Prologo.

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Sono Harry Styles e ho 18 anni.
Ho lasciato Londra per vari motivi.
Forse per alcune delusioni, forse perché i miei genitori mi odiano, forse perché non vengo accettato dalla società o forse perché sono gay. Opto per tutti i motivi.

Gay: per la società è sinonimo di sfigato, perdente, debole, strano. Ma io non sono così, sono un semplicissimo ragazzo che ama ragazzi dello stesso sesso.
Ho fatto coming out quando avevo 16 anni, e non pensavo che avrebbe portato tutti questi maledetti disastri. Sono stato picchiato, insultato e disprezzato. Ma la cosa che mi ha lacerato completamente il cuore, è stato scoprire che il migliore amico ha preferito abbandonarmi e per non bastare, aveva iniziato a picchiarmi. Per tanto tempo sono stato vittima del mio migliore amico. Il mio dolore non lo auguro a nessuno. Era un dolore che riuscivo a percepire in fondo. Che ti penetra dentro al cuore e non ti lascia più. Riuscivo a sentire il rumore del mio cuore, oramai spezzato.

Il dolore mentale è meno drammatico del dolore fisico, ma è più comune e anche più difficile da sopportare. Il tentativo di nascondere i miei frequenti dolori mentali ne ha aumentato il peso: è più facile dire "Il mio dente fa male" che dire "Il mio cuore è spezzato." giusto?

Ho passato le pene dell'inferno.
Desideravo solo morire.
La mia non si poteva chiamare vita.
Sapevo che i miei genitori fossero sempre stati omofobi, ma non pensavo così tanto da iscrivermi a un college di Cambridge, cacciandomi praticamente casa.
"Harry, che tu voglia o no, te ne devi andare da questa casa, abbiamo aspettato i tuoi 18 anni e ti abbiamo iscritto a un college prestigioso di Cambridge, ti spediremo ogni mese dei soldi, basta che non ti fai più vedere" così mi avevano "salutato" i miei genitori già con le valige pronte.
Ma io ero contento. Le mie cadute sono state occasioni di crescita. Incominciai anche a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci. Avrei iniziato finalmente una vita. Sarei scappato da tutti e da tutto. Avevo versato troppe lacrime, e forse anche sangue.

Adesso basta.

Ho bisogno di riprendermi quella luce dentro me che hai rubato
Adesso sono un guerriero
Adesso ho la pelle spessa
Sono un guerriero
Sono più forte che mai
E la mia armatura, è fatta di acciaio, non puoi toccarmi
Sono un guerriero
E non potrai mai ferirmi di nuovo.

-Spazio autrice-

Hey gentee!!! Io sono Valeria e questo è il prologo di Destiny. 😊
Ci tengo a precisare che questa è la prima storia che scrivo, per questo non sarà un capolavoro.
I capitoli saranno molto più lunghi, questo era solo un assaggio.

Se i capitoli sono di vostro gradimento, lasciate un voto!! 
Grazie. 😻

Un abbraccio, Valeria.


Destiny ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora