Capitolo 14

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"C-cosa?" Balbettai incerta.
"Dobbiamo parlare Hailee." Rispose serio, troppo serio.
Annuii titubante e si sedette di fianco a me.
"Di cosa dovremmo parlare?" Chiesi.
"Volevo solo dirti che sono felice per te" disse con gli occhi lucidi.
Lo guardai confusa e lui ricominciò a parlare.
"So di te e Sammy, sono felice per te veramente. So che è stata dura ma sei riuscita ad andare avanti, sapevo ce l'avresti fatta.
Spero di trovare anche io qualcuno con cui dimenticarti un giorno, anche se non sarà così facile. Ma tu ci sei riuscita, è bello non vederti più piangere" disse fingendo un sorriso.
Il mio cuore batteva all'impazzata ma l'unica cosa che riuscii a dire fu: "grazie".
Sinceramente ci ero rimasta malissimo. Una merda, ecco come mi sentivo.
Non avevo dimenticato per niente Jack, e quando aveva detto di voler trovare un'altra persona mi si era spezzato il cuore.
Ora mia era tutto chiaro: non ci eravamo presi una pausa o qualcosa di simile, quella era una rottura definitiva. Niente più Jailee, come ci chiamava Lox.
Niente più serate passate davanti al televisore rannicchiati.
Niente più "ti amo".
Era tutto finito, tutto.
Jack si alzò ed uscii, probabilmente a fumare una sigaretta. Non fumava molto ma nell'ultimo periodo lo vedevo spesso uscire con il pacchetto in mano.
Sbuffai e mi rimisi le cuffiette.
Che situazione disastrosa.
A me piaceva Sammy ma sapere che con Jack era tutto finito mi straziava.
Eravamo stati insieme poco più di una settimana e mi sentivo abbastanza patetica, ma sembravano essere passati mesi.
Non volevo rinunciare a Jack ma tanto ormai lui aveva gettato la spugna.
Poco dopo arrivammo in aeroporto dove avremmo preso l'aereo per Atalanta, la tappa successiva sarebbe stata New York. Non vedevo l'ora!
Trovammo il gate e io presi le mie amiche da parte.
"Vi devo parlare" dissi una volta arrivate al bagno.
Mi guardarono con confuse ed io iniziai a raccontare tutto per filo e per segno.
"Cosa?!" Urlò Mads.
"Non ci posso credere! Ma quanto può essere stupido?! Io lo uccido, doveva riconquistarti non arrendersi così!" Disse isterica.
"Madison è... Okay, credo. Appoggio la sua decisione" dissi insicura.
"No Hailee, non è per niente okay" sbuffò.
"Uffa però! Io ci tenevo ai miei Jailee!" Si lamentò Mahogany.
"Si veramente" confermò Lyn.
Ridacchiai.
"Però mi ispira anche Sammy" aggiunse.
Madison e Aileen le lanciarono un'occhiata di fuoco.
"Mmh... A me non piace molto se devo essere sincera" disse Alison pensierosa.
"Quel sorrisetto da bravo ragazzo mi sa molto di falso" affermò.
Alzai gli occhi al cielo.
"Anche a me non è mai piaciuto" disse Madison.
"Oddio quanto siete noiose!" Mi lamentai.
Loro fecero spallucce.
Uscimmo da quel bagno e tornammo dagli altri.
"Io mi chiederò fino alla morte come mai voi ragazze dobbiate sempre andare in bagno in centomila!" Sbuffò Cameron provocando una risata generale.
Annunciarono il nostro volo e fummo 'costretti' a salire su una limousine che ci avrebbe portato all'aereo.
Non mi sarei mai abituata a questo stile di vita.
In Canada era tutto diverso, soprattutto nel mio paesino, non andavamo a molte feste dato che l'età media era tra i quaranta e i settant'anni.
Quando mi avevano detto che mi sarei dovuta trasferire un po' di paura l'avevo avuta, insomma, non capita tutti i giorni di andare a vivere a Los Angeles con altre quindici persone, di cui nove ragazzi. A risvegliarmi dai miei pensieri fu l'arrivo della "macchina" davanti all'aereo.
Era lo stesso della volta precedente.
Salimmo e ci accomodammo sui sedili di pelle.
Mi guardai intorno e non potei fare a meno di ammirare quel bellissimo gruppo.
Eravamo così uniti, nonostante ci fossimo conosciuti da poco meno di un mese.
Non riuscivo ancora a crederci, facevo parte di una famiglia bellissima, loro erano i fratelli che non avevo mai avuto.
Non erano per niente come me li aspettavo: arroganti, presuntuosi, superficiali... Erano tutto il contrario, apparte per il fatto che erano uno più idiota dell'altro, ma nessuno è perfetto...!
"Lily sei inquietante" disse Taylor notando il mio sguardo.
"Cretino!" Dissi abbracciandolo sotto lo sguardo confuso di tutti.
"Lily sei fatta per caso?" Mi chiese scrutandomi il viso.
"No è che... Sono felice, felice di tutto questo" dissi goffamente indicando il nostro gruppo.
"Aww" urlarono tutti buttandosi addosso al mio corpo fragile.
"Ragazzi mi state soffocando!" Urlai ridendo.
Loro si alzarono e subito dopo il comandante annunciò il decollo. Il mio sguardo cadette su Jack che parlava tranquillamente con carter.
Dopo la nostra chiacchierata, seppure ferita, mi sentivo un po' più leggera, come se mi su fosse un enorme peso.
Era una strana sensazione, anzi, molto, troppo strana.
Fino a poche ore prima mi sentivo in un certo senso distrutta ma era cambiato tutto. Ora mi sentivo più libera, però non sapevo cosa fare ugualmente.
