Capitolo 43

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Le ore di lezione sembrano essere passate velocemente, e Owen con quella piccola battuta mi ha migliorato la giornata e mi ha fatto passare il malumore. Appena suona la campanella che annuncia la fine delle lezioni, mi precipito fuori dall'aula e aspetto Emily che si finisca di mettere le cose a posto. Poi usciamo da scuola.
Oggi avevamo deciso, siccome abbiamo cambiato casa e abbiamo mandato in donazione molti vestiti che non usavamo più, di andare a mangiare da qualche parte e poi andare a fare shopping, e trovarci qualche lavoretto..
"Dove andiamo a mangiare?" Mi chiede Emily.
"Potremmo andare a mangiare a quel buon posto dove fanno il panino con il kebab."
Annuisce e andiamo, e appena svoltiamo l'angolo, lo intravediamo e lo raggiungiamo.
  Ci sediamo a un tavolo, ordiniamo e mentre aspettiamo Emily mi guarda maliziosa.
"Cos'è quell'espressione sul tuo viso?"
"Niente" dico sorridendo.
"Dai, dimmi. Non farti cacciare le cose di bocca."
Il kebab arriva e mentre mangiamo le racconto quello che mi ha detto Owen e lei non fa che dire "wow, aw, che dolce."
   Appena abbiamo finito ci incamminiamo sul corso, in centro e ci ritroviamo fra una marea di negozi e persone. Iniziamo da Pimkie, poi da Zara, H&M, tally weijl, alcott...
   Abbiamo appena finito e ci ritroviamo in mano 12 buste a testa. Ci sediamo a un bar, ci prendiamo un gelato e parliamo del più e del meno. Inizia a farmi male la testa e quindi decidiamo di andare a casa a prendere la medicina.
Viene poi, il punto di dover attraversare una strada, mi fermo e il flashback di me che attraversava la strada e mi mettevano sotto mi rimbomba nella testa. La testa inizia a girarmi fortissimo, il braccio inizia a farmi malissimo se ci penso, poi inizio man mano a perdere l'equilibrio, e svengo.

                            Emily

"Jess?" La chiamo non vedendola più accanto a me, è appena mi giro, la vedo svenuta a terra. Mi precipito su di letto e inizio a dargli piccoli schiaffeggi, poi chiamo i genitori che ci raggiungono subito, la prendiamo in braccio e la portiamo a casa.
   La posiamo sul letto e le tamponiamo il viso con dell'acqua. Poi le facciamo bere acqua e zucchero, e piano piano inizia a prendere coscienza.

                           Jessica

"Mamma, ma sarà sempre così?" Chiedo appena mi riprendo.
"No tesoro, hai un trauma cranico, è normale che sia così. Per i primi periodi è sempre così. È una specie di fobia che devo superare." Risponde mia madre accarezzandomi i capelli mentre Emily è seduta al mio fianco e papà e Jake mi guardano con Sharon in braccio.
Annuisco ed escono tutti dalla stanza tranne Emily.
"Stai bene ora?" Mi chiede
"Ora si." Mi alzo dal letto e prendo libri e quaderni.
"Facciamo i compiti, sto bene." Le dico.
  Iniziamo a fare i compiti e poi ci stendiamo sul mio letto a vedere un film, per precisione 'Hunder Games' alla TV.
    La sera arriva subito, andiamo a cenare e subito, sfinita, vado in stanza, metto a carica il cellulare, mi metto il pigiama, mi getto sul letto, e mi addormento.

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