Capitolo 20. "Heart Out"

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Giorno 6023.

Quando mi risveglio la mattina dopo mi ritrovo in una camera vagamente familiare. Mi ci vogliono pochi secondi per ritornare con la mente al presente.

Mi trovo nella stanza che io e Taylor, da ieri sera, abbiamo iniziato a condividere. Non ci è voluto molto per andare d'accordo su come gestire gli spazi e su come sistemare qualcosa di mio, non che avessi molto in ogni caso.

Ieri sera ho preso in prestito dei vestiti di Taylor, ma Mike e Clara mi hanno assicurato che oggi sarei potuta uscire e comprare ciò di cui avrei avuto bisogno.

La mia mente non riesce ancora ad avvolgersi attorno all'idea che questa casa e queste persone sono e saranno la mia famiglia d'ora in poi. Il solo pensiero mi fa venire voglia di non smettere di sorridere almeno per i prossimi dieci anni.

Non faccio caso all'orario segnato dalla sveglia, ma so che è presto perché in casa ancora regna il silenzio e fuori è da poco sorto il sole; mi affaccio alla finestra e noto alcune gocce di rugiada scivolare e inumidire il palmo della mia mano. Mi sembra di prendere la prima vera boccata d'aria da quando sono nata, come se prima fossi stata in apnea e avessi imparato a muovermi senza andare davvero in nessuna direzione.

Adesso sono qualcuno. Adesso sono me e sento di poter iniziare tutto da capo.

Noto che per la stanza sono sparse diverse fotografie di Taylor e Chris, alcune anche insieme a Mike e Clara, altre di Taylor e i suoi amici. Non c'è ancora nessuna traccia di me, ma la tacita promessa che ci siamo scambiati ieri sera mi dice che c'è già traccia di me nelle loro vite e presto anche in questa casa.

Un sorriso si fa largo sulle mie labbra quando finalmente realizzo che questa è l'opportunità che ho sempre aspettato inconsapevolmente. Nessun Parker, niente potrà portarmela via. Voglio vedere in questo momento ogni cosa che mi capita davanti gli occhi come un'opportunità.

E Camila non si trova attualmente nel mio campo periferico di vista.

È qualcosa a cui devo assolutamente rimediare.

Accedo alla casella di posta elettronica dal computer di Taylor e trovo la mail di risposta che ieri sera non ho aspettato.

La apro e la leggo:

"Voglio rivederti, voglio davvero Lauren, ma non sono sicura che sia la cosa giusta. Non sono insicura di quello che provo per te, ti amo e lo so ed è proprio questo a spaventarmi. Cosa succede se il mio amore per te diventa troppo importante e finisce per lasciarmi semplicemente vuota da tutto il resto... perché tu non sei qui. E non possiamo negare l'evidenza, tu non sei qui con me.

Camila."

Avrebbe fatto la differenza se mi avesse lasciata parlare l'ultima volta che ci siamo viste? Avrebbe cambiato le cose sapere che io resterò io e lei può rifugiarsi tra le mie braccia ogni volta che desidera?

Forse sì o forse no. Non ci è dato saperlo. Ma posso cambiare le cose adesso e sono decisa a farlo.

Le scrivo una mail di risposta dove non spiego tutto questo, voglio farlo di persona, ma le dico che passerò a prenderla dopo la scuola e che è importante, le chiedo di esserci e fidarsi di me ancora una volta, poi tutto sarà più chiaro.

Camila non risponde, ma entrambe sappiamo che ci sarà.

Poi scendo in cucina e inizio a preparare la colazione per tutti, in qualche modo credo sia la cosa più vicina ad un grazie che possa dire; ed è da questo momento che inizio ad imparare il mondo nuovo che mi si sta aprendo di fronte.

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