Capitolo 18

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Il nostro piccolo momento di "intimità" venne interrotto dal bussare insistente sulla porta. Mi staccai lentamente dal suo abbraccio, ignorando le piccole fitte che quel gesto mi procurava al ventre.
"Hailee, Jack, siete lì dentro vero? Non entro solo perché ho paura di... Trovarvi in... Ecco... Posizioni... Vabbè avete capito" disse Alison fuori dalla porta.
Io e Jack ci guardammo è scoppiammo in una risata fragorosa.
"Ali togliti, chissene frega se stanno facendo sesso, fammi entrare!" Sbraitò la voce di Lyn che mi fece ridere ancora più forte.
Peccato che la risata cessò appena una fitta pungente mi trafisse il costato.
"Ah" mi lamentai mentre la porta si apriva.
"Uuh! Che spavento pensavo seriamente che steste facendo sesso!!" Gracchiò Lyn, cambiò totalmente espressione quando notò la mia faccia piena di lividi e la mascella contratta dal dolore.
Subito Jack si protese verso di me, così come Lyn ed Ali, che entrò subito dopo.
"Cos'hai?" Chiese lui preoccupato.
"La c-costola" balbettai trattenendo il fiato.
Sentivo come una lama inficcata nel costato, come se mi stessero strappando via un pezzo di carne.
Jack mi sollevò la maglia delicatamente e trattenne il fiato quando vide cosa stava sotto, io non osai guardare.
Lyn ed Alison se ne stavano zitte con gli occhi spalancati e pieni di lacrime.
Cedetti e guardai il punto del mio ventre che stavano osservando.
Mi spaventai anche io alla vista di quella macchia violacea che si estendeva per quasi tutto il torace, ai lati c'erano vari taglietti ed uno più grosso proprio sotto l'ombelico. Faceva abbastanza impressione ma la cosa più brutta era il dolore che mi procurava.
Non ero più tanto sicura di non essermi rotta niente. Eppure quando avevo abbracciato Jack il dolore non era così forte.
"Andate a chiamare qualcuno" disse Jack con tono autoritario.
"Ma-" cercò di dire Ali.
"Ora!" Tuonò lui senza staccare gli occhi dalla mia pancia.
Le ragazze uscirono senza proferire parola.
"Resisti piccola" mi disse stringendomi la mano.
"Non sto mica morendo" dissi strozzando una risata che mi provocò milioni di piccole fitte, una smorfia di dolore fece capolino sul mio viso.
"Non fare la simpatica Hailee, è una cosa seria. Non voglio rischiare di non perderti, te l'ho già detto" disse guardandomi negli occhi e facendomi quasi dimenticare il dolore.
Poco dopo nella stanza entrarono tutti i ragazzi con espressioni preoccupate seguiti da due paramedici che trasportavano una barella.
Essi si diressero verso di me velocemente.
"Dove ti fa male?" Chiese il primo, era sulla trentina ed aveva degli occhi verdi in risalto con i capelli che erano invece scuri.
"Qui" dissi alzandomi nuovamente la maglietta che Jack aveva tirato giù quando aveva notato che i paramedici erano entrami maschi.
L'uomo tramutò la sua espressione da quasi indifferente a preoccupata.
"Porta qui la barella Sam" disse all'altro ragazzo che era molto più giovane, probabilmente un tirocinante.
Lui si affrettò a seguire gli ordini.
"Che succede?" Chiese Jack che non aveva smesso di stringermi la mano per un momento.
"Niente di troppo grave ma ha una costola incrinata e dal livido direi anche quasi fratturata, ha bisogno di cure ospedaliere, altrimenti la costola rotta potrebbe danneggiare qualche organo interno e a quel punto non sarebbe più così poco grave" spiegò il medico avvicinando la barella al divanetto.
Jack annuii.
Mi diedi uno sguardo attorno, tutti avevano espressioni preoccupate ed atterrite.
Avrei voluto rassicurarli, dir loro di non preoccuparsi, ma in quel momento le forze mi mancavano.
Con l'aiuto di Jack i paramedici mi adagiarono sulla barella e successivamente mi trasportarono fuori dall'edificio con Jack che non ne volle sapere di staccare la sua mano dalla mia.
Mi guardava in un modo che non avrei nemmeno saputo definire, triste? Compiaciuto? Non lo sapevo nemmeno io.
Quello che trovai fuori mi fece balzare il cuore al petto.
Migliaia di fan erano all'esterno dell'edificio che cantavano Be Alright di Justin.
Mi salirono le lacrime agli occhi.
"Jack" lo richiamai.
"Dimmi"
"Di loro che li amo" dissi con voce roca.
"Ha detto che vi ama" urlò alla folla.
Grida ed applausi mi colpirono le orecchie e un'ondata di gioia mi travolse.
Non potevo chiedere di meglio, certo un po' di salute in quel momento non avrebbe guastato però ne valeva la pena.
Ne sarebbe sempre valsa la pena.
I medici mi caricarono sull'ambulanza e Jack salii con me dato che anche lui avrebbe dovuto subire dei controlli.
Nel tragitto mi posarono una mascherina sul viso, subito dopo caddi in un sonno profondo.
JACK'S POV
La guardavo dormire con quell'espressione così calma che contrastava con il livido che le macchiava lo zigomo destro ed il labbro spaccato.
Non riuscivo a vederla così, non si meritava tutto ciò. Avrei ucciso quei bastardi se avessi rivisto quelle facce di merda.
Presto arrivammo all'ospedale. Scendemmo dall'ambulanza ed alcuni medici si avvicinarono a noi.
"Josh, porta il signorino al pronto soccorso, gli altri con me, prenotate la sala operatoria" disse il medico che ci aveva accompagnato fin là.
"Starà bene?" Chiesi con il cuore che minacciava di scoppiarmi nel petto.
"Non ti preoccupare" disse lui quasi dolcemente, quasi.
"Vieni con me" disse un ragazzo sulla ventina, tirocinante immaginai.
Annuii e lo seguii dentro all'ospedale, quando arrivammo al pronto soccorso mi fece sedere su un lettino e mi disinfettò le ferite.
"Okay! Finito!" Sospirò mettendo l'ultima garza.
"Grazie" risposi freddamente.
Non riuscivo a pensare ad altro che a lei.
Dovevo sapere se stesse bene.
Uscii dal reparto e chiedendo ad alcune infermiere trovai la sala d'attesa del reparto di chirurgia, dentro c'erano già tutti i ragazzi e si erano aggiunti anche Sammy, Kian, Andrea, Jc, Skate, Grayson ed Ethan.
Appena mi notarono vennero tutti verso di me a chiedermi notizie, tutti eccetto Sammy che restò in disparte lanciandomi occhiate fugaci, avrei voluto tempestare pure lui di botte, aveva provato a togliermi la mia Elle.
Ci sedemmo in silenzio ed ogni minuto che passava pensavo a come sarebbe stato se l'avessi persa, okay, era un intervento facile ma la sua vita era nelle mani di quei medici comunque.
Iniziai a torturarmi le mani, passarono secondi, minuti, ore e poi finalmente un uomo con il camice bianco si diresse nella nostra direzione.
"Voi siete gli amici della signorina Mason?" Chiese una volta che ci ebbe raggiunti.
Ognuno di noi iniziò a fare domande a raffica.
"Come sta?"
"La prego mi dica che ce l'ha fatta"
"Come è andato l'intervento?"
"Possiamo vederla?"
Il dottore fece un sorriso striminzito.
"Calmi ragazzi, la vostra amica sta bene, la potete vedere uno o due alla volta però, ha bisogno di riposo" disse.
"Vai tu Jack" disse Caitlyn sorridendomi stanca, anche lei aveva passato ore su queste scomode sedie a preoccuparsi.
Non mi sembrava fosse giusto anche se volevo vedere Hailee più di ogni altra cosa al mondo.
"Ma-" provai a dire.
"Vai Jack, Lyn ha ragione, se andasse uno di noi non smetterebbe di chiedere dove sei" disse Taylor ridacchiando.
Sorrisi e mi alzai.
HAILEE'S POV
Mi svegliai sentendo la testa girare, troppi anestetici e antidolorifici.
Mi guardai intorno e notai di essere attaccata a molte flebo, che cosa disgustosa.
Feci una smorfia.
La porta si aprì e alle spalle del medico notai Jack, mi si aprì un sorriso enorme.
"Vi lascio soli" disse l'uomo uscendo.
"Elle..." Disse avvicinandosi.
"Smettila di chiamarmi così!" Mi lamentai ridacchiando.
"Mai" disse afferrando una sedia e posandola di fianco al letto.
Feci per mettermi seduta ma una fitta mi colpì il torace e rinunciai.
"Non sforzarti troppo" disse prendendomi la mano.
"Come stai?" Chiesi notando il suo viso stanco.
"Come se avessi aspettato per ore su una sedia scomoda."
"Mi dispiace" dissi abbassando lo sguardo.
"Ehi" disse afferrandomi il mento.
"Tu non hai fatto niente" aggiunse.
"Ti amo" dissi stringendogli la mano.
"Anche io" disse avvicinandosi.
Le nostre labbra si scontrarono in un bacio pieno di tensione e dolcezza.
Non aspettavo altro da ore.
La porta si aprì di scatto facendoci staccare bruscamente, entrarono Clary ed Aileen.
"Jack fila!" Disse Clary sventolando la mano.
"È il nostro turno" aggiunse Aileen.
Jack sbuffò sonoramente facendomi ridere.
"Ci vediamo dopo" borbottò prima di stamparmi un bacio.
"Me la pagherete" aggiunse guardando male le due ragazze prima di uscire.
"Come stai?" Chiese Aileen sedendosi sulla sedia.
"Sono stata meglio" risposi.
"Abbiamo una cosa per te!" Disse Clary iniziando a frugare nella borsa.
"Tadan!" Esclamò porgendomi il mio cellulare.
"Che dio ti benedica!" Dissi prendendolo.
Lo sbloccai e notai migliaia di notifiche, una però mi fece raggelare il sangue, persi un battito.
*Piaciuta la sorpresina? Non dirmi che non ti avevo avvisato*
Oh cazzo.
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BOOOM! Sono tornataaaa! Spero come al solito che questo capitolo vi piacciaaaa! Le cose si fanno interessanti e anche un po' inquietanti... Chi avrà mandato il messaggio? Qualcuno di vicino a Hailee o no? Chi lo saaaaa! Lo scoprirete solo leggendoooo!
Vi amo fammmm!!!
-Chop01 😈💖

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