Capitolo 4

156 32 5
                                    

-Oh piccioncini... Avete visto Kevin?
-Louis smettila!- Urlò Niall lanciandogli un cuscino. Erano le 4 del mattino ed io e il biondo eravamo avvinghiati sotto le coperte. Chissá perchè quell'idiota non dormiva di notte. Ad un tratto Niall si alzò, dicendo che doveva andare in bagno.

Niall's pov

Mi alzai dal letto della camera d'albergo e afferrai il suo cellulare, portandolo con me in bagno. Iniziai a sfogliare la sua galleria d'immagini e fui precisamente colpito da due fotografie: in una era con un ragazzo e sorrideva guardandolo negli occhi, mentre in un'altra era vestita di una gonna aperta... Come quelle che indossano le ballerine per capirci. Sorrideva e probabilmente era nel bel mezzo di uno spettacolo. Com'era bella! Tornai in camera e la trovai mentre dormiva. Bloccai il telefono non curante di aver lasciato la galleria aperta su quella foto. Al suo risveglio, come al solito, l'afferrò e con un movimento veloce sbloccò lo schermo. Sgranò gli occhi e iniziò a tastarmi il bicipite, come se volesse svegliarmi.
-Piccola?
-Non chiamarmi così... Chi ti dà il permesso di frugare nel mio telefono?
Non aveva alcun torto, per questo non risposi e feci un cenno di approvazione. Si alzò di scatto e prese le poche cose che aveva con se, poi uscì fuori. Non feci in tempo ad afferrarle il polso che era giá andata. Non sapevo dove fosse ne dove fosse diretta. Perchè si era arrabiata tanto? Cos'era che non voleva farmi sapere del suo passato, o cosa voleva nascondermi?

Chiara's pov

Iniziai a correre, lasciando che il mio corpo tagliasse a metá la traiettoria del vento gelido. Non avevo una meta ed ero in una cittá che non conoscevo. Finii in un parco isolato e fuori mano. Non c'era ne niente ne nessuno e, ad un tratto, la mia adrenalina iniziò a diminuire. Caddi stremata e mi rannicchiai tirando le ginocchia al petto. Niall non aveva alcun diritto di guardare nel mio smartphone, tantomeno di aver scoperto la password. Non avevo voglia di raccontare del mio sogno andato in frantumi, non avevo neanche voglia di raccontare di quel ragazzo accanto a me nella foto. Qualche tempo prima ero stata lasciata e il vuoto creato era ancora forte... Troppo forte. Talmente forte che riusciva a coprire i sentimenti che provavo per Niall. Lui aveva ragione. Non ero diversa dalle altre, ero solo una stupida fan "innamorata" del proprio idolo. Era molto meno del rapporto idolo-fan. Le lacrime iniziarono a farsi presenti e i sensi di colpa iniziarono a corrodere ancora di più quella maledetta voragine. Il telefono vibrava ininterrottamente fino a quando crollai in un sonno profondo. Mi risvegliai faccia a faccia con un uomo che teneva un braccio attorno al mio fianco. Chi era? Iniziai ad agitarmi, ma la stretta era troppo possente per sfuggirgli. Iniziai ad urlare un nome. IL SUO.
-Niall!
-Hey piccola non agitarti, ci sono io con te.
-C-chi sei?
-Ma come, non ti ricordi? Sono Luke!
-Credo tu abbia sbagliato persona.
La stretta aumentò e iniziò quasi a stritolarmi. Tastai con l' unico braccio libero la zona accanto a me, ma non vi trovai ciò che speravo: il mio telefono. Afferrò anche l'arto mancante e lo strinse contro la mia schiena.
-Allora sei dura!- Disse, poi, si stese sopra di me. Vidi bianco e aprii gli occhi. Erica mi accarezzava la fronte e Liam intrecciava dolcemente i miei capelli. Ero nuovamente distesa sul letto. Mi alzai di botto.
-Cosa è successo?
-Sei scappata, Niall stava quasi per impazzire, ha iniziato a spaccare tutto e ora non sappiamo dov'è... Ti abbiamo trovata io e Liam, avevi il telefono spento...- Parlò Erica.
-Oh... Cosa ho combinato!
Chiamai Niall al cellulare. Non rispose.

Niall's pov

Se mi avesse chiamato avrei risposto solo a lei. Ma quando lo fece, non diedi importanza al telefono pensando ai miei amici, palesemente preoccupati. Il panico e l'adrenalina si erano fusi e mi avevano portato quasi al delirio, a ciò che non ero. Avevo iniziato tirando calci e pugni al letto, poi ero corso fuori e in quel momento, in cui non sapevo dov'era, me l'ero vista brutta. I miei occhi si erano offuscati e dopo due ore in cui l'avevo cercata, non ne potevo più. Avevo sbagliato, non avevo alcun diritto di frugare tra i suoi ricordi. Tornai in albergo e la vidi correre verso di me. Inspirai profondamente il suo profumo e accarezzai i suoi capelli.
-Scusami Niall, non avrei dovuto reagire così...
-È tutto finito.- Sussurrai, le presi il viso tra le mani e la baciai. Per quanto la curiosità di scoprirla mi invadesse il cervello, mi era mancata in quelle due ore in cui era stata lontana da me. La paura di perderla ebbe la rivalsa su tutto, così mi autopromisi di non fare cazzate. Controvoglia, non le domandai niente e mi limitai a riaccompagnarla in camera. Quando le lacrime iniziarono a bagnarle il viso, gliene tirai via una e decisi di rischiare.
-Cosa ti è successo?
-N-niente... Sono solo in fuga. Non voglio più sapere niente del mio passato.
-Vuoi raccontare qualcosa?- Le parole uscirono spontanee, senza passare per il metal detector della mia mente.
-Ti andrebbe di ascoltare?- Fui sorpreso dalla sua implicita richiesta d'aiuto.
-Io sono qui per questo, ma soltanto se te la senti.
Intrecciò le sue dita con le mie e fui percorso da un brivido.

*Spazio autrice*

Eccomi qui con un altro capitolo. Spero vi piaccia e scusatemi se non ho pubblicato, ma ci sono state di mezzo le feste di Natale in cui non ci sono stata. Mi farò perdonare. Se volete lasciatemi un commento. A presto con il prossimo capitolo.

You've Got That One Thing~ Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora