Niall si alzò di scatto e afferrò prima il telefono, poi la mia mano. Per il momento, mi avevano impedito di avvicinare il telefono al corpo per via delle onde elettromagnetiche. Non ero ancora a conoscenza di ciò che sarebbe potuto succedere.
Vedendo l'espressione assunta da Niall capii che non si prospettava nulla di buono. Attaccò e notai immediatamente i suoi occhi più scuri.
-Chi era?
-Nulla di cui preoccuparsi.-Disse duramente e uscì dalla stanza.
Mi girai verso Roberto che teneva ancora una mano stretta alla mia.Niall's pov
Afferrai il suo telefono e richiamai il numero sconosciuto. Assunsi il comportamento di Harry. Sembrava quasi che ci fossimo scambiati il corpo. Lui era fuori dalla stanza a dormire, mentre io avevo appena sbattuto la porta ed ero appena andato via con le nocche bianche. Attesi, prima che il 'Pronto' urlato dalla stessa voce maschile che mi aveva risposto prima, rimbombasse nelle mie orecchie. Doveva essere lui. Doveva essere colui che l'ha resa fragile. Quello stronzo. Mi aveva raccontato una mezza cosa su suo padre, ma era sempre stata molto evasiva. A quel punto dovevo solo aspettarmi qualcosa di peggio. Semplicemente sapevo che era sempre fuori città.
-Che vuole?
-Mi riservi a me il diritto di chiederle chi è lei!- Rispose con tono arrabbiato. In quel momento quello arrabbiato ero io, potevo scommetterci i miei capelli.
-Niall Horan.
-Quel Niall Horan? Quello per cui mia figlia mi ha fatto indebitare per incontrarlo? Allora io sono The Rock!
-Creda quello che vuole. Si da il caso che ora la figlia che l'ha fatta indebitare ora è in ospedale per causa di sua moglie!
-Si, lo sapevo. Ho il diritto e il dovere di parlare con lei.
-Ah si? E chi è a stabilirlo?- Ero furibondo e stavo camminando senza una meta.-Di certo non lei che l'ha mandata a Londra a soli 16 anni!
-Ascolta, tu che ti spacci per Niall Horan, non rompere le palle! Devo parlare con mia figlia e non me ne fotte di chi sei tu. Ora o me la passi al telefono oppure chiamo la polizia.
-Non può parlare, Cazzo!
-Non mi interessa.
-Bhè, se lei fosse stato un padre responsabile saprebbe che le onde elettromagnetiche fanno male a chi ha una malattia cardiaca e si trova in un buco di ospedale.
Il mio tono di voce aveva raggiunto una nota tanto bassa da essere inquietante. Altrettanto inquietante era il fatto che tutta la famiglia parlava un inglese troppo perfetto per essere italiana.
-Comunque, tu che ruolo investiresti nella vita della mia figlioletta?
-Da quando in qua è la tua figlioletta?
-Senti, non fare lo spiritoso e rispondi alla mia domanda.
-Sono il suo ragazzo.
-Bene. Ci sentiamo presto.
Chiuse la chiamata. Ero più confuso di prima. Tornai da Chiara per scusarmi e, sotto sotto, temevo il ballerino. Non sapevo nulla su di lui. Quando mi stavo riavviando verso la stanza il telefono risuonò. Bene, un altro numero sconosciuto.
-Pronto?
-Con chi parlo?
Parlava italiano, ed era un'altra voce maschile.
-Sono Niall Horan, parli inglese?
-Si. Sei davvero Niall Horan?
Mi rifiutai di rispondere e passai ad un'altra domanda.
-Chi sei?
-Sono Francesco Florenzo. Il suo Ex. Ho saputo e volevo assicurarmi che stesse bene.
A quel punto, cambiai direzione. Chiara non poteva vedermi in questo stato, non l'avrebbe sopportato. Ero talmente incazzato che il sangue sarebbe fuoriuscito dalle vene.
