Un mese dopo.
Era passato un mese dall'aggressione ed ancora non eravamo riusciti a scoprire chi fosse stato a pagare le guardie per attaccarci.
Il tour stava procedendo bene, e ormai il rapporto che si era instaurato tra noi, "le nuove arrivate", e gli altri, era diventato fortissimo, eravamo una famiglia ormai.
Ognuno di loro era di fondamentale importanza per me.
Le tappe in America erano finite e diamine, stavo fremendo dalla voglia di andare a Milano per gli EMAs, essere stata nominata per Best Female e Best New mi sembrava assurdo, probabilmente non avremmo vinto però era comunque una grande soddisfazione.
Mia madre non aveva fatto che seguirci per tutto il tempo durante il tour e quando facemmo la tappa a Victoria si rassegnò e restò lì.
Avevo notato che teneva sempre un occhio su Jack e me, forse più su Jack, era palese che avesse paura per me ma sapevo che dopotutto non le dispiaceva come ragazzo.
Per quanto riguarda la costola, era guarita anche se non avevo potuto partecipare ad alcune date.Ci trovavamo a Los Angeles sull'aereo diretto a Milano, c'eravamo quasi tutti, mancavano solo Aaron, Carter, Tay, JackJ e Matt che non erano stati nominati. All'evento ci sarebbero stati tutti i più grandi della musica ed il cuore quasi mi esplodeva solo al pensiero.
Anche Justin ci sarebbe stato e questo rendeva molto nervosa Lyn che si stava torturando le mani da quando eravamo saliti sull'aereo.
Bart era riuscito a trovarci dei posti in business class perciò sapevo che avrei passato un volo tranquillo.
"Lyn calmati" dissi alla ragazza di fianco a me.
"Sono calma, calmissima, Justin ci sarà passato su no? Io l'ho fatto, acqua passata, ora sono super single. Tra quanto si decolla?" Chiese velocemente.
Scoppiai a ridere, era chiaro che Justin fosse ancora una ferita aperta per lei, non la biasimavo.
"Cosa ridi?" Chiese girandosi di scatto.
"Niente niente" dissi trattenendo una risata.
Mi guardai intorno, l'aereo era grande, molto grande.
Il corridoio era formato da quattro file di sedili, due centrali e due ai lati.
Io e Lyn stavamo in mezzo mentre alla mia sinistra, oltre il corridoio, c'era Nash e alla destra di Caitlyn c'era uno sconosciuto.
Jack era un po' di sedili avanti perciò mi era difficile vederlo.
Un paio di hostess giravano per i posti con un vassoio di bevande, entrambe slanciate, perfettamente vestite e truccate con un sorriso più finto delle unghie di Mads.
"Desidera qualcosa signorina?" Mi chiese cordialmente una delle due.
"Un po' d'acqua per favore" chiesi sorridendole.
Lei annuii e si piegò per porgermelo, nel movimento notai Nash fissarle il fondo schiena esultando in silenzio e facendo smorfie a Shawn che rideva seduto al posto davanti al mio.
Sbuffai e sorseggiai la mia acqua.
Dopo una ventina di minuti l'aereo decollò, finalmente.
Mi aspettavano dodici lunghe ore, reclinai il sedile fino a sdraiarmi, presi le cuffie ed iniziai ad ascoltare un po' di musica fino a quando non caddi in un sonno profondo.
***
"Sveglia bella addormentata" Mi sussurrò una voce a me ben nota.
"Siamo arrivati?" Chiesi con voce impastata.
"No mancano ancora sette ore in realtà"
Aprii gli occhi e lanciai un'occhiataccia al ragazzo che si trovava a dieci centimetri dalla mia faccia.
Lo osservai bene: occhi castani e profondi, mascella pronunciata, faccia abbronzata e sorriso mozzafiato. Il ragazzo perfetto, se non fosse per la sua voglia di darmi fastidio ogni minuto.
Mugugnai qualche insulto e poi mi alzai per raggiungere il bagno.
Quando mi alzai ebbi un attimo di instabilità ma Jack, stranamente, mi prese prima che precipitassi addosso ad uno dei passeggeri che, tra l'altro, stava russando peggio di una mucca in calore.
"Grazie Romeo, ora però lasciami" dissi scrollandomi le sue braccia di dosso.
Lo sentii ridacchiare. Proseguii la mia 'gita' e raggiunsi la meta senza troppi disagi.
Il bagno era più grande di quanto mi aspettassi, il pavimento era di pietra così come il lavandino, per quanto riguarda il WC era posizionato di fianco ad un'enorme doccia di vetro. Quando entrai notai che il ragazzo dietro di me mi aveva seguito chiudendo la porta dietro di sè.
"Ehi, ma che-" non feci in tempo a finire la frase che mi trovai le sue labbra stampate sulle mie.
Jack allacciò le sue braccia sulla mia vita ed io posizionai le mie fra i suoi capelli.
Il bacio diventò sempre più appassionato ed in poco tempo mi ritrovai seduta sul lavandino con le gambe attorno al bacino di Jack e le labbra di quest'ultimo attaccate al mio collo.
La situazione stava prendendo una piega decisamente sbagliata, insomma, nel bagno dell'aereo proprio no.
Misi una mano sul petto di Jack e lo allontanai un po'.
"No" dissi abbassando lo sguardo.
"Cosa?" Chiese lui confuso.
"Non qui. Non mi sembra il caso" dissi con voce ferma.
"Che palle" disse sbuffando.
"Come?" Chiesi strabuzzando gli occhi.
"Non facciamo mai niente! Mi sembra di stare con una suora!" Disse di getto.
"Se volevi una bambola gonfiabile bastava comprarla Jack perché io non lo sono. Ok, hai ragione sei un maschio in piena crisi ormonale ma questo non vuol dire che io debba soddisfarti come una zoccola al tuo servizio!" Dissi cercando di mantenere la calma.
"Non sto dicendo che dobbiamo iniziare a farlo come due ricci ogni giorno e ogni notte, dico solo che mi piacerebbe avere un rapporto un po' più intimo" ribattè guardandomi negli occhi.
Non ero molo arrabbiata, perché comunque era vero, il nostro rapporto non era per niente intimo come invece avrebbe dovuto essere, ma in ogni caso non era quello il modo per risolvere la cosa.
"Sì ma un rapporto intimo si può avere anche senza fare sesso in un bagno di un aereo!" Protestai.
"Non conta dove ma con chi" disse con tono sempre più scocciato.
"Beh per me conta anche il dove" dissi alzando il tono di un ottava.
"Bene allora la prossima volta prenoterò una camera d'albergo a cinque stelle su un isola deserta, o anche quello non sarebbe abbastanza?" Chiese retorico con tono di sfida.
"Non posso veramente credere che stiamo litigando per una cosa del genere!" Sbottai scendendo dal lavandino.
"Non stiamo litigando, abbiamo semplicemente idee diverse" disse scrollando le spalle.
"Si probabilmente è colpa mia, anche Jason la pensava come te, se l'avessi ascoltato probabilmente non mi avrebbe tradito" dissi distogliendo lo sguardo.
"Sei seria Hailee? Mi stai davvero comparando al tuo ex? Ti ho detto mille volte che non ti farei mai una cosa simile e tu ora fai supposizioni solo perché vorrei stare di più con la ragazza che amo? Io non ho parole" disse uscendo dal bagno. Rimasi immobile.
Avevo il sangue che mi ribolliva nelle vene ma allo stesso tempo sapevo che aveva ragione; in ogni caso il mio orgoglio era come sempre alle stelle e non avevo intenzione di corrergli dietro come una stupida.
Uscii anche io dal bagno e mi diressi al mio posto.
Lyn e Nash stavano ancora dormendo e decisi di seguire il loro esempio.
In poco tempo mi addormentai con un grosso peso sullo stomaco.
Cos'era appena successo?
Ero veramente riuscita a rovinare il nostro rapporto per una ragione che alla fin fine io appoggiavo?
Ero un disastro, noi due insieme lo eravamo.
***
"Signorina, stiamo per atterrare a Milano. Potrebbe allacciarsi la cintura e alzare il sedile?" Chiese cortesemente la hostess, aprii gli occhi a velocità bradipo e feci come mi aveva chiesto.
Non ero mai stata in Italia e l'idea mi entusiasmava tantissimo!!
Il finestrino era lontano da me perciò non riuscii a scorgere nemmeno un frammento della città.
L'atterraggio richiese mezz'ora, date le dimensioni dell'aereo, e l'entrata in aeroporto altrettanto tempo.
Io e gli altri ci ritrovammo tutti al ritiro delle valige che per fortuna non richiese più di un quarto d'ora.
Dall'arrivo in aeroporto non avevo ancora parlato con Jack e nemmeno avevo incrociato il suo sguardo.
"Che succede fra te e Jack?" Mi chiese Ali affiancandomi.
"Eh?" Chiesi.
"Dai su, non mentire. Di solito state appiccicati come cozze e ora non vi guardate nemmeno" disse alzando gli occhi al cielo.
"Abbiamo avuto una piccola discussione" spiegai afferrando la mia valigia.
"La signorina Hailee Mason?" Mi chiese un uomo sulla cinquantina avvicinandosi, aveva un accento strano, capelli brizzolati e ordinati, indossava giacca e cravatta e reggeva un cartello con scritto: Gruppo Bordelon.
"Si sono io" dissi stringendogli la mano.
"Molto piacere, sono Marco Bagnai, sarò il vostro autista durante la vostra permanenza a Milano" affermò con un grande sorriso.
"Siete undici se non sbaglio"
"Si, gli altri stanno arrivando" dissi girandomi.
I ragazzi avevano già ritirato le valige mentre le ragazze le stavano ancora aspettando.
In quel momento presi a fissare Jack, stava parlando animatamente con Cam, probabilmente si stavano raccontando battutine deficienti come erano soliti a fare.
Entrambi erano davvero belli, Cameron si era tinto le punte di biondo e questo lo rendeva ancora più figo. Non avevo problemi ad ammettere che Cameron era più bello di Jack, io non ero innamorata di lui solo per il suo aspetto fisico ed in ogni caso rimaneva un fregno da paura.
Ad un certo punto li notai entrambi fissarmi, cazzo. Si erano accorti che mi ero praticamente incantata.
Entrambi scoppiarono in una risata fragorosa mentre io mi tinsi di rosso.
Finalmente tutti presero la propria valigia e ci dirigemmo all'esterno.
L'autista però prima di uscire si fermò di scatto.
"Vi avverto, là fuori è pieno di ragazzine e paparazzi, le macchine non sono molto distanti ma siete in tanti perciò cercate di stare tutti uniti" affermò con espressione preoccupata.
Sentii una mano afferrare la mia e quando alzai lo sguardo vidi Jack sorridermi dolcemente.
"Non lasciarmi la mano, mi raccomando" disse guardandomi dall'alto.
Annuii e tornai a guardare avanti.
Le porte si aprirono rivelando una folla ammassata e schiacciata contro delle transenne. Mi sentii male per loro.
In prima fila c'erano molte ragazzine, come aveva detto Marco, che allungavano il cellulare per fare una foto.
Sapevo come si sentivano, anche io ero stata una di loro qualche anno prima.
Mi staccai dalla presa ferrea di Jack e con la mia valigia mi avvicinai alle ragazze che urlavano a squarciagola i nostri nomi.
"Hailee ti prego una foto!" Urlò una.
Mi fermai, e feci ciò che mi aveva chiesto. Vidi gli altri seguire il mio esempio.
Oltre alle ragazze c'erano alcuni giornalisti che urlavano domande, soprattutto a Cam che era stato scelto come testimonial di Calvin Klein.
C'era veramente un casino bestiale.
Dopo dieci minuti passati a fare foto ci staccammo dalla massa per raggiungere le macchine.
Era stato abbastanza stancante ma mi piaceva sapere che c'era gente che teneva a noi in quel modo.
Arrivati al parcheggio ci aspettavano due pulmini ed un altro autista, questo era più giovane del primo e portava un auricolare all'orecchio. Disse qualcosa in italiano e poi si rivolse a noi: "Ben arrivati! Io sono il vostro secondo autista, com'è andato il viaggio?" Chiese con un sorriso.
"Bene grazie!" Rispondemmo in coro.
Ci dividemmo in due gruppi e salimmo sul suv.
L'interno del veicolo aveva un forte odore di pelle e di pulito, avevamo sette posti a disposizione.
Con me c'erano Mads, Ali, Cameron, Jack e Shawn.
Gli altri stavano sull'altra auto.
Durante il viaggio parlammo con l'autista (Marco) di Milano e delle giornate che ci aspettavano.
Saremmo stati quattro giorni in città e la nostra agenda era piena eccetto per quel giorno.
"Andiamo al duomo!" Dissi entusiasta.
"No! Io voglio stare in albergo" si lamentò Cam.
"Mi fai schifo Cameron, questo è il nostro unico giorno libero e tu vuoi stare in albergo?" Protestò Alison.
"Smettetela di discutere! Chi vuole esce e chi non vuole sta in albergo!" Disse Mads.
"Sono d'accordo" affermò Shawn.
"Ragazzi una volta arrivati potrete fare qualsiasi cosa, l'importante è che me lo facciate sapere nel caso voleste un passaggio!" Disse Marco.
"Grazie mille" dicemmo.
Dopo una mezz'oretta arrivammo finalmente in albergo.
Era situato vicino al duomo per fortuna non c'era ancora nessuno davanti.
"Benvenuti al Park Hyatt!" Ci accolse l'usciere.
Una donna mora sulla quarantina uscì dalle porte girevoli dirigendosi verso di noi.
In mano aveva un telefono e indossava un vestitino a righe. Sembrava molto nervosa.
"Buongiorno ragazzi, io sono la vice direttrice. Organizzerò io le vostre uscite durante la permanenza" affermò, aveva un forte accento britannico, non era certamente italiana.
"In che senso 'organizzerà le nostre uscite'?" Chiese Jack leggermente scocciato.
"Beh deciderò io quando potrete uscire o meno" disse la donna scrollando le spalle.
"Come scusi? Cosa siamo? Carcerati?" Chiesi infastidita.
Lei non rispose e ci condusse nella hall, già la odiavo.
L'albergo era bello da morire, all'ingresso c'era un enorme cupola di vetro, rimasi incantata.
"Da questa parte signorina" disse l'arpia svegliandomi dal mio stato di trance.
"Brutta deficiente stai zitta o giuro che ti taglio la lingua e la do in pasto ai cani" sussurrai trascinando la valigia verso l'ascensore.
Sentii Shawn ridacchiare al mio fianco.
"Se scappassimo?" Mi chiese sussurrando a sua volta.
"Ci sto" affermai.
"Vengo anche io" disse Ali raggiungendoci.
Ridacchiai in silenzio, sarebbe stato un pomeriggio interessante.
Qualche ora dopo
Avevamo pranzato da poco più di un' ora e ci trovavamo tutti in camera di Nash per cercare di escogitare un piano per la fuga.
Alla fine anche Cameron aveva deciso di uscire dopo tutte le suppliche della sua ragazza, Ali sapeva essere molto persuasiva.
"Allora, dobbiamo stare molto attenti, la porta principale è inaccessibile, ci sono le guardie" affermò Aileen indicando la mappa dell'hotel.
"E quelle laterali?" Chiesi sedendomi sul letto di fianco a Clary e Nash.
"Quelle sono accessibili però si trovano al ristorante quindi non passeremmo inosservati" rispose lei.
"Ci sono quelle del personale!" Esclamò Jack.
"Dobbiamo passare dalle cucine però" obbiettò Mads.
"E se ci dividessimo?" Proposi.
"Io, Mads,Clary e Nash passiamo dalla porta principale cercando di non farci notare. Jack, Cam e Shawn passano dall'uscita del ristorante dicendo che vogliono uscire a fumare e Lyn, Mahogany, Aileen e Alison invece passeranno dalle cucine dicendo di avere fame o robe del genere" spiegai.
"Ma io non fumo!" Protestò Shawn.
"Lo so, lo so! Era per dire. Dobbiamo tutti inventarci delle scuse plausibili.
"Scusate ma il tuo gruppo come farà a passare inosservato?" Mi chiese Cam.
"Beh ci travestiremo, chiaro" dissi scrollando le spalle.
"E se ci beccano?" Chiese Lyn.
"Amen, non possono fare molto." Rispose Nash.
"Quindi? Procediamo?" Chiesi elettrizzata.
"Facciamo vedere di che pasta siamo fatti!" Urlò Lox.
Io ed il mio gruppo ci radunammo nella mia stanza per cercare qualcosa da metterci addosso.
Discutemmo a lungo e alla fine decidemmo di vestirci normalmente, non aveva senso travestirsi, avremmo solo attirato di più l'attenzione perciò prendemmo degli occhiali da sole, alzammo il cappuccio e scendemmo al piano terra.
"Via libera!" Sussurrò Clary.
Uscimmo dall'ascensore nel modo più disinvolto possibile.
Raggiungemmo la porta girevole senza troppi problemi, ora non dovevamo essere beccati dalle due guardie che si guardavano in giro alla ricerca di paparazzi o fans.
"Ok ragazzi, o la va o la spacca" dissi attraversando la porta.
Abbassai la testa e scesi velocemente i gradini con gli altri che mi seguivano.
"Ehi!!" Urlò una delle guardie.
"Correte!" Urlò Nash, seguimmo tutti il suo consiglio ed iniziammo a sfrecciare fra la gente che passeggiava.
"Scusi!" Urlai ad una signora che avevo urtato, questa mi iniziò ad urlare insulti in italiano.
Scoppiai a ridere, era così eccitante!!
Dopo qualche minuto di corsa eravamo riusciti a seminare i due.
"Fiuu!! Che fortuna pensavo che-" mi bloccai appena alzai lo sguardo: un'enorme cattedrale si innalzava sopra di noi.
"Wow" esclamò Clary.
"Già" disse Mads.
Restammo ad osservare la chiesa per quelle che sembravano ore finché non mi squillò il telefono.
Chiamata da: Bae <3
Il cuore smise di battere per un secondo, risposi subito.
"Ehi!" Esclamai.
"Elle, ce l'abbiamo fatta! Dove siete?" Chiese, ridacchiai risentendo quel soprannome.
"Al duomo!" Risposi guardandomi intorno.
Centinaia di persone che camminavano, chi con buste piene di vestiti, chi con una valigetta da lavoro.
"Anche noi! Voi dove esattamente?"
"Siamo nella galleria, quella che parte da dove c'è l'hotel" risposi.
"Aspetta... Ok! Ti vedo! Arriviamo subito" disse attaccando.
Il suo tono era normalissimo come se non fosse successo nulla, ciò mi sollevava ma al tempo stesso mi scocciava, il discorso che avevamo fatto era abbastanza serio e non l'avevamo nemmeno concluso. Dovevamo parlare, magari più tardi.
"Eccoci!" Esclamò Shawn raggiungendoci insieme agli altri.
"Dobbiamo chiamare Alison!" Disse Cam. Lo guardai torva.
"E gli altri, ovvio" aggiunse arrossendo leggermente.
Vidi Jack ridacchiare.
"Li chiamo io!" Disse Clary allontanandosi con il cellulare.
"Che facciamo?" Chiese Mads.
"Beh il duomo l'abbiamo visto, facciamo un giro nei paraggi, qua vicino ci dovrebbe essere la via dei negozi di lusso, com'è che si chiamava...?" Chiese Jack.
"Via Monte qualcosa credo..." Risposi.
"Ah sì! Via Monte Napoleone!! Justin sta lì in albergo mi pare" esclamò Mads. "L'ho sentito l'altra sera" aggiunse.
"Meglio non dirlo a Lyn" dissi ridacchiando.
"Stanno arrivando, mi hanno detto che hanno avuto dei problemi con la vice direttrice ma che Lyn ha fatto una sceneggiata e lei ha ceduto" spiegò Clary mettendosi il telefono in tasca.
Annuimmo ed iniziammo a fare programmi per il pomeriggio.
Dopo circa dieci minuti ci raggiunsero le altre.
"Quella vecchia schifosa, stava per chiamare la sicurezza!" Gracchiò Caitlyn scatenando piccole risatine.
"Abbiamo deciso di andare in Via Monte Napoleone" annunciò Madison.
"Si!!" Dissero Lyn e Lox in coro.
"Ma dobbiamo proprio?" Chiese Ali sbuffando.
"Non fare storie tu che mi hai costretto ad uscire!" Disse Cam posandole un braccio attorno alle spalle.
"Si ma io non ho voglia di andare a fare shopping" spiegò lei.
"Vabbè dai Ali, ho sentito che oltre ad essere una strada di negozi è anche molto bella a livello di struttura" affermò Ay.
"Aileen passione turista" ridacchiò Shawn guadagnandosi un'occhiataccia dalla diretta interessata.
"Vabbè, andiamo?" Chiese Jack.
Annuimmo.
"Qualcuno sa come arrivarci?" Chiese preoccupato Nash.
"Io!" Esclamò Madison.
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The Magcon girls
FanfictionHailee,caitlyn,Alison,aileen e clarissa sono migliori amiche e possiedono un canale YouTube insieme. Cosa succederà quando saranno le invitate a un evento per soli youtubers e li sarà fatta una proposta che le lascerà a bocca aperta? Ma soprattutto...