Capitolo 17. Things We Lost In The Fire.

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CAPITOLO 17.

Giorno 6020.

Il mattino dopo mi sveglio e sono nel mio corpo. All'inizio non riesco a capirlo, ma c'è una sensazione diversa dentro di me, una sensazione strana, mai provata prima... come se... come se non si trattasse più di un qualcosa di temporaneo ma di definitivo.

Mi ritaglio un minuto per pensarci davvero. Essere sempre me. Essere sempre Lauren. Avere la vita che ho sempre sognato. Poter dare a Camila ciò di cui ha realmente bisogno, ovvero la mia presenza costante e la sicurezza che non svanirò il giorno dopo.

Ma è solo una sensazione. Decido che non posso abbandonarmi a questi pensieri troppo a lungo o finiranno per divorarmi, oltretutto non mi è concesso sapere nulla prima del tempo. L'unica cosa che posso fare è aspettare e vedere come vanno le cose.

Spero solo che questa storia di svegliarmi prima in casa di altre persone, e dover prendere in prestito i loro vestiti e il loro cibo mentre ancora dormono, finisca presto.

Oggi è domenica, quindi l'intera famiglia Wallace dormirà fino a tardi. Questa consapevolezza mi da la possibilità di utilizzare il computer della loro figlia.

Accedo velocemente al mio indirizzo di posta elettronica e controllo le nuove mail: una è di Ally, l'altra di Camila.

Leggo prima quella di Camila.

"Ho bisogno di vederti. Possiamo incontrarci?"

"Sì, vediamoci al parco vicino la tua scuola, va bene? Nessun pericolo, oggi sono me."

Vorrei farla suonare come una sorta di rassicurazione al fatto che nessuno penserà male perché nessuno, a parte lei, sa chi io sia realmente. In realtà una parte di me ha voluto specificare quel particolare perché sono cosciente del fatto che Camila mi riservi un'accoglienza migliore quando sono nel mio corpo.

Temporeggio un po' prima di aprire la mail inviatami da Ally, ma alla fine sono costretta a farlo perché non posso rinviare ancora a lungo il momento.

"Non ti chiedo nient'altro che una spiegazione. Me la devi. Ti prometto che dopo ti lascerò in pace, ma ho bisogno di parlarti almeno una volta e sapere che sei reale.

Ally "

Sospiro ed esco dal mio account. So che Ally merita una risposta. Davvero, lo so. Ma adesso non sono ancora pronta a dargliela, mi serve ancora un po' di tempo.

Mi vesto, come meglio posso, e mi avvio verso il luogo del mio appuntamento con Camila. Arrivo in anticipo, ma aspettare non è un problema per me. Questo parco mi è sempre piaciuto, l'ho notato spesso ma non ci sono stata mai davvero, così decido di andare in esplorazione per un po'.

Al suo interno c'è un piccolo laghetto e sospetto che sia artificiale, ma ciò non toglie che sia estremamente rilassante osservare i cerchi che increspano la superficie dell'acqua ogni volta che lancio un sassolino.

Sono così immersa nei miei pensieri da non accorgermi che Camila è arrivata e si è seduta accanto a me.

<< Ehi >> mi saluta.

Sussulto spaventata dal suono inaspettato della sua voce, ma non posso evitare il sorriso spontaneo che si fa spazio sulle mie labbra.

<< Ehi Camz >> ricambio.

I suoi occhi sembrano più luminosi dal momento in cui si è accertata che la persona presente di fronte a lei sia davvero io.

<< Sono felice che oggi tu sia... beh tu >> mi accarezza delicatamente un braccio e sente la mia pelle rabbrividire sotto il suo tocco.

Who Are You? [Camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora