You've Got That One Thing~ Niall Horan

Prologo

Quella mattina, mi svegliai di soprassalto. Il rumore del campanello rimbalzava tra le pareti della stanza e non avevo per niente voglia di alzarmi. La mamma giá non c'era e non mi restava che andare a vedere chi era dall'altro lato della porta. Non avrei mai pensato che fosse il postino. Di primo mattino non avevo ancora messo a fuoco e la mia mente non aveva ancora realizzato che quel giorno sarebbe arrivata la famosa busta che da tanto aspettavo. Mi alzai, indossai la vestaglia, mi sciacquai la faccia e scesi controvoglia. Uscii e aprii la cassetta delle lettere. Dentro ne trovai una a me diretta, con il logo di un importante sito internet su cui avevo fatto il miglior acquisto della mia vita, o meglio papà mi aveva fatto il regalo più bello che avessi potuto ricevere. Rientrai in casa e la aprii. Quel giorno non dovevo andare a scuola ed ero rilassata, nonostante la levataccia fatta a causa dello stupido campanello. Aprii la busta con il mio nome stampato sopra e vi trovai 2 biglietti.

Chiara Ferrari fila 4 posto 17 /One Direction concert+ Backstage Pass

Erica Novi fila 4 posto 19 /One Direction concert+ Backstage Pass

Iniziai a piangere. Il mio sogno stava per essere realizzato. Chiamai Erica senza voce e la sentii singhiozzare dall'altro lato del telefono. Eravamo entrambe italiane trasferite a Londra per studiare. La mamma era venuta lì per qualche giorno, ma sarebbe ripartita.
-Erica?- Mi schiarii la voce.
-Chiara...- Disse tra un singhiozzo e l'altro.
-C-cosa è successo?
-N-niente...
-Erica, non fare così. Sai che ti conosco meglio di qualsiasi altra persona quindi è inutile che ti nascondi. Centra quello stronzo di Marc... Vero?
-S-si.
-Ecco lo sapevo.
Eravamo vicine di casa quindi, afferrai telefono e chiavi, lasciai i biglietti che fino a quel momento erano stati rigirati tra le mie mani e, in pigiama, mi diressi verso di lei.
Assieme a noi, vivevano altre inquiline: Caterina e Sara con me e Lorena ed Emily con lei. Non vivevamo nella stessa casa a causa delle nostre famiglie: un po' di tempo prima, avevano litigato per una nostra bravata ed erano finite per impedirci di frequentarci. In un primo momento passavamo i pomeriggi insieme di nascosto, poi i nostri genitori avevano accettato il fatto che eravamo amiche inseparabili, quindi ci avevano permesso di vederci, ma fuori casa. Per questo, non vivevamo insieme. Mai conoscemmo la causa di quel litigio, ma lo odiammo. Bussai alla sua porta e aprì sua madre che mi guardò in cagnesco.
-Salve, posso entrare?
-Erica è in camera sua.
Cercavo sempre di essere educata e gentile, ma con la testa dura di Ilenia, non potei mai cambiare l'impressione che aveva su di me. Entrai in casa e andai dalla mia amica. La trovai rannicchiata tra le coperte con gli occhi verdi puntati sul telefono.
-Tesoro...
-Chiara, guarda qui.- Disse passandomi il telefono. Lo guardai e c'era un primo piano di Marc e di Ilaria che si baciavano. L'aveva mandata lui.
-Erica, pensa positivo, potrebbe averla inviata lei con il telefono di lui.
-No, è stato Marc! Mi aveva detto che aveva bisogno di una pausa!- Le presi il viso tra le mani.-Eri, sei una brava ragazza, innoqua e tranquilla. Sei anche carina. -Le misi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.- Guardati, tesoro, lui non ti meritava. Ascolta, ora ho ricevuto i biglietti con il pass per il concerto e magari... Che ne sai potrebbe nascere qualcosa tra te e il Ricciolino.- Detto ciò, la spinsi con il gomito e lei rise. Stette subito meglio.
- Come farei senza di te? Sai sempre cosa dirmi.
-Ora alzati, datti una lavata e andiamo in giro. Torno a casa, altrimenti tua madre mi mangia.
-Okay, ora vado.
Mentre uscivo, dissi:
-Pazza fai presto!
-Azz! Io pazza... Pff. Tu sei venuta qui con il pigiama!
Dopo una fragorisa risata, scesi, salutai e tornai in casa.