Niall's pov
Harry si alzò di scatto, dirigendosi verso l'uomo dal camice verde appena uscito dalla stanza numero 243.
-Allora?
Non riuscivo a distinguere le voci. Non sapevo chi fosse Harry e chi fosse il medico, le immagini non erano messe a fuoco. Ero impassibile. Non piangevo, non ridevo, non mangiavo, non bevevo, non parlavo, non dormivo, non urlavo, da quasi due giorni. Quasi, non ricordavo chi fossi. Niall Horan. Mi ripetevo nella mente.
-Per poco non è entrata in coma spontaneo. La sua ragazza è molto forte.- A quel punto, alzai la testa.
-Che cazzo! Ma che coma e coma! Devo vederla!
-Si calmi, Signor Styles. Sta bene, il cuore deve riprendersi.
Solo allora, le immagini si fecero più nitide. I ragazzi erano seduti di fianco a me, mentre l'alto ragazzo riccioluto inveiva contro il medico. Non ero mai stato così preoccupato per una ragazza. Certo, non avrei mai permesso a nessuno di torcere nemmeno un capello ad una ragazza. Ma che diavolo stavo pensando, lei non era una ragazza. Lei era la mia Chiara. La mia Chiara che non si era mai arresa, la mia Chiara che non si era mai fermata, la mia Chiara che mi amava troppo. Ed io, rimanendo pietrificato, com'ero stato in quei due giorni, non stavo facendo nulla per salvarla. Da quando era svenuta davanti ai miei occhi, mi ero rifiutato di combattere. La verità era che, nella mia vita, tutto mi era stato servito su un piatto d'argento. Una famiglia felice, il provino ad XFactor, la fama. Se avessi dovuto combattere, non avrei neanche saputo da dove cominciare. Fu allora, che, perdendomi nei miei pensieri filosofici, mi alzai e strattonai il medico. Mi diressi verso la stanza numero 243 sotto lo sguardo attento e sbigottito di tutti. Sbattei con forza la porta e mi fermai. Non l'avevo mai vista così pallida: le sue guance rosee erano quasi sbiancate, ma i lineamenti non erano corrucciati come due giorni prima, erano quasi distesi, rilassati. Sembrava dormire beata. Ma, l'aspetto della stanza, i numerosi fili che la tenevano collegata alle macchine, l'ago della flebo infilzatole nel braccio, confluivano in un'altra visione della mia Chiara. Le presi una mano e caddi in ginocchio, piangendo e accarezzandomi la guancia.Chiara's pov
La voce della mamma mi rimbombava nella testa. Non sapevo quanto tempo fosse passato, ma quelle parole mi avevano squarciato. Prima di cadere, avevo visto tutto rosso, poi bianco, poi il nero più totale. All'improvviso, sentii come una scarica di adrenalina. Sollevai il petto inarcando la schiena. Sentì una voce tanto familiare, infranta dalle lacrime, che urlò di correre. Chissà chi avrebbe dovuto correre. Aprii prima un occhio, poi un altro, e sbattei le palpebre rimaste chiuse per due giorni per abituarle alla luce del led. Ma la prima cosa che vidi non fu la luce dei led. Fu una luce celeste molto più forte. I suoi capelli sembrarono molto più scuri alla radice e il castano lasciava spazio al biondo solo sulle punte. Gli occhi anche erano più scuri, eppure furono quelli a dare luce al buio più profondo. Le parole non vennero fuori con facilità e cercai di muovere il braccio. L'ago andò più a fondo e mi lasciai uscire un gemito strozzato. Niall iniziò ad accarezzarmi le punte dei capelli, sapendo che quella era l'unica cosa capace di rilassarmi. Ci eravamo ricongiunti da così poco, eppure sembrava un'eternità.
-T-Ti amo.
Quelle due semplici parole uscirono, spontanee, dalle mie labbra. Mi diede un bacio sulla fronte, come per accertarsi che fosse tutto vero. Ringraziavo Dio per avermi mandato quell'angelo biondo tinto, dagli occhi color mare, che mi amava più di tutto se stesso. Entrarono anche gli altri e, tra tutti, Harry si avvicinò, mi prese la mano e si calò per darmi un bacio sulla guancia.
-Ben svegliata Principessa.- Mi sussurrò. Sorrisi a quelle dolci parole. Niall sembrò per un momento indispettito, ma poi si rilassò. Doveva sapere che non l'avrei mai tradito. Anche Liam e Louis ripeterono lo stesso gesto di Harry, ma senza le dolci parole che il riccioluto dagli occhi verdi mi aveva porto. Mi lasciarono sola, immersa nei pensieri, dopo avermi raccontato come ero finita in quel buco. Fu allora che iniziarono gli incubi. La mamma, con lo sguardo di fuoco, distesa sul tavolo con le mani di un uomo nelle mutande. Sorrideva di un sorriso beffardo. Il giorno dopo, fu peggio del precendente. Gli occhi di Niall si erano schiariti e, la sua tranquillità suggeriva pace. Ma il peggio, doveva ancora avvenire. Quel pomeriggio, un omone alto circa quanto Harry, si avvicinò piano piano. Il cartellino, il camice e la mia cartella clinica mi fecero capire che si trattava del medico che mi aveva presa in cura.
-Allora, signorina Ferrari, le devo dare una brutta notizia. Il signor Horan ci ha raccontato del suo ginocchio e ci ha fornito i dati del medico che aveva in cura il suo ginocchio. Il dottor Rexis ha accertato i nostri timori. Lei non ha smesso di danzare solo per il ginocchio. Lei ha smesso di danzare per una lieve malattia al cuore. Ogni tanto aveva qualche affaticamento, ma era stato sempre accantonato. Eravamo straniti davanti alla sua cartella clinica, in quanto lo svenimento prolungato è molto raro. Non può morire, stia tranquilla, ma dobbiamo assicurarci che lei non sia sforzata eccessivamente. Lo stress e il troppo esercizio fisico potrebbero provocarle affaticamenti e svenimenti, ma abbiamo spiegato al suo fidanzato come comportarsi in uno di questi casi. Comunque anche le forti emozioni e delusioni potrebbero causarle sbalzi di pressione. Ci dispiace. Ora, mi scusi, ma ho altri pazienti che mi aspettano.- Concluse.
Non mi ero neanche accorta di star piangendo. La voce uscì a stento.
-Faccia venire qui Niall.
-Certo, ci vediamo dopo per le analisi del sangue.
Tutti mi avevano mentito. Papà, che non poteva essere definito tale, mamma, Erica, il Dottor Rexis e tutto il resto. Solo Niall, Harry, Liam e Louis potevano starmi vicino. C'era posto solo per cinque persone. E la quinta era Roberto. Non aveva saputo nulla di tutta questa storia? E sapeva del perchè avessi smesso di danzare? A questa domanda, solo due persone avrebbero potuto rispondere. Il mio flusso di coscienza fu interrotto dalla nuova presenza nella mia stanza. Al posto del mio Niall, entrò Harry.
-Harry?
-Chiara, scusami, volevi Niall vero? Sta riposando, erano due giorni che non dormiva.
-Non preoccuparti.
-Piccola, stai bene?
-Sto riprendendo le forze... Harry, posso chiederti una cosa?
-Farei qualsiasi cosa per la mia principessina.
-Tu sapevi tutto?
Esitò prima di rispondere.
-Bhè, il primo a saperlo è stato Niall. Poi l'ho praticamente costretto a dirmi tutto. L'ha fatto perché sa qual'è l'affetto che nutro per te.
-Oh... Harry, mica?
-No, non farti strane idee. È solo che tu mi ricordi tanto Gemma.... Caratterialmente intendo -Si lasciò scappare una risatina che rese meno triste quel momento.- Fisicamente non potreste essere così diverse!
Me ne lasciai scappare una anche io. Quel ragazzo sapeva sempre come risollevarmi.
-Anche se preferirei il tuo fisico a quello di Gemma... Il suo seno è parecchio prosperoso, quindi attira lo sguardo di parecchie persone.
Si calò su di me per darmi un bacio sulla fronte quando vedemmo comparire Niall sulla soglia. Non mi ero neanche accorta che fossero passate circa due ore. Il suo viso sembrava più riposato e le occhiaie erano quasi scomparse. Le labbra di Harry lasciarono la mia fronte e la sua mano lasciò la mia. Niall mi baciò le labbra e si mise di fianco a me. Vedemmo entrare una figura più alta, che nonostante l'aspetto imponente, sembrava preoccupata. I suoi occhi azzurri tendenti al verde cercavano i miei e i muscoli forgiati da duro allenamento guizzavano da sotto la maglietta. Roberto mi diede un bacio sulla guancia e si sedette dal lato opposto a Niall.
-Vi lasciò soli.- Esordì il mio ragazzo.
-Niall, devi stare con me.
A quel richiamo riprese la sua posizione. Quando il telefono iniziò a vibrare eravamo tutti con il fiato sospeso.*Spazio Autrice*
Eccomi di nuovo qui, ancora una volta con il finale a sorpresa. Mi starete odiando, lo so. Avevo voglia di pubblicare e l'ho fatto, anche perchè non so se domenica potrò. Ringrazio tutti di cuore per star leggendo e votando la mia Fan Fiction e se volete commentate anche. Continuo a 5 voti e 2 commenti. Grazie ancora, siete importanti❤
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You've Got That One Thing~ Niall Horan
FanfictionLei si odia. Ha sempre pensato di essere un'adolescente diversa dalle altre. E ne ha avuto la conferma. Non sa cosa farne della sua esistenza, ma ha un sogno. Dopo che tutta la sua vita è stata distrutta, l' unica ragione per cui viveva e per cui sp...