Capitolo 10

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Per tutta la settimana, ogni volta che intravedevo Arthur in stazione, mi volgevo dall'altra parte e mi allontanavo il più possibile da lui. Se mi avesse visto non avrei saputo cosa dirgli, so per certo che mi sarei sentita a disagio dal momento che continuava a sentirsi con Del. Per quanto riguarda la mia amica le dissi che era giusto così, dopotutto era stata lei a conoscerlo per prima, e che io mi sarei fatta da parte. La questione per me risultava chiusa e per questo motivo, forse un po' ingenuamente, avevo iniziato ad avvicinarmi sempre di più a Lance. Stavo seriamente pensando di dargli una possibilità. Era decisamente diverso da Mike, ormai le persone come lui le riconoscevo a chilometri di distanza, ma era anche diverso da Arthur. Il problema è che durante quella serata, nonostante cercassi in tutti i modi di stare sulle mie, non avevo potuto fare a meno di pendere dalle sue labbra. Ogni parola che usciva dalla sua bocca era interessante, non diceva cose stupide e per di più era divertente. Erano secoli che non ridevo così tanto con un ragazzo. Anche Lance è spiritoso ma con lui c'è sempre qualcosa che mi frena e che non mi permette di lasciarmi andare totalmente. Forse, cercavo di convincermi, era a causa della mia infatuazione per Arthur e che, una volta esaurita, tutto sarebbe andato per il meglio.

Iniziammo quindi a frequentarci anche dopo l'orario di lezione; una volta per un giro in centro la domenica pomeriggio, un'altra per un aperitivo o per cenare insieme. Nonostante le ore trascorse a stretto contatto, non andammo mai oltre durante questi incontri.

Ridevamo, parlavamo degli argomenti più svariati, ma nulla aveva mai portato a un bacio. In quel periodo stavamo semplicemente cercando di approfondire la nostra amicizia. Non gli parlai mai di Arthur né di Mike, tutto quello che riguardava il mio passato lo tenevo sigillato in qualche posto profondo e sperduto del mio subconscio. Le settimane passarono in un soffio, io e Del ci sentivamo sempre con la stessa frequenza ma ci vedevamo di rado. Ogni tanto mi raccontava di Arthur e che, nonostante non si fossero più rivisti da quella sera, spesso si sentivano, e quando finalmente credevo di essermi lasciata alle spalle questa storia, ecco che arriva la proposta di un'uscita a quattro.

Il telefono vibra sul tavolo, l'arrivo di un messaggio illumina il display. Prima di addentare la mia fetta di pizza, pulisco le mani con un tovagliolo e leggo:

' Ciao Gin come va? Io e Arthur stavamo pensando di vederci questo fine settimana, tu e Lance vi unite a noi?'

Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.

- Tutto a posto Gin? - domanda Lance sorpreso.

- Sì, sì, scusa. Era Del - spiego tornando a mangiare con più foga di prima. Non so se me la sento di rivedere Arthur, soprattutto non so se voglio rivederli insieme. "Non avevi detto che ti era passata? Che non era stata nient'altro che un'infatuazione?" sussurra la voce della mia ragione.

"Sì è vero e poi adesso sto uscendo con Lance" rifletto "Ok siamo solo amici, ma non si può mai sapere come potrebbe evolversi questo rapporto in futuro". Prendo la decisione su due piedi e gli domando se sabato sera gli andrebbe di andare al Flowers con Del e un suo amico. Non so per quale motivo ometto il nome di Arthur.

- Certo con piacere - risponde - passo a prenderti io –

***

La mia solita ansia di essere puntuale ci fa arrivare al Flowers in anticipo. Sono agitata, Lance lo nota e lo colgo più volte a fissarmi con aria interrogativa. Gli sorrido, scrivo a Del che siamo già arrivati e per ingannare l'attesa ci fumiamo una sigaretta. Non sono una gran fumatrice ma una volta ogni tanto, in particolar modo quando mi sento nervosa, compiere questo gesto mi rilassa.

US - storia di noi due (#wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora