06.

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"Louis io.....io non so cosa dire, sul serio.
Non volevo dirtelo, ma feci coming out perché mi accorsi che ero innamorato di te...."
"Oh" fu tutto quello che disse.
"Lou, io penso che non abbia mai smesso di amarti.
Ma se me l'avessi detto prima, non avrei sofferto così tanto, saremmo scappati insieme, sarebbe stato tutto più facile.
Certo, ho sofferto molto per colpa tua e non metto in dubbio che abbia sofferto anche tu, ma...."
"Ma cosa? Qual è il problema?" chiese preoccupato.
"Il problema è che non è facile.
Ho scoperto che la persona che amo mi picchiava perché provava qualcosa per me. Non è una cosa normale.
Mi prenderebbero per pazzo se avessi una relazione con te dopo tutto quello che hai fatto... -singhiozzava- ma ormai non me ne importa più niente di quello che pensa la gente. Cioè non serve preoccuparsi di ciò che gli altri pensano di me. Ciò che conta è come io mi sento con me stesso.
Dovo solo abituarmi all'idea che mi ami.
Per ora proviamoci, ma andiamo con calma, okay?"

"Ci proveresti davvero?" chiese spalancando la bocca.
"Ormai non ho più niente da perdere"
Ci alzammo e mi abbracciò.
"Ti amo harry"
"Ti amo anch'io lou"
"Non immagini quanto ti vorrei baciare"
"Fallo allora"
Rimase sbigottito, evidentemente non se l'aspettava.
Si avvicinò cauto e prima che mi potesse baciare lo feci io.
Mi buttai sulle sue labbra e assaporai ogni centimetro della sua bocca.
Quanto lo amavo.

Mi sorrise e mi chiese:
"Sei andato in infermeria?"
"No, andiamo ora"
Gli presi la mano e ci incamminammo.
Era sorpreso per il gesto.
Quando gli dissi che volevo fare le cose con calma, non era assolutamente vero.
Ero sicuro delle mie scelte ed ero sicuro di stare con lui.
L'avevo solo detto per farlo tormentare un pochino.
Volevo vedere la sua faccia quando gli avrei detto certe cose e volevo vedere come si sarebbe comportato.
Avevo solo bisogno di certezze.

"Buongiorno ragazzi"
"Salve signora, si ricorda di me?"
"Oh certo dimmi pure"
"La pomata che mi ha dato brucia molto, non è che ha una meno dolorosa?"
"Un attimo" si mise a rovistare in una vetrinetta piena di medicinali.
"Ecco tieni questa. Non dovrebbe bruciare" mi porse un tubetto con delle scritte azzurre.
"La ringrazio, Arrivederci"

"Che fai questa sera?" Mi chiese louis tenendo stretta la presa delle mani.
"Non ho niente da fare" dissi scrollando le spalle.
"Che ne dici di andare al cinema?"
"È un appuntamento?"
"Può essere"
"Va bene, a che ora?"
"Alle 9 dopo cena"
"Okay, ora devo andare in stanza devo studiare letteratura per lunedì"
"Io devo fare matematica" disse facendo finta di piangere.
"Mi dispiace" dissi ridendo.
"Anche a me" curvò le labbra in giù.
Gli diedi un bacio a stampo e andammo nella stanza.

Mi misi sul letto con il libro in mano e louis mi guardava pensando di non essere notato.
"Vieni qui"
lo feci stendere vicino a me e gli cinsi il collo con un braccio.

-louis-

Cioè.
Harry mi stava cingendo il collo con un braccio e stavamo stesi sullo stesso letto.
Come cazzo avrei potuto studiare con harry accanto?

Lui sembrava così tranquillo, spensierato, quasi felice.
Al contrario, nel mio stomaco sembrava ci fosse uno zoo stracolmo di animali euforici.
Era così bello stare fra le sue braccia.
Il suo profumo era meraviglioso, lui era meraviglioso.
Io non meritavo harry.
Harry era quel ragazzo che non avrebbe fatto del male a nessuno se solo non fosse stato provocato.
Che perdonerebbe chiunque, ne avevo appena avuto la conferma.
Harry era in grado di amare come nessun'altro.
Harry era il ragazzo perfetto.

Quando eravamo piccoli mi abbracciava sempre, emanava tenerezza da tutti pori.
Mi ricordo che quando aveva 8 anni e i suoi genitori litigavano, veniva da me e dormivano abbracciati.
Mi diceva che aveva paura e io gli accarezzavo i capelli cercando di calmarlo.
Poi, quando aveva 14 anni era già un adolescente e cercava in me un modello da seguire, cercava consigli, cercava un amico.
Eravamo così profondamente diversi, e lo siamo tutt'ora.
Louis e Harry, suonerebbe quasi bene.
Penso che gli opposti si attraggano, si cerchino, si completino, si amino perché si donano reciprocamente quello che non hanno.
Si rincorrono. Come l'angelo e il diavolo. Il bene e il male. Può succedere, a un certo punto, che per un'inspiegabile fascinazione, gli estremi si congiungano, a volte per un attimo, a volte per sempre.
Sì, harry era decisamente il mio angelo.

"Harry sei pronto?"
Erano le 8.30 e harry stava in bagno da un'ora.
"Così perderemo il film e no....oh cazzo"
Aveva appena aperto la porta e me lo ritrovai davanti.
Indossava una camicia bianca, degli skinny e i soliti stivaletti orrendi.
I primi 5 bottoni della camicia non stavano abbottonati e pensavo stessi per avere un infarto, uno di quelli che ti fanno rimanere secco.
"Come sono?" Mi chiese aprendo le braccia.
"Ehm, sei bbellissimo, no ccioè, lo sei sempre stato è cche, ccioè ODDIO."
Si mise a ridere e si avvicinò al mio orecchio.
"Anche tu sei bellissimo Lou, e lo saresti di più senza vestiti" mi sussurrò con il fiato sul collo.
Ora.vengo.nelle.mutande.
Deglutii e feci finta di niente anche se là sotto risultava difficile.

Mannaggia alla madonna, harry.

"Due biglietti, grazie"
Vidi harry che stava prendendo il portafoglio.
"No harry, pago io" girò la testa nella mia direzione.
"No, pago io" disse convinto.
"Io ti ho invitato io ad uscire e pago io"
"No."
"Si."
"No."
"Si."
"Insomma vi volete muovere?" disse il tipo alla cassa.
Lo guardammo in cagnesco e gli diedi i soldi.
"La prossima volta pago io" mi disse.
"Sì, va bene" alzai gli occhi al cielo.

Prendemmo posto e mi disse:
"Vado a prendere i pop corn e la coca cola, prendo anche per te?"
"okay...."
"se prendi il portafoglio ti ammazzo" alzai le mani in segno di arresa e sorrisi.
"Vengo subito" mi diede un bacio sulla guancia e andò via.
Questo ragazzo mi stava facendo uscire fuori di testa, ah l'amour. Mi farà venire una crisi esistenziale. Non riuscivo a capacitarmi che ero al cinema con Harry sono figo Styles. Mi sembrava di essere un ragazzino alla sua prima uscita. Ero in un sogno. Prima pensavo che non avrei mai più rivisto Harry e invece eccolo qui. Tante sono le notte in cui l'ho sognato chiedendomi se era felice, se mi avesse dimenticato. Era proprio vero che il destino ti aspettava sulla strada che avevi preso per evitarlo. Non sapevo se io e harry saremmo sempre stati insieme, ma una cosa era certa: l' ho amato, lo amo e lo amerò sempre, qualsiasi cosa possa succedere.

"Lou, sono arrivato"
Mi venne incontro harry con due bustoni di pop corn e con una lattina di coca cola con una cannuccia intrecciata.
Eh?

-harry-

Stavo alla cassa quando vidi due ragazzi che stavano bevendo la coca cola dalla stessa lattina con una cannuccia intrecciata.
"Lou, la coca era finita ed era rimasta solo una lattina...." dissi con nonchalance.
La coca era finita... ma che cazzo stavo dicendo?
"Non c'è problema" mi sorrise.
Forse se l'era bevuta. (la bugia, intendo)

-louis-

Bere la coca cola in quel modo era così fottutamente sdolcinato. Ma mi piaceva. Era da molto tempo che stava facendo il film, ed era da molto tempo che harry teneva il braccio attorno al mio collo. Stan non era mai stato così e se ripenso a lui mi viene la nausea. Ma a quei tempi di cosa mi facevo? Non mi accorsi che il film era finto.
"E' stata una figata oh"
"Mi fa piacere che ti è piaciuto" sorrisi.
Notai che harry aveva gli occhi lucidi. "Perchè piangi?"
"Ma come, non hai visto il finale?"
Cercò di spiegarmi qualcosa ma non capii.
"Come fai a non piangere? Sei insensibile"
"Sei tu troppo sensibile"

hey, non ero insensibile, semplicemente non l'avevo visto perché stavo vedendo harry...oops.

Ritornammo in stanza e mi buttai sul letto.
"Mettiti la pomata"
"Va bene daddy"
Daddy...?
Ero così stanco che sarei caduto in un sonno profondo se solo harry non si fosse spogliato in quel momento.
Oh non mi sarei perso per niente al mondo quello spettacolo.
Iniziò a sbottonarsi la camicia e abbassò la cerniera degli skinny.
Questo urtava violentemente la mia sensibilità.
Molto lentamente sbottonò tutta la camicia, si sfilò gli stivali e abbassò i pantaloni.
Restò in mutande e deglutii.

"Tu non ti spogli?" Mi chiese.
"Ssi" cercai di non balbettare per non fare la figura dell'idiota.
Mi spogliai e restai anch'io in mutande.
Ad un certo punto harry prese il suo letto e l'avvicinò al mio.
"Ma cosa caz...."
"Così è più comodo"
Cioè avrei dormito con lui?
Ero troppo giovane per morire.

Annuii con più indifferenza possibile.
Mi misi di spalle e cercai di prendere sonno quando mi ritrovai harry a cavalcioni su di me.
Porca merda.


Destiny ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora