Erano poche le persone che amavano veramente. Più conoscevano il mondo, più ne erano delusi, ed ogni giorno veniva confermata la loro opinione sull'incoerenza del carattere umano.
Harry e Louis erano circondati dall'odio e dalla sofferenza.
Avrebber...
Dopo quella piccola discussione andammo a dormire. Quella notte, avevo dormito io fra le braccia di louis. Inizialmente ci davamo le spalle, ma quando si accorse che stavo piangendo, mi attirò a sé. Avevo solo bisogno di passare del tempo insieme a lui. Stavamo trascurando la nostra relazione e non dedicavamo molto tempo alla nostra vita privata. Non mi andava bene.
Non sapevo mai quanto ero forte, finché esserlo era l'unica scelta che avevo.
Avevamo deciso di passare tutta la giornata insieme. Volevamo rischiare, di stan in quel momento non ce ne importava nulla. I ragazzi come scusa gli avrebbero detto che saremmo rimasti nella stanza tutta la giornata, stava a lui pensare cosa avremmo fatto.
Stavamo al centro commerciale, in città. Volevamo passare una giornata come due fidanzati normali e nessuno ce lo avrebbe impedito.
"Harry siediti qui. Vado a provare questi skinny"
Annuii e mi sedetti su un divanetto, impaziente di vedere come stavano quegli skinny a louis.
"Allora? Come mi stanno?"
Mi chiese facendo un giro su se stesso, uscendo dal camerino.
"No assolutamente no. Lasciali"
"Ma perché? Sono comodissimi, mi calzano a pennello"
Mi disse con aria dispiaciuta.
"Ti fasciano il culo troppo bene. Da' troppo all'occhio e questa cosa non mi piace"
"....Allora sei geloso"
"Togliti quel sorrisetto. Non sono geloso"
"Sì che sei geloso....."
Si guardò attorno e quando non vide nessuno, mi prese per la felpa e mi portò con sè nel camerino.
"Dai, toglimi tu questi skinny"
Mi ordinò leccandomi il collo.
Obbeddii senza domande, abbassai la cerniera e lo sbottonai.
Lentamente feci scivolare il pantalone sulle sue gambe e glielo sfilai.
Mi prese la mano e la infilò nelle sue mutande.
Ansimò ma la tolsi prima che il mio senso della ragione andasse a puttane e mi avvicinai al suo orecchio.
"Per quanto mi possa attirare la voglia di farti una sega in un camerino di un centro commerciale, preferisco non farlo. Ti amo comunque"
Gli lasciai un bacio a stampo e uscii dal camerino senza degnargli di uno sguardo.
-
"Io sono ancora incavolato con te"
Mi disse assumendo un'espressione imbronciata.
Mi avvicinai e gli lasciai un bacio.
"Sei carino quando fai il broncio"
"Ah, perché le altre volte sono brutto? Bah"
Mi fece una smorfia e sorrisi.
"Sei davvero cretino"
"Stronzo"
"Lou....."
"Eh?"
"Mi abbracci?"
Gli chiesi facendo il labbruccio.
"Ma anche no"
"Daiiiii"
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