Capitolo 20

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-Io ti riporto a casa.- disse con aria di minaccia.
-Tu per me non sei nessuno, lo capisci?
-Stai zitta, se non fosse stato per me non avresti mai conosciuto quello là.
Niall era rimasto impietrito. Non riusciva a credere a quello che vedevano i suoi occhi e non riusciva nemmeno a muovere un passo.
-Papà. Smettila, così sto bene io e stai bene tu, cosa vuoi da me? Soldi? Ecco, prendi i tuoi soldi- gli lanciai la borsa -ma vattene. Sparisci dalla mia vita, non volglio avere a che fare con te.
-Ah si? Non vuoi avere a che fare con me? Ti faccio vedere io.
Detto questo, mi diede un schiaffo di una potenza tale che Niall si risvegliò dal suo stato di non vivente e diede addosso a mio padre. Se non mi fosse riguardato, avrei riso. Vedere Niall e papà affrontarsi avrebbe fatto ridere  chiunque. Un pugno colpì in piena faccia il mio ragazzo e si creò un taglietto sullo zigomo destro. Papà era al comando, seduto a cavalcioni su Niall e riempendolo di pugni. Ad un certo punto la situazione si ribaltò e Niall iniziò a pestare mio padre. Io, nel frattempo, urlavo di smetterla. Visto, però, che non davano cenmo di essersi stancati, tentai di afferrare il gomito di Niall per fermarlo, ma mi finì in pieno stomaco. Nessuno dei se ne accorse e le lacrime iniziarono a scendere impetuose sulle mie guance. Immaginavo si stesse formando un grosso livido, ma quando mi sentirono piangere si fermarono. Papà non ce la faceva più per i duri colpi assestatogli, e Niall si rialzò con il sangue che gli aveva imbrattato il viso. Si avvicinò a me ed io,in tutta risposta, gli dissi di stare lontano. I suoi occhi si riempirono di paura, non potevo credere che non si fosse reso conto del male che mi aveva fatto. Io con le mani mi tenevo lo stomaco e quando il dolore si fece troppo forte, vomitai nonostante non avessi mangiato niente. Lui faceva di tutto per avvicinarsi o semplicemente per aiutarmi, ma io non glielo permettevo: avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di avergliela fatta pagare a mio padre e non si è accorto nemmeno di avermi dato una gomitata. Certo, mi ero avvicinata io, ma dovevano smetterla di picchiarsi. Pur considerando le mie convinzioni e il mio temere il tocco di Niall, mi lasciai aiutare e portare in casa, dopo aver dato un ultimo sguardo di compassione a mio padre disteso supino sul marciapiede.
Mi sedetti sul divano, dopo essere tornata in casa, e vomitai di nuovo. Niall aveva preso delle medicine per lo stomaco e una pomata per l'ematoma. Mi spalmò premurosamente il gel, ma non lo degnai di uno sguardo che non fosse carico di ribrezzo. Mentre puliva ciò che avevo combinato, io mi addormentai. Quando mi svegliai, due ore dopo, avvertii un dolore atroce e non riuscivo a rialzarmi. Tutti gli avvenimenti di poco prima mi ritornarono in mente e mi accorsi che Niall era dietro di me che mi accarezzava i capelli. Non mi mossi, avevo bisogno di un po' d'attenzioni e per la prima volta, il mio essere particolarmente lunatica, mi aiutò. Dalla cucina arrivò Harry con un bicchiere d'acqua e me lo diede. Non sapevo fosse arrivato, ma l'aveva sicuramente chiamato Niall. Il mio migliore amico si sedette sulla poltrona di fronte a me e mi guardava intensamente con i suoi bellissimi e intensi occhi verdi. Quel silenzio era pieno di tensione e di parole non dette che peró erano addirittura superflue. Quando ricordai, mi alzai di botto e uscii fuori correndo. Non c'era più nessuno sul marciapiede. Niall mi venne dietro.
-L'hanno portato via.
Giá avevo gli occhi gonfi, ma le lacrime non esitarono ad uscire.
-Chi?
-La polizia.
La polizia? Adesso capisco. Era giusto che fosse così.
-E tu?
-Ed io niente. Mi hanno chiesto cosa fosse successo. Ed io ho spiegato. Loro, poi, mi hanno detto che si trattava di un latitante italiano ricercato in tutta Europa. L'hanno preso, Chiara. Ora puoi essere tranquilla.
Io sorrisi, di un sorriso sincero ma malinconico. Sapevo cosa faceva papà, ma non avevo mai detto niente. Era comunque mio padre ed era dtato anche molto presente. Abbracciai Niall e mi feci accarezzare con estrema dolcezza la schiena.

*Spazio Autrice*
Dopo mezzo secolo, eccomi tornata. La fine del capitolo precedente era piena di estrema tensione e, a dir la verità, vi ho lasciate con quest'ansia per un po' di tempo. Purtroppo non posso promettervi di aggiornare ogni settimana, ma appena posso ed ho l'ispirazione giusta per scrivere un capitolo coeso, scrivo. Quindi grazie mille a chi è rimasto con me e i miei
personaggi.

-Chiara

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 19, 2017 ⏰

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You've Got That One Thing~ Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora