A svegliarmi è la candida voce di mia madre. Mi dice che fra una mezz'ora sarà pronta la cena, ho dormito ben 2 ore. Sono le 19.45 e mi viene in mente che dovevo chiamate Auden, lo chiamo.
-Ehi piccola Buh!-Risponde subito
-Eeehiii-dico ridendo
Gli racconto che mi sono fidanzata con Owen e che le cose si sono aggiustate. Appena finito di parlare con lui, invio un messaggio a Owen:
'Ehi,cosa fai?'
Poi poso il telefono e vado in cucina siccome il suo ultimo accesso è alle 17.12 allora presumo non mi risponda subito.
-Ehi piccolina!-Dice mio padre appena mi vede.
-Papà!-Gli corro incontro e gli salto addosso come facevo da piccola e entrambi ridiamo.
-È pronto, a tavola!-Dice mia madre e Jake corre in cucina seguito da me e papà.
Appena finito di mangiare vado in salotto seguita da Jake
-vuoi guardare Iron men con me jess?-Mi chiede.
-si, certo, avevo appunto in programma di guardare un film-beh non proprio Iron man ma vabbene lo stesso.
Mamma e papà vanno in camera dandoci la buonanotte e controllo almeno per la quinta volta il cellulare ma Owen non mi ha ancora risposto. Lo chiamo ma non risponde. Allora ci rinuncio, e guardo con Jake il film.
Verso la fine Jake sta dormendo e anche il ero sul punto di addormentarmi perché sono le 23.15 inoltrate, ma sento il cellulare vibrare: è Owen.
-pronto?-Rispondo
-Ehi tu, con una vita perfetta e...hahaha-è Owen, Owen ubriaco fradicio, almeno pare.
-Owen cosa?..-Dico con voce assonnata è preoccupata.
-Cosa? Mio padre è morto. Un incidente. Non so perché mi sono messo con te hahahaha sei così ingenua e..hahahaha sei...sei..-Non lo riconosco più.
-Owen non c'entro niente con tutta questa storia, mi dispiace per tuo padre molto.. Ma io non c'entro niente!-Sto piangendo.
-Ora piangi? Ahahah ingenua, vedi? Hahaha-
-Dove sei?-Dico seria.
-sotto...sotto casa t-tua-
Scendo di corsa assicurandomi che nessuno mi abbia sentita.
-Owen cosa ci fai qui? Perché sei venuto qui?-Chiedo subito
-Ehi piccola, io....io non lo so.. Insomma ho solo te.. Chi altri ho? Mio padre è morto!!!-Urla nelle ultime parole.
Lo abbraccio velocemente e ricambia l'abbraccio in silenzio, stando zitto. Ma improvvisamente si stacca.
-Non voglio soffrire più di così.. Insomma..-Incomincia -se ti perdessi sarebbe peggio, scusa, me ne v-vado-borbotta più che ubriaco.
Quelle parole mi hanno pietrificato, non so che dire, né che fare. Lo guardo andarsene, e mi accorgo solo ora, di star piangendo, a dirotto. Escono da sole, impercettibili, e non esiste verso per fermarle,penso.
Salgo a casa e chiudo la TV mettendo Jake a letto, vado in camera,mi metto il pigiama. Non so chi sia quel ragazzo, che era pochi istanti fa sotto casa mia. Non era il mio Owen, non lo era. Era un ragazzo arrabbiato con se stesso, era un ragazzo inconsapevole delle sue azioni, ma forse un pó di consapevolezza, dietro quelle parole era presente, perché nulla, e dico nulla, neanche l'alcol più potente e di quantità elevate, lo avrebbe portato a lasciarmi. O così mi ha fatto credere quel ragazzo dagli occhi verdi che conosco io. Quello che, se non per bugia, mi ama. Quello che, come nessuno, ha aggiustato i pezzi di me, in meno di 6 giorni, come un puzzle.
Mi addormento con queste poche parole nella mia mente, tanta sofferenza nel cuore, e gli occhi stracolmi di dolore e lacrime, e a ogni goccia che scende, se ne va man mano una parte di me, quella parte che per un momento, ha sperato di essere apprezzata da qualcuno, ma che si sbagliava.
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Una splendida coincidenza.
RomanceJessica è una ragazza non molto alta,con capelli biondi e occhi color cioccolata. Con amicizie ristrette tra cui la sua migliore amica Emily, e il suo migliore amico Auden. È molto legata col fratellino: Jake. È una maniaca dell'ordine e gli piace s...