Capitolo 1.

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Mi sveglio come ogni giorno,pronta a una nuova giornata. Oggi mi sono svegliata più tardi del solito e non ho nemmeno il tempo di farmi una doccia,con una coda veloce,un po' di matita per occhi,una felpa nera,jeans strappati e un paio di vans nere,potrei sopravvivere. Guardo il telefono e ho 5 chiamate senza risposte da Emily, che come tutte le mattine mi aspetta alla fermata dell'autobus vicino casa mia. La richiamo e la avverto che fra 5 minuti sarò arrivata. Passo dal soggiorno e saluto mia madre che mi avverte che pomeriggio saró da sola con Jake perché lei e mio padre dovranno andare a casa di amici. Esco dalla porta e mi affretto,con lo zaino in spalla,a raggiungere la fermata dell'autobus.
Arrivo con il fiatone e trovo Emily che mi aspetta spazientita.
-scusa, ieri sera sono rimasta fino a mezzanotte sveglia a finire la tesina di storia e ripetere per il compito di matematica di oggi.- esordisco con un filo di voce.
-Sei una psicopatica!- scoppia a ridere rivolgendomi uno dei suoi sorrisi rassicuranti.
-Che ansia.- ammetto,perché diciamocelo,chi non avrebbe ansia a un compito di matematica,anche ammesso che sia un genio,cosa che io neanche sono?
-Tranquilla,andrà tutto bene. Figurati se puoi prendere un voto negativo tu!- sdrammatizza.
  Cerco di concentrarmi su quelle parole.
   Arriva l'autobus,le portiere si aprono e ci fiondiamo dentro o faremo tardi. Ci andiamo a sistemare agli ultimi ultimi posti e iniziamo a parlare del più e del meno,come facciamo sempre.
    Appena l'autobus si ferma ci fiondiamo fuori come due furie,se faremo tardi il professor Craver diventerà un uomo delle caverne gridando a più non posso e facendo la solita ramanzina che ormai tutti sappiamo a memoria,insomma,lo abbiamo da cinque anni,e per cinque anni non ha mai smetto di ripetercelo.
   Entriamo nell' edificio che tutti chiamano scuola,ma che noi alunni preferiamo chiamarla e definirla 'prigione'.
  Stiamo salendo le scale quando all'improvviso mi imbatto in qualcosa..o qualcuno.
-Emh scusa,sono un nuovo studente e sto cercando la mia aula.Ho cambiato scuola..- un ragazzo che mi è venuto addosso si scusa guardandomi con due occhi verdi.

Note dell'autrice: ecco le modifiche apportate

Una splendida coincidenza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora