5. MAI PIÙ SOLA

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Dopo essermi meticolosamente preparata mi incamminavo verso casa di Eleonore, la mia migliore amica. Abitava a solo un chilometro da me e come spesso accadeva ultimamente sarei passata a prenderla in auto per raggiungere la scuola un po' dopo dato che l'autobus arrivava alla nostra fermata per le 7.20 del mattino e la scuola apriva alle 7.45.
Non avevo per nulla voglia di attendere 20 minuti o più al freddo e sotto la pioggia il giorno del test della Seconda Prova di Maturità e poi non mi sentivo ancora benissimo, avevo una gran acidità di stomaco.
Il pensiero dei pipistrelli e di quanto fatto la sera precedente mi calmava, ma non bastava affatto. Dovevo dirlo a qualcuno.

«Elly ciao! Dormito bene stanotte?»
«Ciao bestiola! Io si, tutto bene grazie, sono andata a letto molto tardi, non ho dormito molto, ma mi sono riposata incredibilmente bene tra le braccia di Michele!»
«Nooo, hai dormito di nuovo con lui? Mia mamma mi ucciderebbe solo al pensiero che io possa chiederle di far restare Lucius a dormire da me! Anzi, sai cosa ti dico? Mia madre mi ucciderà presto, vedrai, dimmi addio...»
«Che hai fatto di così grave da pensare una cosa simile? Tua madre non è il tipo da arrabbiarsi molto, nemmeno quando dovrebbe. Non sei mai così drastica, sei pure impallidita, che succede?»
«Sono incinta.»
«Dillo di nuovo Amy.»
«Sono incinta Elly, davvero.»

Per tutto il viaggio non disse altro. Nemmeno io aggiunsi parole. Sembravamo due estranee pronte ad un combattimento, mi sembrava di essere John Cena nel momento in cui aspettava un attacco dal wrestler avversario. La tensione nell'aria era alle stelle, io ed Elly ci trovavamo sul bordo di un precipizio.

E a proposito di precipizi, avete presente il Caminito del Rey? In spagnolo significa cammino del re*. E' un percorso lungo circa 3 km costruito lungo le pareti del Desfiladero de los Gaitanes a El Chorro, in Málaga. Presenta lunghissime e all'apparenza interminabili rampe larghe solo 1 m e sospese fino a 100 m di altezza sul fiume.
Rampe costruite lungo altissime pareti verticali rocciose e prive di alcun tipo di balaustra o protezione, insomma, è meglio non soffrire di vertigini per attraversarlo! Ma io soffrivo di vertigini e il vuoto e l'essere sospesa mi creavano notevoli problemi e disagi ed Elly, con il suo silenzio, mi spingeva sempre più a filo del precipizio, rendendomi instabile e in difficoltà.

Speravo di trovare supporto in lei, in quella ragazza che è cresciuta con me, che copiava i miei compiti, che mi passava i suoi, che mi faceva ridere e piangere, che mi ascoltava e si confidava, che mi abbracciava senza motivo, che mi aiutava a fare tutto quello che io non ero in grado di fare, che ballava insieme a me in quella palestra circondata di specchi. Lei rifletteva me e io riflettevo lei. 
Elly era sempre stata li per me e io ero sempre stata li per lei, ma questo fatto probabilmente era troppo da sopportare.
Forse non era pronta, come non lo ero io. E se lei ha reagito così come avrebbe potuto reagire mia madre? E mio padre? Meglio non pensarci.

In classe ero distratta, non riuscivo a concentrarmi, dovevo risolvere problemi, usare la logica, le formule, risolvere calcoli, ma ero in uno stato confusionale pazzesco.
Ma poi, qualcosa mi riportò con i piedi per terra, perché, in un momento di distrazione della professoressa, vidi apparire sul mio banco un foglietto a quadretti tutto accartocciato pieno di minuscole scritte, si leggevano a sento le parole, ma capii subito cosa fossero: formule, soluzioni, calcoli, problemi.
Avevo tutta la seconda prova in miniatura completamente risolta davanti a me, avevo pochi minuti per copiare quanto più possibile cercando di non farmi beccare dall'insegnante che vigilava attenta dalla sua cattedra. Per fortuna mi avevano spostata di banco giusto 3 giorni prima e mi trovavo in penultima fila.
Una schiera di alunni davanti a me riusciva a nascondermi abbastanza bene e io ne approfittai.

Elly la secchiona non mi stava solo salvando la pelle permettendomi di tutelare la mia 'carriera' scolastica, ma mi stava anche offrendo nuovamente la sua mano per rialzarmi in questo difficile momento della mia vita colmo di incertezze, paure, sogni, felicità, dolore e mille altre sensazioni che non riuscivo a definire.

Dentro di me sapevo anche che da quel giorno saremmo state più unite di prima. Lo sentivo.
Io potevo contare su di lei, come avevo fatto a dubitarne in auto? Non lo so.

#MrsAlicR


* http://it.wikipedia.org/wiki/Caminito_del_Rey



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