Una parte di me mi urlava: torna da lui!Dai un lieto fine alla vostra storia!Mentre l'altra mi gridava: corri da Sammy e non lasciartelo scappare come hai fatto con Jack.
Non sapevo da che parte stare, in fondo però sapevo già la risposta a tutti questi dilemmi. Avevo solo tanta paura, paura di cadere in un'altra delusione con nome e cognome.
Sospirai e mi addormentai sprofondando nella poltrona.
"Hailee! Svegliati siamo arrivati!" Mi urlò Ali nell'orecchio.
"Alison Blair Evans. Levati subito o non risponderò delle mie azioni" dissi cercando di mantenere la calma.
"Tocca la mia fidanzata con un dito e ti trancio tutta la mano" mi disse Cameron avvicinandosi.
Aprii gli occhi di scatto.
"Tu provaci. Poi non ti lamentare se un giorno ti ritroverai senza l'organo riproduttivo" sputai acida.
Si sentii uno "wooo" da parte dei ragazzi.
Cam mi lanciò un'occhiataccia per poi risedersi sul sedile.
"Comunque perché mi hai svegliato? Non siamo atterrati" dissi.
"Lo so ma stavamo giocando ad obbligo e verità e mi hanno obbligata" disse facendo spallucce.
"Quanto manca?" Chiesi.
"Due ore" disse Matt.
"Cosa?! Ho dormito solo mezz'ora?!" Gridai.
Tutti ridacchiarono sotto i baffi.
"Ma brutti pezzi di merda! Non potevate farle fare qualcos'altro?! Se sto dormendo ci sarà un motivo! Fatevi due domande la prossima volta perché sono tre giorni che non chiudo occhio!" Dissi scocciata.
Si fecero subito seri.
Non mi dava fastidio il fatto che mi avessero svegliata ma il problema era che sapevano che ero stata malissimo per Jack e che alla fine dormire era l'unico modo per scrollarmi di dosso quelle preoccupazioni e paranoie che mi facevo.
Loro lo sapevano benissimo perché io mi confidavo con loro eppure facevano sti obblighi del cavolo.
Almeno lasciatemi dormire cazzo!
Mi aveva sempre dato fastidio la gente che non pensava prima di dire o fare qualcosa.
Lasciai perdere e mi rimisi a dormire.
Dopo circa un'ora e mezza mi svegliai da sola e successivamente atterrammo ad Atalanta.
La città era bellissima ma io non vedevo l'ora di andare tra gli altissimi grattaceli di New York. Era sempre stata una delle città che più preferivo.
Però dovevo ammettere che non ci avrei mai vissuto.
Era bella ma tra traffico, gentaglia, eventi... Non mi ispirava molto.
Preferivo di gran lunga Los Angeles, era grande anche lei ma era molto più vivibile, adatta a tutte le età e con un traffico sopportabile.
Gli unici aspetti negativi erano le gang ed il caldo opprimente.
Di gang per fortuna non ce n'erano tantissime, ma comunque c'erano e questo sicuramente non mi faceva sentire molto al sicuro.
Ma il mondo era quello, non si poteva di certo cambiare.
Bisognava solo farci l'abitudine.
Dopo aver ritirato i bagagli ci dirigemmo verso un nuovo pullman come al solito poco vistoso dato che aveva scritto sulla fiancata: MAGCON WORLD TOUR.
Era surreale il fatto che io stessi facendo un tour mondiale avendo solo fatto degli stupidi video su YouTube.
La vita a volte è decisamente imprevedibile.
L'interno del pullman era uguale a quello di San Francisco.
Il viaggio fino all'hotel non fu lungo e per fortuna non c'erano fan davanti all'albergo.
Non avevamo dato informazioni sui nostri hotel dopo San Francisco, dopotutto anche noi avevamo bisogno dei nostri spazi.
Adoravo i miei fan con tutta me stessa ma a volte erano leggermente esagerati.
Arrivammo in camera e mi spaparanzai sul letto. Poco dopo sentii un peso morto sulla mia povera schiena.
"Amica mia!" Urlò Alison prima di spezzarmi in due, non che fosse grassa, ma diciamo che la mia schiena non fosse così resistente.
"Ali levati mi fai male!" Gridai tra le risate.
"Arrivo!" Disse Aileen aggiungendosi al peso che gravava sulla mia povera schiena.
"Basta vi prego!" Mi lamentai.
Per fortuna dopo poco si alzarono restituendomi la facoltà di respirare.
"Me la pagherete" biascicai.
"Ma cosa vuoi vendicarti tu che non sai neanche aprire una bottiglietta d'acqua" sbuffò Ali.
"Ancora con questa storia? Ve l'ho detto mille volte: le bottigliette di plastica sono degli inganni! Prima tu compri la bottiglietta, poi per aprirla ti sfracelli le mani, quando alla fine riesci ad aprirla esce tutta l'acqua e tu sei costretta a comprarne un'altra" spiegai per la ventesima volta.
Queste non capiscono niente! È così ovvio! Mi dissi.
"Se lo dici tu" disse Aileen alzando gli occhi al cielo.
"Voi non credeteci! Poi tra trent'anni quando non avrete più un soldo a causa delle bottiglie comprate in più, non ditemi che non vi avevo avvisato" dissi.
"Tu hai seri problemi" constatò Alison.
Feci spallucce e mi sdraiai di nuovo sul letto.
Ero stanchissima, perciò dopo due secondi stavo già dormendo come un sasso.
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SCUSATEE! So che sono stra in ritardo ma sono in montagna senza uno straccio di wifi! Vabbè lasciamo stare... Hailee ci sta finalmente mettendo una pietra sopra? È pronta a dimenticare Jack? Si metterà con Sammy? Bohh! Scusate ancora!
-Chop01 💖😈

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