Man down

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I just shot a man down

In front of a big ol' crowd

And I took his heart when

I pulled out that gun

ABBIE

Il pomeriggio trascorse sereno, strette nei nostri cappotti. Passeggiammo tranquillamente lungo i viali, vestiti a festa grazie alla foglie dai colori più sgargianti adagiate a terra, mentre Chace si guardava attorno, alla ricerca di un qualsiasi animaletto. Ci fermammo ad uno dei piccoli chioschi a prendere una cioccolata calda e chiacchierammo a lungo. Mi dispiacque lasciare Hayley così presto, ma il lavoro m'impediva di rimanere con lei più. Mi piaceva stare con lei, nonostante tutto, era spontanea e solare, qualità di cui avevo bisogno in quel periodo buio.

Quando tornai a casa Chace ,che fino ad allora se n'era dimenticato, riaprì il suo libro e si immerse nella lettura, mentre io corsi a farmi la doccia, per poi pensare alla cena.

David venne a prendermi alle nove, ma ero un po'meno infelice di andare al Boleyn visto che avevo un compito da svolgere. Dovevo parlare con Judith. 

I miei piani furono messi a dura prova quando me la trovai davanti al pub. Era già mezza ubriaca e rideva come una scema con Harry e altri due ragazzi. David si allontanó per prendersi una birra mentre io rimasi bloccata vicino alla soglia, incapace di decidere cosa fare. Dopo qualche minuto di forte indecisione, accettai la sconfitta, perché era ovvio che quella sera non avrei potuto parlare con la bionda. Cercai quindi un angolino dove infilarmi perché non ero dell'umore per festeggiare, ma qualcuno era di diverso avviso.

-Abbie prendi e bevi- ordinó Sean euforico porgendomi un bicchiere di liquido rosato: -Tutto d'un fiato!-

Lo osservai spiazzata, ma presi quella bevanda non ben identificata e la bevetti tutta come mi aveva detto lui.

Aveva un sapore piacevole che fu subito seguito da un senso di calore che m'infiammó la gola dandomi velocemente alla testa. Subito qualcun altro mi cinse le spalle guidandomi verso il gruppo e mi porse un altro bicchiere. Mi voltai riconoscendo Alex con un certo sconcerto. Lui sorrideva pacifico e mi trattava come se fossimo amici quindi bevvi ancora e decisi di godermi la serata per quanto potevo. Non capivo quel suo comportamento. Quei suoi improvvisi cambi di direzione, quelle virate inspiegabili verso di me. Ma non volli fare domande. Adoravo i momenti in cui tornavo ad essere la sua migliore amica e, di certo, non sarei andata distruggere quei pochi momenti che ancora avevamo.

Dal canto suo, David mi guardava ogni volta con disapprovazione mentre mi lasciavo stringere da Alex, ma quella volta mi limitai a sorridergli con finta innocenza, senza interrompere quella piacevole serata solo perché lui faceva il geloso.

Anche perché il biondo sembrava troppo partito per essere nocivo. Nella baldoria, mi guardai un po' attorno: Pitt se ne stava seduto al tavolo a bere la sua birra, per nulla coinvolto dall'atmosfera di festa e non mi fu difficile capire perché. Era stranamente preso da Judith, ma i suoi amici non avevano la sensibilità per capirlo. E per fortuna, o l'avrebbero preso in giro fino allo sfinimento. Forse era perché sentiva la sua mancanza che Alex mi cercava, ma che importava? Quella sera gli avrei fatto da riserva con piacere e a nulla sarebbero valse le occhiate gelose di David.

Il moro ci osservó a denti stretti per tutto il tempo, ma io ero troppo felice di aver ritrovato il mio migliore amico, anche solo il tempo di una sera.

-Assaggia questo!- mi ordinó Alex con un sorriso divertito mentre mi cingeva il fianco.

Non capivo bene da dove arrivassero tutti quei cocktail, ma la gente sembrava apprezzarli ed erano tutti molto più ubriachi del solito. Sorrisi e tesi la mano verso il liquido arancio che mi offriva, ma il biondo allontanó prontamente la mano e scosse la testa. Lo fissai interrogativa e un po'imbronciata, ma lui ricambió con uno sguardo malizioso.

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