-Bhè, non dovrebbe interessarti la sua salute, quindi non rompere i coglioni.
- Ascolta amico, voglio solo sapere come sta. Ora non so tu chi sia o cosa voglia da lei, ma sappi che prima di te l'ho resa felice.
Sbuffai. Stavo per dire "Certo, prima che te ne andassi", ma avevo trovato una risposta migliore.
-Lei sta bene, senza di te.
E attaccai.
Quando mi fui calmato, ritornai verso Chiara. Dormiva, beata, mentre Liam le accarezzava i capelli. Era incredibile come i ragazzi si fossero avvicinati a lei, diventando indispensabili. Specialmente Harry. Approfittai della situazione per andare alle macchinette per bere un Caffè. Vi trovai, di fianco, l'uomo alto, dagli occhi azzurri, e con un portamento che avrei riconosciuto tra mille. Era uguale al suo, era ovvio.
-Signor Horan.
-Roberto.
-Tutto bene?
-Bhè, vederla in queste condizioni non rende nulla semplice.
-È difficile, lo so, ma ce la farà. È forte. Ricorda sempre che è una ballerina.
-Spero tu abbia ragione.
Non mi sembrava il momento giusto per fargli le tipiche raccomandazioni che farebbe il fidanzato ad un amico.
-Ora torno da lei.
-Dorme.
-Lo so, ma ho bisogno di vederla.
-Sei veramente innamorato.
Annuii e alzai un lato delle labbra in segno di apprezzamento. Con il caffè ancora bollente tra le mani, andai verso la sua stanza. Il telefono squillò di nuovo. Avevo pensato di non rispondere, ma al terzo squillo mi arresi. Assomigliava al primo numero che aveva chiamato.
-Pronto?- Risposi scocciato.
-Horan!
Il sanque si raggelò nelle vene all'udire quella voce.
-Che vuoi?
-Volevo avvisarti. O mi passi mia figlia con le buone, o ti trovo. Anzi, dato che sembri pazzo di lei tanto da metterti contro uno come me, colpirò il tuo punto debole. Troverò lei. I miei uomini trovano tutti.
Lasciai cadere il telefono e corsi dall'unica persona che avrebbe potuto aiutarmi in quel momento, sperando di travarla sveglia.
Harry era affacciato alla finestra e la guardava dormire. Mi appoggiai al muro e mi lasciai scivolare fino a terra con un tonfo.
-Niall! Cosa ti è successo?
Le lacrime stavano già bagnando le mie guance e avevo le mani tra i capelli con i gomiti poggiati sulle ginocchia.
-Ho fatto un casino!
-Calmati e raccontami!
-Il padre di Chiara! Ha chiamato al suo telefono, ho risposto perchè lei non peteva e non ho controllato le mie parole. Mi ha minacciato Harry! Ho paura che le faccia del male e che mi faccia del male!-Dissi con la voce rotta dal pianto. Fu come sputare tutto fuori.
-Niall, guardami. Non aver paura. La proteggeremo a costo della vita. Troveremo una soluzione.
Mi accasciai a terra e chiusi gli occhi, sperando di risvegliarmi da quel brutto sogno.*Spazio Autrice*
Eccomi di nuovo! Non ho resistito, devevo pubblicare. Poi tinaparre mi ha quasi costretta, quindi non ho potuto non scrivere. Grazie a tutte per star leggendo e scusatemi per eventuali errori. Scusatemi ancora per il capitolo corto. Scusate anche per il linguaggio volgare adottato in questo capitolo. Spero vi sia piaciuto e vi ringrazio se lasciate un commento. A presto.
A te, grazie per aver letto fin qui. Grazie davvero di cuore❤
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You've Got That One Thing~ Niall Horan
FanfictionLei si odia. Ha sempre pensato di essere un'adolescente diversa dalle altre. E ne ha avuto la conferma. Non sa cosa farne della sua esistenza, ma ha un sogno. Dopo che tutta la sua vita è stata distrutta, l' unica ragione per cui viveva e per cui sp...