Una splendida coincidenza.

Capitolo 29

A svegliarmi questa volta è qualcuno che bussa alla porta. Le altre di svegliano e io vado ad aprire.
-Sì?-Dico con aria assonnata al signore che sta alla porta.
-Voi siete la signorina Jessica, giusto?-Dice l'uomo che ha una targhetta attaccata alla giacca con il nome Bob.
-Si sono io.-
-Un ragazzo ha chiesto se può scendere alla reception.-Mi chiede.
-Sisi sarò lì fra dieci minuti.-Dico e richiudo la porta.
-Chi era?-Mi chiede Emily.
-Un signore, dice che un ragazzo mi aspetta alla reception, vieni con me?-Le dico.
Annuisce.
-Tu Delia,vieni?-Le chiedo.
-Ehm oggi è San Valentino e volevo andare nella stanza di Jus a portargli la sorpresa..-Dice.
Giusto..oggi è San Valentino..
-Okay.-Rispondo.
Vado in bagno a darmi una sciacquata e mi vesto: oggi vorrei essere carina quindi indosso un jeans nero strettissimo, una camicetta di seta bianca,un paio di scarpe con la zeppa nere, i capelli con i boccoli disciolti e il solito trucco. Emily invece indossa un vestitino rosso molto carino e le dott. Martins nere.
    Scendiamo alla reception e vedo Alex..proprio Alex con un mazzo di rose in mano. Appena mi vede mi viene incontro e mi sorride, io corro verso di lui e lo abbraccio.
-Mi sei mancata Jess.-Sussurra.
-Anche tu.-Le dico respirando il suo profumo di muschio.
Quando ci distacchiamo dice: -questi sono per te!-e mi da il mazzo di rose. Che carino!
-Grazie!-Dico e poi mi volto verso Emily che ci guarda sorridendo.
-Posso chiederti una cosa?-Mi dice lui.
Annuisco.
Si schiarisce la voce. -Da quando ti ho vista mi sono innamorato di te, Jess sei bellissima. Vuoi stare con me?-
A quelle parole il sorriso mi muore sulle labbra.
-ehm io..-Dico.
Lui mi guarda. -Scusa, forse ti ho turbata.-
Caccia il 'forse'.
Non so davvero che dire. Se rifiuto potrei rovinare la nostra bella amicizia, se dico di sì potrei fare del male ad Owen..
Scaccio questi pensieri, per una volta dovrei pensare a me invece che pensare agli altri. Potrei stare bene con lui..potrebbe farmi stare bene.
-Sì.-Risponde la mia bocca al posto del cervello.
Mi prende per i fianchi e mi bacia.
Peccato però, che non provo quello che provavo per Owen...Owen.
Lo bacio più forte per non pensare ad Owen..
-Bene ora purtroppo me ne devo andare, ho prenotato andata e ritorno!-Dice ridendo.
Ci salutiamo con un bacio e se ne va, e io ritorno da Emily.
Dopo aver raccontato tutto a Emily, lei è felicissima e io ad ogni passo che faccio sembra non essere la cosa giusta, ma ad essere sinceri, quando mai ho fatto la cosa giusta?
-Domani pomeriggio ritorneremo e arriveremo la sera, almeno così mi hanno detto.-Mi informa Emily.
Annuisco.
Siamo arrivati davanti la camera ed Emily apre la porta ed entriamo. Oddio.
C'è uno striscione appeso alle pareti della camera.
C'è scritto: "NESSUNA MAI È COME TE! Sei tutto per me Jess! Buon San Valentino. Da Owen.".
Che carino! Emily mi guarda e mi sorride. Owen appare dietro di me e mi fa girare verso di lui.
-Ti piace?-Mi domanda con un sorriso orgoglioso.
-Moltissimo.-Rispondo abbracciandolo.
Mi mette un dito sotto il mento e mi alza la testa.
-Vedi? Cosa ti avevo detto? Ci avrei provato in tutti i modi di conquistarti, è questo ancora è il primo passo.-Dice baciandomi una guancia.
-Owen.. ti devo parlare.-Dico guardandolo.
-Shh, non ora.-Dice accarezzandomi la guancia.
Lo blocco. -No Owen, è importante, ora.-
Mi guarda preoccupato.
-Che succede?-Mi chiede.
-Ehm, stamattina è venuto Alex a farmi una sorpresa e mi ha chiesto di mettermi con lui e io..io ho accettato!-Dico velocemente.
-Ah.-Si irrigidisce. -A che gioco stai giocando?-
-Owen, senti io ho bisogno di pensare, di scoprire cosa voglio veramente. In quest'ultimo periodo la mia mente è un vero casino! Non te la prendere e per favore, non smettere di provarci. Ho bisogno di capire cosa voglio e chiarirmi le idee.-Gli dico guardandolo fisso negli occhi.
-No Jess. No. Le cose tu le sai chiare, è solo che non vuoi ammetterle. E io mi sto solo illudendo.-Dice girandosi e andandosene.
A quanto pare, sono un vero fenomeno a rovinare tutto. È l'unica cosa che so fare.