6 - Harry do-does not want to be taken away...

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LOUIS' POV

Sembrava che finalmente Harry e Niall avessero fatto amicizia, ma il riccio, quando tornammo a casa, mi confessò che ora il biondo lo terrorizzava. Gli spiegai inoltre cosa fosse un modo di dire, assicurandogli che nessuno mi aveva ucciso per la fame, poi, sotto sua richiesta, guardammo gli Aristogatti.

Dopo aver mangiato della zuppa per cena, si fece un bagno mentre io lavavo i piatti, poi andammo a letto, con Harry ancora che si accoccolò ai miei piedi fino a che non lo invitai a sdraiarsi di fianco a me.

Per la gioia di Harry, non lo dovetti portare da Liam il giorno dopo, perché Rob chiamò ancora per avvisarmi che stavano ancora lavorando al problema della tubatura. Nel momento in cui riattaccai con Rob, Harry si alzò di scatto da sopra il mio piumone, dove se ne stava accucciato e avvolto nella sua coperta, sedendosi.

"Louis non deve andarsene oggi?", chiese speranzosamente.

"No", mi stiracchiai, alzandomi poi dal letto. Mandai un messaggio a Liam dicendogli che sarei stato ancora a casa da lavoro, poi mi diressi verso il bagno per lavarmi i denti e farmi una doccia, "Sto a casa oggi"

"Anche Harry st-sta a ca-casa?", si scaraventò giù dal letto per seguirmi.

"A meno che tu non abbia altri piani...", lo provocai.

Ma lo confusi e basta, "Altri piani? Ha-Harry ha altri pi-piani?"

"Harry deve andare a vedere la televisione mentre Louis si doccia", ridacchiai, entrando in bagno, "Vuoi lavarti i denti prima?"

"Si!", disse Harry, saltellando dentro al bagno e posizionandosi di fianco a me mentre ci sfregavamo i denti.

Una volta che Harry finì, lo spinsi fuori dal bagno e mi docciai più veloce che potei, immaginando di dover preparare la colazione per entrambi. Quando uscii dal bagno con addosso un paio di pantaloni neri della tuta e una maglietta viola troppo aderente per i miei gusti. Vagai verso la cucina, aspettandomi di trovare il ragazzo con le orecchie da gatto seduto sul divano, ma per mia sorpresa, non lo vidi.

"Harry?", lo chiamai, mentre una leggera bolla di paura si formò nel mio stomaco, pensando a tutti i posti in cui il mio micino si potesse essere fatto male.

"Harry non è qui", mi rispose squittendo.

Mi accigliai e andai nella direzione della voce che sentii, sbirciando dietro al mobile della televisione. Harry riuscì in qualche modo a nascondersi tra esso e il muro. Lo spazio era praticamente minuscolo e parte di me si chiese come facesse a portare a termine certe missioni, "Cosa stai facendo là dietro, stupidino?"

"Hanno bussato", disse Harry spaventato, "Alla po-porta"

La bolla di paura riapparse, "Hai...risposto così? Senza il tuo cappello?"

"No", singhiozzò, "Harry si è nascosto"

"Bene", sospirai di sollievo, allungando una mano verso Harry per aiutarlo a uscire da là dietro, "Bene, Cucciolo"

"Cosa sarebbe suc-successo se Harry avesse ap-aperto?", Harry afferrò la mia mano e attaccandosi a me una volta uscito dal suo nascondiglio, le sue orecchie erano nascoste tra i ricci.

"Bè", iniziai, pensando a cosa fosse successo direttamente a me, "dipende chi era alla porta. Qualcuno di stupido potrebbe essersi spaventato perché non ha mai visto nessuno come te. Altra gente avrebbe potuto pensare che tu fossi perfetto da usare come cavia per trovare le cure a diverse malattie"

"Harry non capisce cosa vuole dire Louis", la sua espressione era confusa, ma mi seguì in cucina.

"Praticamente", sospirai, "La gente ti potrebbe portare via"

UNIQUELY PERFECT - Traduzione italiana - Book 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora