamarmi almeno!"

"Lo farò la prossima volta! Giuro! Oddio, sperando non ci sia una prossima volta!", disse Zayn.

"Già", concordai, "Non penso che il mio cuore sia capace di sopportarlo di nuovo"

"Sei proprio un vecchio", ridacchiò.

"Ho solo ventuno anni! Quanti anni hai tu?", mi accigliai.

UNIQUELY PERFECT - Traduzione italiana - Book 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora