Capitolo 16.

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Capitolo 16.

P.o.v. Camila.

Ho dormito poco stanotte, tutti gli avvenimenti di ieri continuano a vorticarmi in testa senza possibilità di uscita. Controllo la sveglia e mi accorgo di essere già in ritardo, così sono costretta ad alzarmi e ad azzerare i pensieri in favore della mia solita routine mattiniera.

Lungo il tragitto da casa mia a casa di  Dinah tutto ciò che faccio è ripensare a ciò che Lauren mi ha detto.

Sospiro lasciando che i ricordi mi avvolgano in una spirale senza uscita. Io e lei siamo come due tessere di un puzzle, cerchiamo disperatamente di combaciare perfettamente ma la sua forma continua a cambiare. So che c'è di più, so che ci stiamo provando e voglio davvero poter restare insieme a lei... ma a quale prezzo?


Arrivo di fronte casa della mia migliore amica e la vedo chiudersi la porta alle spalle. L'espressione ancora vagamente assonnata le conferisce qualcosa di buffo.


<< Buongiorno, Cheechee >> la saluto.

<< Shhh... lasciami dormire, Mila >> Dinah si raggomitola sul sedile accanto a me e chiude gli occhi.


Riparto con la macchina in direzione della nostra scuola, non prima di aver fatto di proposito una frenata brusca per svegliarla.

<< Dannazione, vuoi forse ucciderci? >>.

<< Non essere così drammatica suvvia >> le scuoto una spalla con la mano destra.

Dinah sbuffa.

<< Non mi lascerai dormire, vero? >> chiede retorica.

Scuoto la testa con un ghigno divertito stampato sulle labbra.


<< D'accordo, dal momento che desideri così tanto la mia presenza, magari potresti spiegarmi per bene cosa è successo ieri? >> inarca un sopracciglio in attesa.

<< Ieri? >> fingo di non sapere a cosa si riferisca.

<< Sì, ieri... sai quando Austin ha pestato a sangue quel povero ragazzo che si trovava con te e poi tu lo hai lasciato? Devo essermi persa qualcosa... >> sputa fuori con sarcasmo.

La mia espressione diventa più seria ed emetto un sospiro.

<< Quel ragazzo non... non era come sembrava, Austin non poteva scegliere momento peggiore per entrare >>.

<< Ehm magari era il tuo ragazzo e stava cercando di capire cosa ti fosse successo dal momento che eri sparita? >> domanda ancora piccata.

<< Avevo capito che tu non fossi una così grande fan di me e Austin >> ribatto aggrottando la fronte.

<< Ed io avevo capito che in tutta questa storia c'entrasse una ragazza, o mi sbaglio? >> replica lei con tono più arrabbiato.

Apro e chiudo la bocca un paio di volte senza essere capace di dire nulla. Siamo arrivate all'ingresso dell'edificio scolastico, mi prendo il mio tempo per parcheggiare mentre penso con quali parole rispondere a Dinah. La verità è fuori discussione, almeno per il momento... io e Lauren non abbiamo mai parlato nei dettagli di cosa dire se si fosse presentata l'occasione ma è come un tacito accordo tra di noi: meno persone sanno, meglio è.

<< DJ questa è... una storia complicata >> rispondo dopo secondi d'interminabile silenzio.


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